Rendimento simile, stipendio (decisamente) no: perché l’Inter preferirà Dimarco a Perisic
Ivan Perisic e il rinnovo di contratto con l’Inter è complicato, perché in Dimarco hanno trovato un degno sostituto: numeri e cifre sono dalla parte dell’ex Hellas
Se sulla destra Dumfries continua a far fatica ad ambientarsi con il solo Darmian a dar garanzie, sulla fascia sinistra Inzaghi può contare su due giocatori affidabili, di qualità e quantità, utili a modo loro in partite diverse e in momenti diversi del match: parliamo di Ivan Perisic e Federico Dimarco, due dei migliori calciatori dell’Inter nell’attuale stagione.
Tuttavia, nonostante sia uno dei giocatori a cui Inzaghi si affida di più, pare che l’Inter non voglia rinnovare il contratto di Perisic, considerato anche il suo stipendio di 5 milioni di euro, tra i più alti di tutti. E a motivare la scelta è proprio Dimarco, che attualmente guadagna quasi 10 volte meno e offre un rendimento pari (o quasi) a quello del croato, ma soprattutto una duttilità che hanno in pochi in Serie A.
I numeri a confronto
Giusto precisare che al momento il vero padrone della fascia sinistra è Ivan Perisic, titolare in ben 10 partite su 12 (in due è stato soggetto a turnover); di contro Dimarco ne ha giocate solo 4 da titolare e ben 7 da subentrato, alternandosi nel ruolo di braccetto sinistro della difesa a 3 – come avevamo ipotizzato – ed esterno a tutto fascia per far rifiatare proprio Perisic.
Sebbene il numero di bonus sia praticamente lo stesso per entrambi – 2 goal e un assist – Dimarco è molto più presente in fase offensiva: innanzitutto, è più nel vivo della manovra con i suoi 46.16 passaggi P90; a questo va aggiunto in particolar modo, grazie anche a tante situazioni di palla da fermo, che tenta molte conclusioni (2,90 P90 contro l’1,05 del croato) e crea molte più big chance, risultando anche uno dei migliori del campionato tra chi ha giocato meno.
Perisic, di contro, ha nel dribbling (1,98 tentati P90) la sua qualità principale in fase di possesso, a differenza di Dimarco (1,16 P90): caratteristica che, inevitabilmente, gli consente di saltare spesso l’uomo e trovarsi all’interno dell’area di rigore (3,96 tocchi in area avversaria P90).
Perché a Perisic (probabilmente) non verrà rinnovato il contratto?
Nonostante Dimarco sia più giovane, abbia più qualità e sia più presente in fase di rifinitura, il tecnico nerazzurro difficilmente rinuncia a Ivan Perisic, diventato ormai un uomo cardine di questa Inter. Il croato è infatti un calciatore di grande personalità, un leader in campo e soprattutto ha fiato per poter coprire tutta la fascia dal 1′ al 90′ minuto. L’impressione è, però, che nonostante Perisic abbia cominciato nel migliore dei modi una delle sue papabili migliori stagioni all’Inter, la volontà della società sia quella di non rinnovare il contratto. E non solo per le cifre richieste.
L’Inter ha capito infatti di avere in Dimarco un giocatore capace di sostituirlo, con grandi qualità tecniche, tattiche e umane. La volontà dell’ex calciatore del Verona è quella di rimanere a lungo in nerazzurro, ma con un adeguamento del contratto: pochi i 600mila euro attuali. L’Inter, dal canto suo, gli ha già fatto una proposta e l’impressione è che non si faticherà a trovare un accordo.
In conclusione, il croato è ad oggi un calciatore fondamentale per la squadra milanese, ma l’età avanza e soprattutto Dimarco – che attualmente non ha pretese economiche da top player – è già pronto e scalpita per prendersi definitivamente in mano la fascia sinistra. Oggi, e in futuro.
A cura di Domenico Cannizzaro