Se potessimo chiamare Juric e chiedergli se l’undici che andremo a mostrarvi è quantomeno non distante da quello che ha in mente, lo faremmo. Se per gli altri undici crediamo di aver ragionevolmente schierato una squadra che possa non esser troppo diversa da quella che il proprio allenatore ha in mente, stavolta, giochiamo a carte scoperte, ci siamo affidati totalmente o quasi al nostro intuito.
La vecchia guardia
Silvestri, Gunter (che potrebbe però giocare ovunque nei tre), Faraoni, Veloso e Lazovic sono i punti fermi, 5/11. Tutto sommato su metà formazione non abbiamo troppi dubbi.
Difesa
A lungo la migliore dello scorso campionato, ha perso Rrhamani e Kumbulla. Dalla Roma è arrivato Cetin, che ha già esordito alla prima proprio contro la sua ex squadra. Al centro abbiamo invece inserito Matteo Lovato, classe 2000. Ha già esordito lo scorso anno, e bene. Crediamo possa trovare spazio.
Centrocampo
Tameze proverà a non far rimpiangere Amrabat in mediana (sarà dura). Barak lo abbiamo invece spostato qualche metro più avanti, nel ruolo che fu di Verre. Ne siamo abbastanza convinti: lì può far bene e magari avvicinarsi allo score della sua prima stagione a Udine, quando da mezzo trequartista segnò 7 goal in 34 partite prima di infortunarsi e sparire.
Attacco
Davanti due giocatori molto diversi. Abbiamo schierato Favilli, sperando possa fare ciò che lo scorso anno non è riuscito a Stepinski, partito titolare per poi perdere il posto a favore di Di Carmine.
Scommessa
Essa gioca a sinistra, ed è Ebrima Colley. Goleador in Primavera con la Dea, ha già esordito in prima squadra lo scorso anno senza brillare. Fu lui a decidere la Finale Primavera del 2018 contro l’Inter su assist di Kulusevski. Si giocherà un posto con l’altro talento arrivato dall’Inghilterra: Ilic. Senza dimenticare il solito Zaccagni e il jolly Benassi.