Cotte Europee: Nuno Mendes

Nuno Mendes è già sul taccuino di mezza Europa. Euro 2020 può essere una vetrina, ma davanti ha giocatori molto forti che possono prendere il suo posto

Nuno Mendes in maglia Portogallo

La Scheda:

  • Ruolo: Difensore
  • Età: 18
  • Piede: Sinistro
  • Squadra di Club: Sporting Lisbona
  • Valore di Mercato: 40 mln

Sai quale squadra ha vinto il campionato il 5 maggio 2002? Bravo, hai indovinato. Lo Sporting Lisbona ha vinto la Primeira Liga proprio 19 anni fa, grazie al lavoro di mister László Bölöni e di Mário Jardel, capocannoniere con 42 reti. Per vincere un’altra Liga, lo Sporting dovrà attendere 19 anni e la nascita di un ragazzino che il 5 maggio 2002 non era ancora nato.

Nuno Mendes non è l’unico artefice della storica vittoria dello Sporting Lisbona di quest’anno, ma è stato il protagonista inatteso. 19 anni da compiere il 19 giugno, ha già contribuito a cambiare le sorti e la storia di una squadra gloriosa come lo Sporting Lisbona; e pensare che, quando gli osservatori dei Leões vennero a prenderlo a casa, il piccolo Nuno li accolse con un coltello in mano…

La prima persona a scoprire il talento di Mendes fu Bruno Botelho, il suo insegnante. Fu lui a portarlo al Despertar, club nei pressi di Lisbona. Nel giro di poco tempo, su di lui misero gli occhi Os Três Grandes: Porto, Benfica e Sporting Lisbona. Nuno Mendes cominciò ad allenarsi con il Benfica, ma Akil Momade, scout dello Sporting, non si diede per vinto.
Il piccolo Nuno era solo a casa quando suonarono alla porta: preso dal panico e con la paura di venire rapito o derubato, Mendes si avvicinò alla porta con un coltello in mano. “Quando ho aperto e ho visto che era lui mi sono tranquillizzato. Mi ha anche mostrato il tesserino dello Sporting. Mi ha detto che mi volevano e ho detto di sì con tutto il cuore.”

Caratteristiche tecniche

Credit: IMAGO

Pagato 750 euro dallo Sporting Lisbona, adesso vale 70 milioni. E’ questa la clausola sul contratto di Nuno Mendes, firmato il 19 dicembre 2020. Sono cifre assurde per un terzino sinistro dopo la sua prima stagione nel calcio professionistico? Sì, lo sono, ma proviamo a indagare sulle ragioni di un prezzo così alto fissato dallo Sporting.

Se vuoi studiare le caratteristiche tecniche di Nuno Mendes, non cercarlo sulla fascia sinistra del campo: non lo troverai lì. Sembra strano, visto che parliamo di un terzino sinistro. Appena i suoi piedi controllano il pallone, Mendes non sceglie quasi mai di allargarsi fiancheggiando la linea della rimessa laterale, ma di entrare dentro al campo e portare il pallone o scambiarlo velocemente con i suoi compagni per riproporsi qualche metro più avanti.

La sua abilità nel dribbling è sorprendente, ma la si spiega con i suoi anni di formazione vissuti per lo più sulla trequarti campo. C’è un’altra dote però fuori dal comune che ha convinto Ruben Amorim, attuale tecnico dello Sporting Lisbona, ad allontanarlo dalla porta: la sua accelerazione.

Nonostante il passato da numero 10, Nuno Mendes non sfigura in fase difensiva. L’aggressività che impone palla al piede è la stessa che gli permette di essere decisivo nella propria trequarti. In scivolata, in tackle oppure in anticipo, Mendes rischia sempre la giocata, anche in zone del campo potenzialmente sanguinose. Quando il livello dei suoi avversari si alzerà, chi avrà la fortuna di allenarlo dovrà forse insegnargli che ok l’istinto, ma nel calcio serve testa e pazienza.

Confronto statistico

Credit: IMAGO

Paragoniamolo agli altri esterni difensivi convocati da Fernando Santos per Euro 2020, vale a dire Nélson Semedo (Wolverhampton), João Cancelo (Manchester City) e Raphaël Guerreiro (Borussia Dortmund).

In questa stagione, considerando i vari campionati nazionali, Nuno Mendes è tra i giocatori elencati quello con meno assist (1) e meno gol (1), alla pari di Semedo. Mendes è anche il giocatore che tira meno (0,68 a partita), centrando la porta solo nel 16,7% dei casi; passa il pallone meno dei suoi compagni (37 volte a partita), con una percentuale di successo del 79%.

Mendes, l’abbiamo detto, ama inserirsi palla al piede convergendo in mezzo al campo. Una giocata che utilizza spesso è quella del cross dal vertice dell’area di rigore: sono 137 i suoi cross in stagione, il doppio rispetto a Cancelo e agli altri compagni. I difensori avversari, quando lo affrontano, spesso non hanno soluzioni diverse dal fallo. Nuno Mendes è tra i terzini di Santon quello che ne subisce – o ne conquista – di più: 59 nella Liga Portoghese, quasi il doppio rispetto agli altri. Ed è anche il giocatore con più palloni intercettati.

Dove dovrà migliorare Nuno Mendes? Nei pressi delle due aree di rigore: dovrà migliorare in fase di conclusione e in fase di marcatura per diventare un top player a tutti gli effetti. Ci vorrà un po’ di tempo, ma non abbiamo grossi dubbi sul suo futuro.

di Nicolas Cariglia & Samuele Mandarò
Illustrazione di Ilaria Ciminelli


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