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Cotte Europee: Alexander Isak

Alexander Isak è il migliore attaccante a disposizione della Svezia per Euro 2020. Conosciamolo meglio

La Scheda:

  • Ruolo: Attaccante
  • Età: 21
  • Piede: Destro
  • Squadra di Club: Real Sociedad
  • Valore di Mercato: 40 mln

L’Eritrea: il peggior stato nel riconoscimento dei diritti umani (secondo Human Rights Watch). Nati e cresciuti nel paese africano, Mr e Mrs Isak decidono di emigrare direzione Svezia. Solna, precisamente. Città in cui Alexsander Isak nasce il 21 settembre del 1999.

Svedese a tutti gli effetti, esordisce con la maglia della Nazionale l’8 gennaio del 2017, e quattro giorni dopo realizza la sua prima rete contro la Slovacchia, diventando a 17 anni, 3 mesi e 22 giorni il più giovane realizzatore della storia della Svezia. Un record cristallizzato per 105 anni.

L’AIK, squadra della città di Solna, gli permette di esordire fra i professionisti. In poco più di metà stagione realizza 13 reti. Precoce, si è capito. Giovane e talentuoso: il mix perfetto per gli scout del Borussia Dortmund che convincono la proprietà tedesca a investire circa 9 milioni di euro nel ragazzo svedese.

Nonostante il sistema Dortmund agevoli la crescita dei migliori talenti in Europa, le cose si fanno complicate e dopo 24 presenze e 5 gol in due anni, nel gennaio del 2019 viene prestato al Willem II, squadra di Eredivisie. Un passo indietro per compierne tre avanti. Nelle prime 12 gare realizza 12 gol, superando Romario e Ronaldo Nazario da Lima ai tempi del PSV (ne segnò 9 nelle prime 12). Chiude l’anno con 18 apparizioni e 14 gol.

Arriva la chiamata dalla Spagna: la Real Sociedad, sua squadra attuale, offre porco più di 6 milioni per portarlo in Liga. Eccoli i tre passi avanti.

Caratteristiche tecniche

Alexsander Isak è quel giocatore atipico da cui si rimane folgorati: fisico asciutto e longilineo con una più che discreta tecnica di base distribuita lungo tutti i suoi 192 centimetri. Sempre elegante nei movimenti – anche i più biomeccanicamente complicati in relazione alla sua struttura fisica – Isak è il classico attaccante ‘bello da vedere’.

Piede preferito: destro. In fase conclusiva l’altro piede è tutto da allenare. Gioca prevalentemente al centro dell’attacco, ma è un viaggiatore alla ricerca della miglior posizione per incidere: nell’ultima stagione lo si è visto spesso allargarsi sulla sinistra per trovare il mismatch fisico con il terzino avversario, piantarsi spalle alla porta e, una volta arrivato il pallone, controllarlo e partire in dribbling.

Ma come, dribbla? Ve lo abbiamo detto: è davvero atipico.

Grazie proprio alla combinazione tecnica e fisica, Isak è ideale per mandare a vuoto l’anticipo dell’avversario, spostare il pallone e partire verso la porta. L’accelerazione, ovviamente, non è fulminea (i 192cm pesano), ma la progressione e la conduzione palla durante lo scatto sono assolutamente fuori dal normale.

Nell’ultimo anno è anche migliorato nella sensibilità del passaggio e nel dosaggio di questo nella fase conclusiva dell’azione.

Confronto statistico

Nel 442 di Janne Andersson, ct della Svezia, il posto di Isak è minacciato dalla presenza di Kulusevski, Larsson e Berg. Quattro uomini per due posti. In assenza di Ibrahimovic, totem svedese per le qualificazioni a Euro 2020, il sistema offensivo va rimodellato. Confrontiamo le statistiche degli attaccanti svedesi nella stagione appena terminata.

Isak e Kulusevski sono gli unici due giocatori d’attacco che non hanno calciato rigori. Nonostante questo, l’attaccante della Real Sociedad è primo per reti realizzate nell’arco dell’intera stagione (17). Insegue Jordan Larsson (15), attaccante esterno dello Spartak Mosca, che ha anche accumulato più minuti di gioco.

Per un giocatore che dissipa tante energie in giro per il campo è sempre complicato arrivare lucidi nel momento decisivo. Isak la porta la vede, eccome. Dei suoi 78 tiri stagionali (secondo dietro gli 80 di Marcus Berg), 39 hanno centrato lo specchio della porta. L’esatta metà. Condivide proprio con Berg, falco dell’area di rigore, la stessa percentuale. Addentrandosi nelle statistiche P90 (numeri stagionali proporzionati sui 90 minuti) i numeri di Isak sono ancora più eloquenti: 3 tiri per partita. Nettamente il migliore in questa classifica.

Larsson e Kulusevski, però, sono attaccanti esterni e dunque mediamente più lontani dalla porta. Osservando i dati relativi ai gol realizzati su tiri tentati e confrontando i due possibili centravanti svedesi, Isak e Berg, la punta della Sociedad registra un elevatissimo 0,22. Berg, invece, 0,17.

Per comprendere il peso di questo dato, Zlatan Ibrahimovic, riferimento offensivo del Milan e della nazionale svedese, alla stessa voce registra 0,16.

I numeri sono dalla sua parte. L’Europa lo aspetta.

di Nicolas Cariglia & Samuele Mandarò
Illustrazione di Ilaria Ciminelli


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