Come Romelu Lukaku ha trascinato l’Inter alla conquista dello scudetto

Il numero 9 nerazzurro è stato decisivo nella lotta scudetto, grazie alla trasformazione di Antonio Conte: vediamo come e soprattutto i numeri

Romelu Lukaku

Non solo capocannoniere e leader della squadra. Romelu Lukaku è stato la chiave di volta del campionato, l’uomo che ha ribaltato le gerarchie, l’alfiere che ha trascinato il generale Conte verso la vittoria dello scudetto. Due anni fa, il tecnico lo ha voluto a tutti i costi con l’idea di renderlo il punto di riferimento dell’esercito nerazzurro. Dopo 21 gol e 10 assist in 33 partite (decisivo ogni 89’) il soldato Big Rom promette: “Per il mister, combatterò fino alla morte”. Il piano di battaglia contiano era vincente.

Lukaku spalle alla porta

Il primo giorno Conte gli aveva detto: “Se non lavori in allenamento, non giocherai. Ma è essenziale che tu possa giocare spalle alla porta”. Come? “Il mister mi mise Ranocchia di 1.95m addosso – ha rivelato il belga – Esercizio spalle alla porta: se perdevo palla, ricominciavo da capo. Per tre mesi ho fatto solo questo”. Insistenza e perseveranza: al suo secondo anno di Inter, sono 56 i tocchi riusciti spalle alla porta di Lukaku in Serie A: 1.70 a partita. Tanti anche i passaggi chiave utili per “spezzare” la linea difensiva avversaria: ben 51 (cioè 1.72 P90), terzo tra gli attaccanti.

Non solo presenza fisica dentro l’area, dunque: quello dell’ex United è un gioco dinamico, che fa “a spallate” su tutto il fronte offensivo. Lukaku è cambiato, anche grazie al nuovo regime di alimentazione studiato dai nutrizionisti nerazzurri: “Con questo stile di vita sto meglio in campo, mi sento più reattivo e più veloce”. A Manchester pesava 100 kg, contro i 90-91 di oggi. Meno grasso, più muscoli e più corsa. E protezione e gestione della palla assicurate. Antonio Conte ha plasmato il suo colosso nel corpo e nella mente.

Via Sofascore

Lukaku dentro l’area di rigore

Dopo aver sgomitato, lavorato e scaricato palloni, Lukaku si gira e attacca l’area di rigore: sono ben 75 i suoi tentativi negli ultimi sedici metri, solo 14 quelli da fuori. In 33 gare, Lukaku ha partecipato a ben 219 azioni dall’interno dell’area di rigore avversaria. Il suo habitat naturale resta quello, ma con Conte in panchina Romelu ha allargato i suoi orizzonti. Senza però perdere potenza di fuoco, anzi: Lukaku tira in porta 3 volte P90. Ben 30 attaccanti cercano la porta più di lui, ma solo tale CR7 (quello che la cerca più di tutti con 5.64 conclusioni per match) è avanti a lui nella classifica marcatori. Lukaku, nonostante corra in lungo e in largo, resta cinico, come dimostrano anche gli xG (20.39) e xA (8.19), in linea – anzi, leggermente al di sotto – rispetto ai numeri “reali”.  Sommando gol e assist, inoltre, si scopre che il bomber della Juve e quello dell’Inter hanno partecipato entrambi a 29 reti. Tradotto: nel calcio si può essere decisivi anche senza segnare (sempre). E Lukaku ci è riuscito alla grande.

Gli xG di Lukaku nella Serie A 2020/21 (in verde i gol).

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