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Chi l’ha visto: Mattia Caldara

Il difensore di Gasperini, tornato alla casa-madre, è nuovamente scomparso dai radar

Chi l’ha visto Mattia Caldara? Nessuno, purtroppo. L’ultima vera stagione dell’ormai ex difensore prodigio è stata la 2017/2018, tre anni fa, quando a 23 anni con la maglia dell’Atalanta – club nel quale è cresciuto – mette insieme 24 presenze e 3 gol in Serie A e si conferma ad alti livelli dopo i 30 gettoni, conditi da 7 “+3”, della stagione precedente. Sul mercato è corsa al difensore, la spunta la Juventus, che poi lo gira al Milan. Da qui, però, si perdono le tracce del giovane Mattia. 

La stagione di Caldara

In rossonero due presenze in due anni a causa di una serie clamorosa di infortuni, l’ultimo dei quali il crac del crociato. Dopo un anno e mezzo da incubo, il ragazzo riparte da Bergamo dove torna subito titolare: da gennaio a giugno 2020 mette insieme 18 presenze totali, 14 in campionato. Il ragazzo sembra recuperato, fisicamente e mentalmente. Ma se la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede benissimo. Caldara parte titolare nella prima giornata contro il Torino: esce al 45’. Poi un altro k.o.: lesione del tendine rotuleo. Necessaria l’operazione. Mattia salta ben 11 gare, prima di rispuntare in panchina nella 15G contro il Sassuolo.

Perché non gioca

Nel frattempo la Dea trova la quadra senza il suo presunto centrale titolare. Romero si afferma e Caldara non trova più spazio. Neanche Gasperini è riuscito a recuperare il suo figliol prodigo: per l’ex Milan solo 106’ in questa Serie A, spalmati in 6 presenze, la più lunga (se si esclude l’esordio col Torino) di 21’. Per quanto poveri, i numeri raccontano che Caldara ruba 12.62 palloni P90 e indovina 42.9 passaggi (ben 89% di riuscita). Commette pochi falli (2.52), difende più di posizione (solo 0.84 tackle a match, 12.62 palloni recuperati) e vince più duelli aerei (5.05) di quanti ne perde (4.21). Caldara è un difensore di 1.90 m forte fisicamente e bravo palla al piede, capace di leggere l’azione in anticipo non solo a difesa schierata ma anche in fase di possesso e in zona offensiva. Uno così (a partire dalla prossima stagione) farebbe comodo davvero a chiunque. Se solo riuscisse a trovare continuità e tornare ai suoi livelli…

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