Born in U.S.A, Daryl Dike
Il possente attaccante americano Daryl Dike, appena lasciata la MLS, sta facendo molto bene in Championship. Sarà lui il centravanti del futuro per il USMNT?
Quando si parla della nazionale di calcio degli Stati Uniti, spesso, oltre alla grande abbondanza di giovani talenti, si sottolinea il fatto che al USMNT manchi un numero nove allo stesso livello dei vari Pulisic, Reyna, McKennie e così via. Certo, ci sono Josh Sargent e Tim Weah che promettono bene. Però, per un motivo o per l’altro (principalmente a causa di infortuni e discontinuità), nessuno dei due, al momento, rappresenta una certezza per il c.t. degli States Greg Berhalter. Questi, infatti, sembra puntare più volentieri sull’usato sicuro, rappresentato da Gyasi Zardes (e talvolta da Joze Altidore), o addirittura pare preferire una soluzione più fantasiosa, impiegando Nicholas Gioacchini o Jesus Ferreira nel ruolo di falso nueve.
Ultimamente, però, stanno emergendo alcuni centravanti interessanti, che potrebbero risolvere molti problemi alla nazionale a stelle e strisce. Uno di questi è senz’altro Ayo Akinola di Toronto FC, in MLS, che però non ha ancora scelto se giocare per Usa, Canada o Nigeria. Gli altri due, invece, giocano in Europa, e sono Matthew Hoppe, protagonista in Bundesliga, a gennaio, con la maglia dello Schalke 04, e Daryl Dike.
Quest’ultimo, in particolare, sembra avere tutte le carte in regola per diventare l’attaccante titolare del USMNT in futuro. Ecco chi è.
Talenti U.S.A.: Daryl Dike
Luogo e data di nascita: Edmon (Oklahoma, U.S.A.), 03/06/2000
Altezza: 187 cm
Peso: 100 Kg
Piede: dx
Ruolo: attaccante
La carriera di Dike
– Giovanili e college
Daryl Dike ha iniziato a giocare a calcio in Oklahoma, dove è nato. È sempre stato un attaccante prolifico, tanto che, già a livello giovanile, si era messo in mostra, arrivando a segnare 70 gol in una singola stagione. Al college, poi, le cose non sono cambiate, e il ragazzo ha fatto le fortune della University of Virginia.
– MLS
Viste le sue ottime prestazioni, nel 2020 Daryl Dike è stato selezionato da Orlando City SC con la quinta scelta al MLS SuperDraft.
Ha esordito da professionista lo scorso luglio, subentrando nel secondo tempo della partita contro Montreal, valida per gli ottavi di finale del MLS is Back Tournament. Il primo gol, invece, è arrivato alla prima presenza da titolare, nel derby perso contro Miami per 3-2: era il 23 agosto e, una decina di giorni più tardi, con tre gol e due assist, sarebbe stato nominato giocatore del mese della MLS.
Daryl Dike ha concluso la sua prima stagione con 8 gol, 4 assist e gli occhi degli osservatori di diversi club stranieri su di sé.
Poche settimane dopo l’inizio dell’anno nuovo, infatti, è prontamente salito su un aereo ed è volato in Europa per cercare successo.
– Prime settimane al Barnsley
Fra le tante giovani promesse che in inverno hanno lasciato la MLS per il Vecchio Continente, il suo trasferimento al Barnsley, in Championship, è passato un po’ in sordina, ma Dike ci ha messo pochissimo per farsi notare. Fin da subito, infatti, con le sue qualità, ha impressionato favorevolmente i tifosi della formazione inglese, che sono passati da essere scettici a chiedersi se davvero il club possa permettersi di ingaggiare un giocatore così forte, pagando i 20 milioni di dollari necessari per riscattarlo a giugno, quando scadrà il suo prestito. L’attaccante dell’Oklahoma ha da subito contribuito in maniera decisiva a migliorare il gioco della sua squadra, e ci ha messo soltanto quattro partite per trovare la prima rete con la nuova maglia. In questo modo, Daryl Dike ha riacceso le speranze di promozione in Premier League dei biancorossi, che parevano ridotte al lumicino, prima del suo arrivo.
Le caratteristiche di Daryl Dike, “il Lukaku della MLS”
– Caratteristiche fisiche e atletiche
La prima cosa che salta all’occhio vedendo giocare Daryl Dike è sicuramente il suo strapotere fisico. Alto quasi un metro e novanta, e pesante circa cento chili, infatti, l’ex Orlando City, infatti, è abilissimo a sfruttare il proprio corpo robusto e le braccia per proteggere la palla e per vincere i duelli corpo a corpo con gli avversari. Inoltre, nonostante la sua stazza, la punta statunitense è anche estremamente agile e veloce.
– Caratteristiche tecniche
Viste le sue doti fisiche, atletiche, il nativo di Edmon risulta spesso immarcabile in campo aperto, quando ha tanto spazio per andare in progressione palla al piede o scattare in profondità per ricevere palla alle spalle dei difensori avversari.
Anche nello stretto, però, Dike se la cava bene. Certo, perché è aiutato dalla sua corporatura massiccia, che gli permette di tenere agevolmente a bada gli avversari, ma anche perché ha un ottimo primo controllo, con cui riesce frequentemente a superare i diretti marcatori.
Dal punto di vista tecnico, poi, il numero 10 del Barnsley spicca per la sua capacità di dialogare con i compagni, soprattutto quando si tratta di fare delle sponde, e per le sue doti grandi doti di finalizzatore (ha realizzato quasi un gol ogni due partite alla sua prima stagione da professionista). In particolare, spesso i suoi tiri risultano efficaci perché molto potenti, a conferma della grande forza di cui è dotato il classe 2000.
– Il paragone con Lukaku
Queste sue caratteristiche e le sue numerose prestazioni dominanti, soprattutto nel finale dello scorso campionato nordamericano, hanno fatto sì che qualcuno, oltreoceano, lo abbia addirittura definito “il Lukaku della MLS“.
Certo, accostarlo all’attaccante dell’Inter è sicuramente esagerato e fuori luogo, almeno in questo momento, ma in effetti è possibile riscontrare qualche somiglianza nel modo di giocare dei due.
Comunque, questo paragone testimonia che Daryl Dike gode ormai di una notevole considerazione in patria. Visto quanto bene ha fatto nelle sue prime uscite in Inghilterra, poi, sembra probabile che riuscirà a costruirsi una buona reputazione anche in Europa.
Se ce la farà, sarà sicuramente destinato ad avere un ruolo da leader dell’attacco della sua nazionale.
Daryl Dike andrà quindi seguito con attenzioni nei prossimi mesi: potrebbe essere lui la prossima stella born in the U.S.A. a emergere in Europa.