Federico Chiesa: l’uomo dei goal pesanti

Federico Chiesa è uno degli ultimi acquisti in casa bianconera e sicuramente uno dei più azzeccati. L’ex viola, infatti, ha confermato la sua attitudine a segnare gol pesanti, di notevole impatto sull’andamento della Juventus. Anche quando la squadra fatica a girare (o non gira del tutto, come a Oporto), un guizzo o un giusto posizionamento del numero 22 è sufficiente per tenere in piedi la baracca e riaccendere le speranze dei bianconeri.

Partiamo proprio dalla serata di Oporto: un ottavo di finale che andava affrontato con una mentalità diversa da tutta la squadra è finito comunque con un risultato che lascia speranze di rimonta alla Vecchia Signora. Il piattone dell’1-2 insaccato dall’esterno juventino, infatti, è davvero l’unica nota positiva (assieme all’assist di Rabiot) in una serata decisamente stonata per l’orchestra del Maestro. Andando più indietro, troviamo il gol che ha aperto le marcature contro la Samp e, volendo sottolineare la sua (probabilmente) miglior performance di stagione, la doppietta destro-sinistro che ha deciso la sfida con il Milan, allora capolista. Considerando un’altra notte europea, infine, l’indimenticabile esordio con gol in Champions League (e primo con la maglia bianconera) contro la Dinamo Kiev ha dato la dimostrazione di quanto Chiesa sia propenso ad esser decisivo. In quella stessa partita ha anche servito a Morata l’assist per il 3-0, oltre ad aver propiziato il 750° gol di Ronaldo in carriera.

Dati alla mano: il numero 22 della Juve ha segnato 6 gol in campionato fino ad ora e ben 5 sono arrivati contro squadre che, attualmente, occupano la prima metà di classifica. È il giocatore di Serie A con la più alta percentuale di gol fatti alle “big” rispetto alle “piccole” in questa stagione (83,33%). Prendiamo in causa altri giocatori della Juve, come il sopracitato CR7: per lui la percentuale scende al 37,5%, nonostante abbia segnato 6 gol alle prime dieci di classifica.

Insomma, la Juve ha tra le mani un giocatore in grado di fare già la differenza quando conta, nonostante il suo arrivo non sia stato particolarmente caldeggiato dalla tifoserie bianconera. Una dote non da poco, in una squadra che davanti pecca un po’ di personalità.