Serie A in crisi: nessun italiano tra i 100 migliori attaccanti del mondo
Uno studio del CIES ha stipulato una classifica dei 100 migliori attaccanti al mondo in base a determinate statistiche. Non figura nemmeno un italiano.

I ricordi di Baggio, Totti e Del Piero sono ormai sbiaditi. Bambini che corrono nel cortile di casa credendosi Beppe Signori o Bobo Vieri sono oggi padri e i loro figli difficilmente vivranno una Serie A altrettanto indimenticabile.
Sì, perché il campionato italiano è in declino e non certo da oggi. Il crollo del campionato più bello del mondo è andato, salvo la sorpresa degli Europei 2020, a braccetto con quello della nazionale
italiana. Oggi, purtroppo, la Serie A è un buon campionato e nulla più, continuando a perdere posizioni anno dopo anno. Il report pubblicato dal CIES ha cristallizzato questa tendenza, vediamo come.
Lo Studio del CIES nel dettaglio
Il CIES, acronimo di International Center for Sport Studies, è un centro fondato nel 2005 e specializzato nell’analisi statistica del calcio. Il centro è composto da quattro persone (di cui due italiane) e mira a restituire dei dati matematici che possano andare oltre le semplici statistiche di gol e assist. Una versione quindi più “analitica” del gioco del calcio, utile per comprendere a fondo i rendimenti dei giocatori e per scovare alcune gemme nascoste nei differenti campionati internazionali. Da un punto di vista prettamente metodologico, il CIES si avvale della consulenza del portale partner Wyscout che fornisce tutti i dati statistici che vanno a comporre il database del sito. In questo caso, il report ha osservato i migliori “attaccanti completi” mettendo a fattor comune tre diverse variabili: dribbling, capacità di creare occasioni e finalizzazione.
Il dato più sorprendente: nessun italiano nella top 100
In questa classifica, quindi, sono ricompresi i migliori 100 giocatori offensivi al mondo secondo le statistiche citate. Il dato che salta più all’occhio, purtroppo, vede l’assenza di un giocatore italiano all’interno della top 100. Infatti, nonostante le grandissime stagioni, numericamente parlando, che stanno vivendo due numeri 9 della Nazionale come Kean e Retegui, non esistono giocatori italiani in questa classifica. Si tratta di un dato davvero poco incoraggiante se si pensa che, quando fu costituito il CIES, non c’era classifica senza Totti, Pirlo, Del Piero, Gilardino e tanti altri campioni. L’assenza di giocatori italiani è significativa per il nostro calcio e denota, qualora ce ne fosse ulteriore bisogno, una crisi che è necessario affrontare.
A risentire della condizione della Serie A italiana è stato anche il settore del betting. Il calo della nostra Serie A ha portato una diminuzione delle scommesse sportive effettuate su casino sicuri non AAMS.. Il volume di scommesse piazzate, infatti, è calato negli anni, raggiungendo un “all time low” nel 2020, complice anche la pandemia da Covid-19. La speranza per la Serie A è oggi nelle mani dei settori giovanili ed è rappresentata, quest’anno, da squadre come Inter, Lazio e Fiorentina che hanno ottime possibilità di arrivare in fondo ai loro cammini europei.
I migliori attaccanti al mondo secondo il CIES

Nei migliori 10 attaccanti al mondo secondo il CIES non ci sono grandissime sorprese. In prima posizione non c’è Mbappé (11esimo classificato) ma il giovane Michael Olise. La stella del Bayern Monaco ha fatto registrare un dato incredibile (99 su 99) per chance create. Dopo di lui troviamo Lamine Yamal e Florian Wirtz, giocatori che militano rispettivamente nel Barcellona e nel Bayer Leverkusen. In quarta posizione il fenomeno del Real Madrid Vinicius Junior che stacca di poco il funambolico Ousmane Dembelé del PSG.
Seguono, con punteggi tra l’83 e l’81, Bukayo Saka (Arsenal) e Mohamed Salah (Liverpool) e si continua con Savinho (Manchester City), Désiré Doué (ancora PSG) e Noa Lang (PSV). E’ proprio il nome di Lang la più grande sorpresa di questa classifica anche e soprattutto perché supera di pochissimo (0,2 punti) Mbappé.
Giocatore | Club | Età | Take On | Creazione Occasioni | Finalizzazione | Ruolo |
Michael Olise | Bayern München (GER) | 23.2 | 86.0 | 99.0 | 80.5 | Infiltratore creatore |
Lamine Yamal | FC Barcelona (ESP) | 17.6 | 90.1 | 90.4 | 82.5 | Infiltratore creatore |
Florian Wirtz | Bayer Leverkusen (GER) | 21.8 | 84.5 | 89.8 | 80.7 | Infiltratore creatore |
Vinícius Júnior | Real Madrid (ESP) | 24.6 | 85.0 | 84.8 | 82.9 | Infiltratore tiratore |
Ousmane Dembélé | Paris St-Germain (FRA) | 27.8 | 78.9 | 80.0 | 92.0 | Infiltratore tiratore |
Bukayo Saka | Arsenal FC (ENG) | 23.5 | 81.8 | 87.1 | 80.5 | Infiltratore tiratore |
Mohamed Salah | Liverpool FC (ENG) | 32.7 | 71.6 | 86.6 | 87.6 | Creatore tiratore |
Sávio Moreira | Manchester City (ENG) | 20.9 | 87.1 | 80.5 | 76.2 | Infiltratore tiratore |
Désiré Doué | Paris St-Germain (FRA) | 19.8 | 84.2 | 84.3 | 74.6 | Infiltratore creatore |
Noa Lang | PSV Eindhoven (NED) | 25.7 | 85.7 | 81.7 | 75.4 | Infiltratore creatore |
I migliori in Serie A secondo il CIES
Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno, la Serie A riesce comunque ad esprimere 8 giocatori in questa classifica. Si tratta del milanista Rafa Leao che si piazza in 14esima posizione anche
grazie alla sua capacità di dribblare gli avversari e di creare occasioni. Dopo di lui, abbiamo la grande sorpresa Florian Thauvin al 32esimo posto. L’ala dell’Udinese si è distinta per il dribbling, così come Charles De Ketelaere dell’Atalanta e Nico Paz del Como che si posizionano qualche gradino più giù.
L’unico giocatore della Juventus è Kenan Yildiz, enfant prodige turco che fa del dribbling la sua arma principale. L’Atalanta, invece, bissa con Ademola Lookman che brilla per la sua capacità di finalizzare a rete, così come Paulo Dybala della Roma. La sorpresa più grande però è vedere in questa classifica, prima di attaccanti come Lookman e
Dybala, il nome di Nuno Tavares, esterno sinistro della Lazio e miglior assistmen del campionato. Il difensore, pur non brillando per la capacità di finalizzare (63,4 punti su 99) eccelle nella creazione di occasioni (84,2 e primo in Serie A) e dribbling (80,8).

Una situazione complicata
Il quadro delineato dal CIES è certamente preoccupante. L’assenza di giocatori italiani è un fattore che andrebbe analizzato a fondo e che, purtroppo per il nostro calcio, mette a nudo una serie di evidenti mancanze da parte della Lega Serie A e delle diverse squadre del nostro campionato. Inoltre, la presenza di soltanto 8 giocatori in lista – spesso in posizioni piuttosto basse – certifica che il campionato italiano è, almeno numeri alla mano, ormai diventato un campionato di seconda
fascia, incapace di attrarre i migliori giocatori al mondo. Speriamo che nei prossimi anni si riesca ad invertire questo ruolino di marcia e che i calciatori italiani tornino ad esser considerati tra i migliori
al mondo.