Il crollo dell’Inter nell’ultimo terzo e altri quattro spunti su quando si decidono le partite

Cinque statistiche significanti emerse da un’analisi sulla differenza reti per intervalli di gara

Approcciare bene la gara, rientrare carichi e attenti dagli spogliatoi dopo la pausa e mantenere alto il ritmo fino alla fine sono aspetti che gli allenatori curano tantissimo, perché sanno quanto siano importanti ai fini del risultato. Dall’analisi della differenza reti per ogni quarto d’ora di gara, infatti, emergono aspetti molto interessanti. Ci sono squadre costanti come la Juventus. Altre che partono bene e poi calano come Inter ed Empoli. E ancora alcune che sono più lucide nei minuti finali come Lazio e Atalanta. Ecco cinque casi che meritano di essere approfonditi.

Alessandro Bastoni, Inter

Senza Bastoni l’Inter non si regge

Intervallo di garaDiff. retiGol fattiGol subiti
0′-15′+462
16′-30′+6104
31′-45+’+8124
46′-60′+14151
61′-75′+262
76′-90+’+11110

Se l’Inter sta performando meno rispetto alla scorsa stagione è anche colpa di una difesa meno attenta, soprattutto nei finali di gara. Un anno fa quando la indirizzava, la gara si poteva dire chiusa. In questa Serie A, invece, la formazione di Simone Inzaghi ha subito 10 reti nell’ultimo quarto d’ora. Il dato assurdo è che sei di queste sono arrivate dopo la sostituzione di Bastoni (contro Milan, Udinese, Torino, Parma, Fiorentina nel girone d’andata e Napoli in quello di ritorno).

Pedrito con la maglia della Lazio

Tornado Lazio dal 75’ in poi

Intervallo di garaDiff. retiGol fattiGol subiti
0′-15′-369
16′-30′+462
31′-45+’+693
46′-60′-538
61′-75′+374
76′-90+’+9189

Uno dei dati più clamorosi riguarda la Lazio, che è la squadra che più performa nell’ultimo quarto d’ora. Ha segnato 18 reti dopo il 75’, di cui sei decisive ai fini del risultato (5 vittorie e 1 pareggio conquistati). Una buona tenuta fisica, concertazione fino alla fine e cambi che incidono (Pedro su tutti, 4 gol nei finali di gara): questa è la ricetta per deciderla agli sgoccioli.

Gian Piero Gasperini allenatore Atalanta

L’Atalanta è un bunker dopo il 60’

Intervallo di garaDiff. retiGol fattiGol subiti
0′-15′+374
16′-30′+594
31′-45+’+8146
46′-60′+11110
61′-75′+880
76′-90+’+8102

Se l’Inter crolla quando ci si avvicina al fischio finale, la Dea fa tutto il contrario. La squadra di Gasp non solo ha un ottimo bottino di gol segnati nell’ultima mezz’ora (18), ma ha soprattutto una difesa quasi impenetrabile nel momento topico della partita. Dal 61’ in poi l’Atalanta ha incassato appena due reti ed è dietro solamente alla Juventus per gol subiti nei secondi tempi.

Paolo Zanetti sulla panchina dell'Hellas Verona

Verona da horror nei primi tempi

Intervallo di garaDiff. retiGol fattiGol subiti
0′-15′-4610
16′-30′-14115
31′-45+’-5510
46′-60′-549
61′-75′-336
76′-90+’+286

Sarebbe logico che una squadra tecnicamente limitata come il Verona possa fare fatica con il passare dei minuti, quando gli avversari si possono permettere cambi di lusso. In realtà l’Hellas ha uno score terribile nei primi 45’. La formazione scaligera ha incassato 35 gol nelle prime metà di gara, più del doppio della media della Serie A (15.85) e 12 in più della seconda peggiore, il Monza.

Roberto D'Aversa sulla panchina dell'Empoli

L’Empoli ha un’autonomia di un’ora

Intervallo di garaDiff. retiGol fattiGol subiti
0′-15′044
16′-30′-1443
31′-45+’088
46′-60′044
61′-75′-8210
76′-90+’-14115

Se le partite durassero sessanta minuti l’Empoli sarebbe molto più tranquillo. Invece ne durano novanta e perciò deve fare i conti con una possibile retrocessione. Questo perché sono 25 le reti subite nell’ultimo terzo di gara dalla squadra di D’Aversa, addirittura sei in più di quelle incassate nei primi due terzi. È chiaro come la poca profondità della rosa di D’Aversa penalizzi la squadra nel mantenere la lucidità tecnica e mentale, ma declino del genere rischia di costare veramente caro.

Leggi anche

Loading...