Vanoli, quanto manca Zapata

Il Torino rimane a secco anche contro il Napoli: dallo stop di Zapata troppi pochi gol

Paolo Vanoli allenatore Torino

Ancora niente da fare per Vanoli, alla 14ª di Serie A arriva la settima sconfitta nelle ultime nove partite. Il ko contro il Napoli incupisce ancora di più l’ambiente. Dopo i cinque risultati utili consecutivi a inizio campionato, il Torino è crollato. Prima ordinato, lucido, vincente e sorprendente. Dopo poco arrembante, poco pungente, perdente e non convincente. Un Toro a Due Facce, un po’ come Harvey Dent in Batman, che però non riesce più a mostrare il profilo buono.

Nell’ultimo periodo i granata hanno un problema specifico, legato al numero dei gol fatti. Solo 4 nelle ultime sette partite, addirittura appena uno nelle ultime cinque. È evidente come Sanabria, Che Adams, Njie e compagnia bella stiano rendendo poco. A dire il vero, però, le occasioni non fioccano. Dalla Roma in poi il Torino ha prodotto 2,94 xG, andando oltre l’1 solo nel pareggio contro il Monza. Qualcosa evidentemente non va nella produzione offensiva.

Duvan Zapata in maglia Torino

Tutto cambia con il crack di Zapata

L’incidente che ha sfigurato la manovra d’attacco del Toro sarebbe riconducibile all’infortunio di Duvan Zapata. Prima del misfatto accaduto sul campo di San Siro, la squadra di Vanoli aveva messo a segno 12 gol in sette gare, di cui tre firmati dal Ternero. Gli xG ammontavano a 9,39, ossia 1,34 in media ogni 90′. Questo significa che il colombiano non solo metteva la palla in rete quando poteva, ma aiutava molto anche fuori dagli ultimi 16 metri.

L’ex attaccante dell’Atalanta, prima di subire la rottura del legamento, era un punto di riferimento per i suoi compagni. Da solo tirava in porta 3,22 volte p90, creandosi 0,52 xG a partita (rigori esclusi). In più vinceva 3.07 duelli aerei p90 e toccava 5,98 palloni nell’area avversaria ogni 90′. Né Che Adams (0,27 npxG p90), né Sanabria (0,18) riescono a mantenere la media di Zapata. Lo stesso vale per i tiri (2 p90 lo scozzese, 1,29 il paraguaiano) e per i tocchi in area avversaria, dove messi insieme i due attualmente a disposizione non arrivano ai dati del Ternero (5,54 p90 contro 6). Sul mercato si è scelto di non intervenire, ma a questo punto la paura è che finché non torni il colombiano (che ne avrà ancora per molto) questo Torino non riesca a voltarsi e a mostrare il proprio lato migliore.

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