Arthur, Cuadrado, Demiral: come la Juventus ha “aggirato” il Cagliari
Il 2-0 maturato allo Stadium costituisce una grande iniezione di fiducia per i Bianconeri, facendo registrare ulteriori progressi nell’ormai famoso “percorso di crescita” più volte citato da Pirlo e dai suoi giocatori.
Prosegue la nostra analisi in casa Juventus: dopo aver approfondito le buone prestazioni di Danilo, i numeri di Arthur e la rinascita di Rabiot, ci ritroviamo per parlare di cosa è emerso dallo scontro con il Cagliari. Dal match di sabato sera arrivano segnali positivi per il tecnico bresciano, che assiste ad una solida prestazione dei suoi, in modo particolare in alcuni fondamentali sui quali Pirlo spinge molto: gestione e riconquista del possesso.
Qualità in palleggio
La Juventus di sabato ha sicuramente messo in mostra le grandi abilità di palleggio di alcuni elementi, dando continuità a quanto visto nelle ultime uscite, ma con l’impressione di una ritrovata serenità e pulizia in uscita palla. Il prolungato possesso, eseguito con qualità, ha lo scopo di far uscire gli avversari ed attaccare gli spazi che si vengono a creare alle spalle e questo è ciò che hanno messo in atto i Bianconeri contro il Cagliari: la Juve è la squadra che ha portato a termine più passaggi nella propria metà campo, 343, ben 49 in più della seconda, il Parma.
I tre protagonisti
I principali protagonisti di questo possesso? Arthur, Cuadrado e Demiral: in 3 hanno effettuato il 38% dei passaggi totali della Juventus. Oltre a gestire un gran numero di palloni, lo hanno fatto con ottima qualità, come dimostrano le percentuali nei passaggi riusciti.
Pass. Riusciti | Pass. Totali | % | Tocchi | |
Arthur | 96 [1] | 101 [1] | 95,0% | 109 [2] |
J. Cuadrado | 86 [2] | 94 [2] | 91,5% | 123 [1] |
M. Demiral | 85 [3] | 86 [7] | 98,8% | 95 [10] |
Inoltre, Demiral ha completato ben 61 passaggi nella propria metà campo (nessuno meglio di lui in questa giornata), perdendo un solo pallone nell’arco dei 90 minuti. Il turco è anche riuscito a concludere per ben 3 volte a rete, colpendo una traversa (oltre a servire l’assist per CR7). Menzione di merito anche per Juan Cuadrado, sempre più decisivo non solo ad inizio azione ma anche quando si spinge in avanti, come dimostrano i 6 passaggi chiave trovati (record di giornata).
Questa qualità nel palleggio, favorita anche dalla poca pressione portata dal Cagliari, specialmente nel primo tempo, ha permesso alla Juve di trovare spesso le punte alle spalle del centrocampo avversario: Cristiano Ronaldo è stato infatti cercato da ben 83 passaggi, secondo solo a Cuadrado (92) e Arthur (86). Coinvolgimento offensivo che si traduce in 24 conclusioni totali (nessuna squadra ha fatto di più), delle quali però solo 6 hanno trovato lo specchio della porta, evidenziando una precisione al tiro migliorabile.
Spazio per miglioramenti
Sicuramente va testato il sistema di gioco contro avversari di più elevata caratura e soprattutto che portano maggiore pressione in fase di impostazione, visto che con questo tipo di squadre la Juve ha trovato più difficoltà (vedi Barcellona ed Hellas). C’è anche da aggiungere l’attesa per il ritorno al 100% di Dybala, giocatore che può fare la differenza tra le linee ed esaltarsi nel calcio di Pirlo: nei 21 minuti in campo contro il Cagliari, la Joya ha toccato quasi gli stessi palloni di Morata e tentato 24 passaggi, solo uno in meno dello spagnolo, dando segnali incoraggianti. Ieri sera, però, contro il Ferencvaros, il talento argentino ha fatto di nuovo fatica, stentando a rendersi pericoloso, così come tutta la squadra, che ha gestito bene il possesso ma prodotto poco anche in relazione alla qualità dell’avversario. E continua la Ronaldo-dipendenza…