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Cotte 08 – Filip Stankovic

Nella Serie A dei figli d’arte, ce n’è uno di cui non si sta parlando abbastanza: Filip Stankovic

Cotte è la rubrica che in 90′ si prende delle stese mica da ridere per poi ritrattare in tempi brevissimi ritorna in grande stile. Qui trovate il settimo episodio.


Con un cognome del genere, di quelli che i 60.000 di San Siro hanno gridato a squarciagola dopo prodezze balistiche da capogiro, l’Inter ce l’hai nel destino. E Filip Stankovic – figlio di Dejan e di proprietà dei nerazzurri – ha scelto un palcoscenico non casuale per sfoderare la prova della sua consacrazione. Il portiere classe ‘02 ha saputo trasformare l’emozione in motivazione di fronte ai reiterati tentativi di Lautaro & Co. di perforare la sua porta: saranno addirittura 7 le sue parate al termine dei 90’, per un corrispettivo di 0.58 gol evitati

Reattivo nel respingere i tiri ravvicinati, agile sui palloni radenti che tagliavano l’area del Venezia da tutte le direzioni, mai impreparato nel fronteggiare le diverse frecce dell’arco interista: “Ha fatto la sua miglior partita, ha dato grande sicurezza”, dirà mister Di Francesco nel post-gara. L’intervento che suggella la sua prova da saracinesca è il riflesso sul tiro velenoso di Calhanoglu: “Non l’ho vista partire ed è arrivata veramente forte. Mi ha allenato papà perché tirava veramente bene”. Una parata valsa anche il “buffetto di congratulazioni” da parte del turco.  La scelta tecnica di mister DiFra di promuoverlo a primo portiere sta dando i suoi frutti: spodestato Joronen, Stankovic si avvia ad essere assoluto protagonista tra i pali dei lagunari. E sponda Inter: era necessario investire 15 milioni per Martinez come secondo?

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