Anche Fabregas è innamorato di Stanislav Lobotka
Il centrocampista del Napoli sta rispondendo a suon di prestazioni a chi lo considerava un giocatore valorizzato esclusivamente dal sistema di Spalletti
Datemi Lobotka per favore, è meraviglioso, giocatori così ti fanno vincere la partita per la capacità di giocare, di capire il calcio, di recuperare tanti palloni. Mamma mia, divento pazzo per giocatori così. (…) Potrei giocare con 11 Lobotka
Cesc Fabregas dopo Napoli-Como
Quello espresso dall’allenatore del Como era già un pensiero ampiamente diffuso, ma rimarcato con tale enfasi e sincera ammirazione da un maestro del centrocampo come Fàbregas rende meglio l’idea dello status di onnipotenza calcistica raggiunto da Stanislav Lobotka.
Nessun altro giocatore ha il suo peso specifico sulle prestazioni della squadra: è l’unico a cui Antonio Conte ha ammesso di non poter rinunciare, la colonna portante della squadra, il faro della manovra e il porto sicuro in cui custodire anche il più arroventato dei possessi.
Contro il Como abbiamo assistito a un Lobotka “contiano”: il solito, infallibile metronomo trotterellante in fase di costruzione, che ha aggiunto al suo gioco un’ubiquità, una puntualità e un tempismo negli interventi da giocatore totale e allergico all’errore. Non a caso, a Napoli e non solo qualcuno lo ha ribattezzato Robotka.
Ne sono una prova i 7/7 duelli vinti, la soglia di precisione passaggi mai inferiore al 90%, le infinite piroette con cui depista il pressing avversario e i polmoni come immuni dalla fatica. Una discreta risposta a coloro che lo consideravano un giocatore normale, esclusivamente valorizzato dal sistema Spalletti.