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L’eterna ricerca del giusto trequartista sta logorando il Milan

Dal 2019, il Milan è alle prese con la ricerca del corretto interprete di un ruolo nevralgico nel proprio sistema di gioco. Ma le idee non sembrano essere troppo chiare

Da Giampaolo a Pioli, da Pioli a Fonseca: in cinque anni, il Milan ha cambiato allenatori, sperimentato moduli e, soprattutto, ricercato disperatamente trequartisti funzionali – senza ancora aver trovato quello giusto. Pensavamo che Fonseca avesse individuato in Christian Pulisic il riferimento centrale capace di cucire le trame di una manovra a vocazione offensiva, ma contro Parma e Lazio ha preferito la presenza fisica di Loftus-Cheek.

È un paradosso che dura da troppo tempo: una squadra che muta in funzione di un ruolo considerato nevralgico per il quale, tuttavia, non si riesce a trovare l’interprete ideale definitivo. Loftus-Cheek non è un trequartista, ma un compromesso. La mancanza di una punta dominante dal punto di vista realizzativo richiede, più che un rifinitore, maggior peso in aera avversaria – cosa che Pulisic non può garantire.

Non c’è dubbio che giocatori costanti, abili in entrambe le fasi e decisivi in zona avanzata siano più unici che rari. A maggior ragione, dovrebbero rappresentare un investimento ponderato in riferimento alla rosa a disposizione. Per esempio, l’acquisto di De Ketelaere presupponeva un’idea di trequartista molto più simile a una seconda punta, ma ciò poteva funzionare solo con un terminale offensivo più mobile (come avrebbe potuto essere Zirkzee).

Sembrano scelte frutto di una società confusa. A numeri, dal 2019, il trequartista più prolifico è stato – per distacco – Çalhanoğlu: in due anni di Serie A, 13 gol, 18 assist, 2,79 passaggi chiave a partita e 3,08 tiri p90. Dietro di lui, senz’altro, Brahim Díaz, il quale – soprattutto durante la stagione dello scudetto – poté beneficiare della linea mediana più equilibrata della recente storia rossonera: quella composta da Tonali e Franck Kessié.

Insomma, almeno fino a gennaio la trequarti milanista sarà un’incognita di partita in partita. Poi bisognerà ragionare per priorità: insistere su Loftus-Cheek, cambiare strategia, o investire pesantemente.

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