Apologia di Isaac Success (o, dell’attaccante di sacrificio)

Udinese Calcio comunica di aver raggiunto e sottoscritto un accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il calciatore Success Isaac. Purtroppo

Isaac Success in maglia Udinese

«Io proprio non so quale impressione vi abbiano fatto, Friulani, le scelte dei miei allenatori; quanto a me, credevo di non essere più io, tanto quelle statistiche mi parvero persuasive; e, per giunta, non hanno detto tutta la verità.

Mi hanno accusato di non essere un attaccante prolifico. Non lo nego: appena 4 volte abbiamo esultato insieme nelle tre stagioni in bianconero. La terza rete, contro la Cremonese, ha infranto il sogno di sollevare il Premio Aye.

Vi ho illusi per 1815 minuti, ma non resistetti alla tentazione di lasciare la mia firma ogni stagione. L’ho fatto in grande stile, per gli amanti dei numeri tondi: 1 gol ogni 900’. In pochi possono vantare un rapporto peggiore dal 2016.

Aye (ovviamente), Bruno Petković, Muriqi, Botheim… A loro rivolgo un pensiero affettuoso. E, sempre a loro, dico: il gol non è tutto, quando si è altruisti per natura. 14 assist ho servito ai miei compagni, pensate siano pochi?

Ho combattuto spalle alla porta contro i difensori avversari per consentire alla squadra di salire. Ma non si può dire che non volessi segnare. Su 79 apparizioni, 79 conclusioni tentate. Una a partita. Kalokagathia.

Ma è giunta, ormai, l’ora di andare, io altrove, voi allo Stadio Friuli. Chi di noi vada a miglior sorte, nessuno lo sa».

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