3 domande sul Bologna 2024/25

Il format ne prevede solo tre, ma con Vincenzo Italiano purtroppo non bastano. Ci abbiamo provato comunque

Dan Ndoye in maglia Bologna

Questa volta una premessa. Stiamo portando avanti questo lavoro sulle venti squadre di Serie A sulla nostra pagina Instagram. Se questo format è di vostro gradimento, seguiteci. Troverete anche molto altro.

Premessa terminata. Ora andiamo con le 3 domande su questo Bologna trasformato dal mercato e con un Vincenzo Italiano in panchina che in queste prima amichevoli estive non ci sta dando una mano.

Il Bologna a centrocampo è sottorganico?

C’è un doppio filo conduttore che lega il Bologna e Vincenzo Italiano: uno riguarda la continuità di modulo, l’altro il possesso palla. E mentre il mercato si focalizza sulla ricerca del difensore centrale, passa in secondo piano l’assenza nella rosa di un regista-metronomo a presidio della metà campo difensiva (ricordiamo, a Firenze, i vari Torreira, Amrabat, Arthur…). È vero, c’è Freuler, ma si tratta di un centrocampista dinamico cui piace occupare lo spazio offensivo. Se dovesse arrivare Thorstvedt (uno da 6 gol e non solo nello scorso campionato), prepariamoci a un ruolo molto più limitante per lo svizzero. Ah, occhio anche a lui.

Castro o Dallinga: chi reggerà il peso dell’attacco?

Quel “peso” creato dalla partenza di Zirkzee – che, da solo, alleggeriva l’intero reparto – ora piomba sulle spalle del nuovo, esotico acquisto Thijs Dallinga e del giovanissimo Santiago Castro, che in Serie A ha già segnato (contro la Juve) e che può vantare tre gol nel precampionato. Considerando Serie A, Coppa Italia e Champions, e conoscendo l’imprevedibilità di Italiano, non avrebbe senso sbilanciarsi su titolare o riserva; una cosa è certa: la punta del Bologna cambierà stile di gioco, da regista avanzato a rapace d’area di rigore.

Quale sarà il reparto chiave del Bologna di Italiano?

Ci sono due zone del campo speculari su cui l’allenatore rossoblù insiste veramente tanto: le fasce. A Firenze scrisse un record di traversoni a centro area, ma in generale Italiano incoraggia la creatività e l’intraprendenza dei suoi esterni offensivi. Il reparto è folto e ben attrezzato, con una certezza sulla destra: Riccardo Orsolini, (si spera) sempre più al centro del progetto. Sull’altra corsia, due frecce in cerca di riscatto come Cambiaghi e Ndoye, che lo scorso anno han trovato con fatica la via del gol pur sfoggiando ottime prestazioni.

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