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Sarà l’anno di Dennis Man?

Negli ultimi anni il gap tecnico tra Serie A e Serie B si è assottigliato e dalla B sono arrivati giocatori in grado di imporsi velocemente

Sono passati più di tre anni dall’ultima sfuggevole comparsata di Dennis Man in Serie A. Cinque mesi in cui il giovane rumeno aveva mostrato a intermittenza sprazzi del suo indubbio ma altalenante talento, in un Parma già condannato. Quattro stagioni più tardi, dopo aver trascinato i Ducali alla promozione, ormai alle porte dei 26 anni Dennis sembra aver raggiunto la maturità e la costanza per imporsi da protagonista anche nella massima serie.

In questi anni di formazione in Serie B, Man si è gradualmente scrollato di dosso l’etichetta di giocatore talentuoso ma discontinuo, diventando a tutti gli effetti il leader tecnico della squadra di Pecchia. Giocatore universale dalla trequarti in su, è un esterno evoluto, a suo agio anche nelle zone centrali e che ha saputo aumentare sempre più il suo grado di incidenza nelle reti del Parma (11G e 6A nella scorsa stagione). Uno status di go-to guy che crediamo possa mantenere su questi livelli anche in Serie A: negli ultimi anni il gap tecnico si è notevolmente assottigliato e dalla B arrivano giocatori in grado di imporsi da subito.

L’ultimo esempio? Albert Guðmundsson, la cui parabola di carriera ha diversi punti in comune con quella di Man. Anche l’islandese, infatti, era passato senza lasciare traccia nel nostro campionato prima di retrocedere con il Genoa. E, proprio come Dennis, anche Albert ha contribuito da protagonista alla promozione del Grifone (11G e 4A nella stagione 22/23 di Serie B), guadagnandosi anch’egli l’occasione della massima serie all’età di 26 anni.  Guðmundsson si è poi consacrato definitivamente con una stagione da 14 gol e 4 assist. Alla luce dei numeri, delle coincidenze e della pregevole doppietta in amichevole all’Atalanta: è finalmente l’ora di Dennis Man?

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