Soulé e Dybala possono giocare insieme?

Perché la Roma ha scelto di prendere dalla Juventus Matias Soulé, ossia un giocatore apparentemente così simile a Paulo Dybala?

Matias Soulé in maglia Frosinone

A una prima superficiale occhiata, viene da chiedersi: perché la Roma, zeppa di trequartisti e con ancora l’incognita dell’attaccante, sta prendendo un giocatore così simile a Paulo Dybala, per caratteristiche e mattonelle di campo preferite? Un altro mancino fantasioso e associativo, che ama accentrarsi da destra e rifinire per i compagni, non finirà per pestarsi i piedi con la Joya? Nonostante le evidenti similitudini, i dati evidenziano una certa complementarietà tra Matias Soulé Malvano e l’ex Juventus.

Mentre Dybala ha la licenza di galleggiare a sua discrezione e tende a ricevere e creare in zone più centrali, Soulé calpesta con costanza la corsia di destra, luogo prediletto delle sue giocate e invenzioni per i compagni. Inoltre, Mati renderebbe più facile la vita a Paulo: la sua capacità d’imbucata (2.25 passaggi diretti in area a fronte dei 1.7 di Dybala) e la maggiore applicazione difensiva permetterebbero al 21 di conservare energie preziose per i momenti decisivi. 

L’acquisto del miglior dribblatore della passata Serie A, poi, colmerebbe un aspetto del gioco che Dybala ha dovuto trascurare. L’anno scorso, la frequenza più bassa delle ultime 7 stagioni: 1.28 dribbling ogni 90’. Come suggerisce @calciodatato, “cercare ragioni tattiche dietro l’acquisto di Soulé è un errore. De Rossi e Ghisolfi hanno visto in lui una figura capace di elevare la competitività della Roma da subito, ma soprattutto nelle stagioni a venirePerché prima o poi Dybala perderà un altro 10% di brillantezza o avrà voglia di fare altro. E uno come Dybala, che inventa come Dybala, che risolve problemi come Dybala, lo vorrebbero tutti. Se più giovane e con la carriera ancora immacolata da infortuni, ancora meglio”.

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