L’evoluzione di Manuel Locatelli

Focus sulla crescita del nazionale italiano, in ascesa vertiginosa nelle gerarchie di Mancini, e padrone assoluto del centrocampo del Sassuolo

Manuel Locatelli

Manuel Locatelli, il giovane veterano

Quando si parla di Manuel Locatelli, è facile dimenticarsi che ha soltanto 22 anni, e non è ancora arrivato al suo prime; il centrocampista del Sassuolo ha già vissuto tante vite calcistiche, mettendosi in mostra come astro nascente di un Milan alla disperata ricerca di uomini simbolo, passando in secondo piano nel giro di poco tempo, bollato come compassato e poco grintoso, inadatto alle necessità del Diavolo, per poi rinascere a Sassuolo, sotto la guida di un maestro come Roberto De Zerbi.

Locatelli è stato obbligato a convivere con la pressione e le aspettative nate per un eurogol decisivo arrivato troppo presto, contro la Juventus a soli 18 anni; il centrocampista non è stato in grado di reggere la pressione di un pubblico esigente come quello di San Siro, specialmente in un sistema instabile come quello del Milan 2016-2017. Forse è stata proprio questa “falsa partenza” a permettere a Locatelli di diventare il giocatore che è adesso, un centrocampista totale con le spalle abbastanza larghe da sostenere il peso del centrocampo del Sassuolo e della Nazionale senza paura e con straripante personalità.

Locatelli ed il gioco di posizione

Dopo alcuni anni stiamo iniziando a capire il talento di Manuel Locatelli; il #73 neroverde è un giocatore fisico, ma estremamente cerebrale, che è a suo agio in sistemi che sfruttano i principi del gioco di posizione, moltiplicando le opzioni a disposizioni del portatore di palla. E in un sistema di gioco di questo tipo, Locatelli non soltanto brilla, ma brilla in un modo tale che sembra incredibile che nessuno se ne sia accorto prima.

Il gioco di posizione è anche il fattore in comune tra l’Italia di Mancini (dove Locatelli gioca da mezzala di possesso in assenza di Verratti) ed il Sassuolo di Roberto De Zerbi, suo vero e proprio maestro; nell’11 del tecnico bresciano Locatelli agisce da mediano in un 4-2-3-1, dividendosi gli spazi con l’altro mediano ma monopolizzando la fase di possesso, diventando il fulcro creativo della squadra con una naturalezza disarmante, alternando passaggi chiave (8 in 7 partite, con 2 big chance create), cambi di gioco e semplici appoggi (non per caso è il miglior giocatore per passaggi tentati e riusciti in tutta la Serie A) utili ad attirare il pressing avversario. Locatelli inoltre è molto bravo a resistere alla pressione avversaria, talvolta anche con un dribbling (7/8 riusciti) o una giocata improvvisa in avanti.

Un’evoluzione certificata anche dai numeri

L’evoluzione di Locatelli ormai non è più trascurabile, e viene certificata anche dalle statistiche, in continua evoluzione dal 2016 ad ora; nell’ultimo anno al Milan (2017/18), Locatelli era già un centrocampista che amava stare al centro del gioco, ma era ancora poco incisivo in fase offensiva, come si nota dalla totale mancanza di chance create.

Le Statistiche di Manuel Locatelli in Serie A p90

StagioneClubTocchiPassaggi% Pass RiuscitiPass. MC Avv.Chance CreateTiri
16/17Milan80,1465,2882,30%35,8101,07
17/18Milan88,1172,1986,20%40,7501,48
18/19Sassuolo75,7957,5387,30%34,850,291,51
19/20Sassuolo92,3273,2888,00%46,020,211,11
20/21Sassuolo107,5788,2988,20%52,710,291,71

Una volta arrivato al Sassuolo, le sue statistiche si sono evolute in maniera esponenziale; in soli tre anni Locatelli è passato dal fare 75,79 tocchi per 90 minuti, a farne 107,57. Insieme alla centralità nel possesso, Locatelli ha migliorato ogni stagione il numero di passaggi effettuati giungendo all’incredibile cifra di 88,29 passaggi effettuati in media ogni 90 minuti; il focus va però posto sui passaggi nella metà campo avversaria. Degli 88,29 passaggi p90, ben 52,71 di questi in media sono completati nella metà campo avversaria, dimostrando da un lato come il Sassuolo stia lentamente alzando il suo baricentro giocando spesso fasi di possesso prolungate, dall’altro come Locatelli sia divenuto un giocatore con grande personalità, sempre pronto a fare la giocata che fa progredire l’azione della propria squadra, anche a costo di rischiare qualcosa.

Infine Locatelli, fin dal primo anno con De Zerbi, ha mantenuto livelli molto alti per quanto riguarda le chance create (0,29 p90), e i tiri, che quest’anno sono addirittura 1,71p90, cifra mai raggiunta in carriera.

Conclusioni:

Locatelli ha iniziato questa stagione come aveva concluso la scorsa, ovvero in grande ascesa. Il centrocampista neroverde si è guadagnato la maglia della Nazionale, dimostrandosi più di un’alternativa in ogni partita che ha disputato; lo scavino con cui ha servito l’assist a Berardi nell’ultima uscita contro la Bosnia parla da sé.

In questo momento Locatelli è uno dei migliori centrocampisti italiani, ed in Serie A, e soprattutto è ancora in crescita; i suoi dati sono già di livello assoluto, ma sembrano ancora in grado di migliorare, visto che il prime della carriera di Locatelli è solamente alle porte. Se confermasse quanto visto in questo 2020, il numero #73 del Sassuolo potrà sicuramente ambire ad una big europea e un posto da titolare nella Nazionale, dove la concorrenza è sicuramente spietata.

Ma, ormai lo sappiamo, Locatelli ha le spalle abbastanza larghe per prendersi ciò che merita.

L’overview delle stat di Manuel Locatelli (Stagione 2020-21)


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