Cotte – Aleksey Miranchuk 2.0

Nella vittoria per 2-0 contro l’Udinese ne abbiamo avuto la conferma definitiva: il russo sta mostrando una nuova versione di se stesso che ci piace da morire.

Aleksey Miranchuk in maglia Atalanta

Neanche sei mesi fa la sua permanenza a Bergamo sembrava pura utopia, oggi Aleksej Miranchuk è un giocatore divenuto importante per i meccanismi offensivi della Dea. Un netto cambio di marcia, soprattutto nell’atteggiamento e nel linguaggio del corpo, che ha portato la società – e in primis il suo allenatore – a rivalutarne la posizione e a schierarlo con continuità sempre maggiore nelle recenti uscite.

3 volte titolare nelle ultime 5. Stiamo assistendo a un Miranchuk 2.0, una versione aggiornata del russo, che collima con gli imperativi funzionali del Gasp: non solo estro e fantasia, ma anche capacità di tenere il campo, applicazione costante, convinzione nel vincere i duelli e vigore nei contrasti. Un giocatore presente mentalmente e fisicamente, la cui luce sembra non accendersi più a intermittenza, che ha saputo mettere da parte momenti di frivolezza tecnica per calarsi completamente nella realtà atalantina.

Anche il gol con cui apre le marcature nel 2-0 all’Udinese – il terzo stagionale, a cui si aggiungono anche 4 assist – è una rete atipica per un giocatore come lui, abituato a disegnare palloni per i compagni o parabole imprendibili dal limite dell’area, che si insaccavano arcuate alla destra del portiere: Aleksej si avventa da vero rapace d’area sul pallone radente servito da De Ketelaere, punendo Okoye con un impatto sporco, ma vincente. Un movimento degno dei migliori incursori. 

Questo upgrade non ha affatto trascurato le sue doti migliori, che sprigiona quando rientra con eleganza sul suo proverbiale mancino e ha modo di inventare. Quel mezzo spazio sulla trequarti di destra sembra progettato appositamente per lui e sta trovando un’intesa insperata con CDK, altro calciatore ormai pienamento recuperato. Miranchuk non si è snaturato, è maturato: ha assunto un ruolo più funzionale, apportando concretezza al suo gioco, riuscendo a rinunciare a qualche “ricamo” di troppo in favore di una maggiore efficacia, venendo incontro alle esigenze della squadra senza perdere la sua identità.


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