L’Udinese ha scelto Cioffi per sferzare una squadra dormiente
L’Udinese fatica con Sottil, la dirigenza opta per il cambio al timone: in panchina torna Cioffi per invertire la rotta
Altro che partenza sprint. I bei ricordi dello scorso avvio di campionato sono ormai lontani a Udine. Complici gli addi di pezzi importanti come Becão, Udogie e Beto e una coperta troppo corta in attacco, Andrea Sottil ha invertito il trend rispetto alla scorsa stagione. Insufficienza di gol (solo cinque in campionato), ‘pareggite’ acuta e carenza di vittorie. Questa è la cartella clinica di un Udinese che dopo nove giornate si ritrova 18º in Serie A, in piena zona rossa e con solo sei punti all’attivo. Un anno fa, per fare un parallelo, occupava addirittura la 6ª posizione.
Il confronto è risultato impietoso anche agli occhi della dirigenza friulana, che ha deciso da separarsi dall’ex tecnico dell’Ascoli. Il suo posto dovrebbe (ri)prenderselo Gabriele Cioffi, lo stesso che Sottil aveva sostituito. Dopo un’esperienza non proprio felice alla guida tecnica dell’Hellas Verona, l’ex vice di Gotti sarebbe prossimo a tornare doveva aveva raggiunto l’apice della sua carriera da allenatore.
Nuova avventura, vecchie abitudini
Al di là di qualche pedina importante in meno, mangiata nell’ultimo anno dal calciomercato, Gabriele Cioffi ritroverà la scacchiera non troppo distante da come l’aveva lasciata. A lui il compito di risistemarla. Il suo ultimo undici friulano — schierato con il classico 3-5-2 — era formato dal terzetto Becão-Nuytinck-Perez in difesa, Molina e Udogie larghi, Makengo, Walace e Pereyra in mezzo e il tandem Nestorovski-Deulofeu davanti. Il risultato? 4-0 alla Salernitana.
Nonostante la sperimentazione del 3-4-2-1 a Verona, lo schieramento dovrebbe rimanere quello che ormai contraddistingue l’Udinese da qualche anno a questa parte. Inoltre Cioffi ritroverà cinque undicesimi di quella formazione titolare e altri componenti della rosa come Silvestri, Samardzic e Success. Alcuni involuti, altri migliorati. Il centrocampista tedesco, ad esempio, è ora un leader tecnico della squadra. Con lui c’è anche un Sandi Lovric in più. Di contro, però, le frecce laterali devono ancora ingranare e le punte non hanno ancora fatto le punte.
Cosa può ridare Cioffi all’Udinese?
A causa della mancanza di un riferimento in attacco, dovuta alla cessione di Beto e all’infortunio di Deulofeu, all’Udinese sta mancando il guizzo vincente. In questa stagione i bianconeri producono una media di 1,47 xG p90, ma in nove gare hanno realizzato solo cinque reti. Nella stagione 2021/2022, sotto la guida tecnica di Cioffi (che anche in quel caso era subentrato a stagione in corso), l’Udinese aveva creato 1,62 xG p90, segnando una media di 1,81 reti a partita. La chiave di volta potrebbe essere proprio quella di ritrovare la giusta cattiveria sotto porta per tornare a sorridere.
Senza Deulofeu, Brenner e Davis, tutti fermi ai box, Cioffi dovrà essere bravo a trasformare la coppia Thauvin-Lucca in quel Deulo-Beto che con lui in panchina collezionò 15 reti. Il lungagnone ex Pisa dovrebbe essere la bocca di fuoco dei bianconeri, ma sta avendo difficoltà a buttarla dentro. Solo una marcatura, a fronte dei 2,65 xG accumulati. Serve una scossa. A lui e a tutta la rosa. Chissà se Cioffi potrà rivelarsi il giusto conduttore.