Il calcio nordico sta conquistando la Serie A
I movimenti calcistici del Nord Europa sono in continua ascesa e i nostri club pescano sempre più spesso i loro giocatori
Nel Medioevo i vichinghi colonizzarono le coste dell’Europa mediterranea. Ai giorni nostri, la storia si sta ripetendo e i protagonisti sono sempre uomini del Nord: questa volta, però, non si tratta di asce né scorrerie, ma “semplicemente di calcio”. Se fino agli anni ’70 essere sorteggiati in un girone con nazionali nordiche corrispondeva quasi sicuramente a un passaggio del turno, oggi le cose sono decisamente cambiate: lo sappiamo bene noi italiani, vittime del celebre “biscotto” stipulato proprio da Danimarca e Svezia a Euro 2004 e protagonisti della triste pagina della mancata qualificazione ai mondiali del 2018, avvenuta – neanche a dirlo – per mano degli svedesi. Una svolta figlia della presa di coscienza popolare nei confronti di questo sport, che ha innescato una serie di investimenti in strutture e centri di prim’ordine per la formazione dei giovani calciatori.
Una crescita repentina, che ha portato il calcio ad alti livelli – ormai non più solo difesa arcigna o “palla lunga e pedalare” – fino ai ghiacciai dell’Islanda, e in generale in luoghi inospitali, in cui il freddo polare costringe le federazioni a far disputare i campionati esclusivamente nei mesi estivi. Un sistema collaudato, quello del calcio nordico, che sa coltivare e promuovere il talento, ed è in grado di sfornare giocatori già pronti – in termini di qualità e atletismo – per il gioco europeo. Non c’è troppo da stupirsi, dunque, se la Norvegia abbia addirittura doppiato l’Italia per quanto riguarda il numero di candidati al prossimo Pallone d’Oro (Haaland e Ødegaard contro il solo Barella).
La Serie A attinge sempre di più al “Made in the North”
Da Gunnar Nordahl – per 66 anni detentore del record di gol (35) in una singola stagione di Serie A – passando per Nils Liedholm e Michael Laudrup, fino allo strapotere fisico e tecnico di Zlatan Ibrahimović: il nostro campionato ha sempre avuto, storicamente, un certo feeling con i giocatori nordeuropei. Quest’anno più che mai, il mercato delle italiane si è orientato con la bussola a Nord. A infoltire la presenza di calciatori nordici – già piuttosto consistente – sono arrivati infatti ben 12 acquisti di passaporto danese, norvegese o svedese. Di seguito, la lista completa dei calciatori nordici presenti in Serie A (in evidenza quelli arrivati nell’ultima sessione di mercato): Emil Holm (Atalanta) – Svezia, Victor Kristiansen (Bologna) – Danimarca , Jesper Karlsson (Bologna) – Svezia, Emmanuel Ekong (Empoli) – Svezia, Oliver Christensen (Fiorentina) – Danimarca, Albert Guðmundsson (Genoa) – Islanda, Morten Frendrup (Genoa) – Danimarca, Morten Thorsby (Genoa) – Norvegia, Gustav Isaksen (Lazio) – Danimarca, Pontus Almqvist (Lecce) – Svezia, Jeppe Corfitzen (Lecce) – Danimarca, Patrick Dorgu (Lecce) – Danimarca, Simon Kjær, Danimarca (Milan), Jens Cajuste (Napoli) – Svezia, Jesper Lindstrøm (Napoli) – Danimarca, Leo Østigård (Napoli) – Norvegia, Rasmus Kristensen (Roma) – Danimarca, Emil Bohinen (Salernitana) – Norvegia, Erik Botheim (Salernitana) – Norvegia, Emil Ceide (Sassuolo) – Norvegia, Marcus Pedersen (Sassuolo) – Norvegia, Kristian Thorstvedt (Sassuolo) – Norvegia, Thomas Kristensen (Udinese) – Danimarca, Isak Hien (Verona) – Svezia.
Come giustificare questo esodo danese-scandinavo verso il Belpaese? Esistono più risposte corrette. Di sicuro, le caratteristiche atletiche e tecniche dei calciatori in questione si adattano perfettamente al calcio italiano, ma la ragione che spinge maggiormente i direttori sportivi nostrani a tuffarsi su questi profili è il basso rischio delle operazioni: quello nordico è un mercato sicuro, in cui si spende poco per giocatori giovani, tendenzialmente già pronti e affidabili. Una manna dal cielo per le società italiane, tormentate da problemi di liquidità e con il costante bisogno di generare plusvalenze. Le cessioni-capolavoro dei due danesi Hojlund – acquistato per poco meno di 20 milioni dallo Sturm Graz e rivenduto a circa 80 allo United – e Hjulmand – arrivato per una cifra intorno ai 2 milioni dall’Admira Wacker e ceduto a 20 allo Sporting – ne sono la prova. A proposito di Lecce, lo scouting tra i fiordi del Nord Europa – coordinato dal solito Pantaleo Corvino – ha contribuito alla vittoria del Campionato Primavera 22/23: ben 9 effettivi della rosa campione d’Italia in carica provenivano infatti da Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia. Tra questi, Corfitzen e Dorgu – pupillo assoluto della redazione ab illo tempore – sono stati integrati in prima squadra in pianta stabile e hanno già collezionato i primi minuti tra i grandi. Resta solo da indovinare la cifra della prossima cessione illustre.
I Vichinghi sono sbarcati anche in Serie B
La corrente del Nord ha investito persino la serie cadetta. E l’insediamento è ancor più radicato di quanto si possa immaginare. Il Venezia può vantare una vera e propria colonia: sono ben 7 i giocatori nordici presenti, guidati da Joel Pohjanpalo. Da sottolineare, poi, il ritorno a Brescia, del Vichingo per eccellenza, Birkir Bjarnason, già in gol nel debutto stagionale delle Rondinelle: 35 anni e non sentirli. Menzione d’onore per Albin Ekdal, centrocampista navigato e volto noto del nostro calcio, e occhi puntati su Niklas Pyythiä, che alla Ternana avrà finalmente lo spazio che speravamo potesse trovare già da questa stagione a Bologna.
I nordeuropei che giocano in Serie B sono in tutto 18. Di seguito, in caso ve ne foste perso qualcuno, la lista completa: Birkir Bjarnason (Brescia) – Islanda, Alexander Jallow (Brescia) – Svezia, Emil Kornvig (Cittadella) – Danimarca, Oliver Abildgaard (Como) – Danimarca, Andreas Jungdal (Cremonese) – Danimarca, Simon Graves (Palermo) – Danimarca, Hjörtur Hermannsson (Pisa) – Islanda, Kristoffer Askildsen (Sampdoria) – Norvegia, Albin Ekdal (Spezia) – Svezia, Niklas Pyyhtiä (Ternana) – Finlandia, Frederik Sørensen (Ternana) – Danimarca, Magnus Kofod Andersen (Venezia) – Danimarca, Bjarki Bjarkason (Venezia) – Islanda, Mikael Ellertsson (Venezia) – Islanda, Christian Gytkjær (Venezia), Danimarca, Dennis Johnsen (Venezia) – Norvegia, Jesse Joronen (Venezia) – Finlandia, Joel Pohjanpalo (Venezia) – Finlandia.