Scelti dalla Redazione: La Top 11 degli Under 23 in Serie A

Quali sono i giocatori nati dopo il 1997 che hanno fatto meglio in queste prime sette giornate di Serie A? Lo abbiamo chiesto ai nostri redattori

Gianluigi Donnarumma

Non riuscendo a cavare un ragno dal buco da soli, abbiamo chiesto a cinque dei nostri redattori di scegliere una Top 11 degli Under 23 (quindi giocatori nati dopo il 1997) che militano in Serie A, senza dar loro la possibilità di confrontarsi con gli altri. Li abbiamo lasciati liberi di scegliere uomini e modulo, chiedendogli solo due cortesie: non badare al curriculum, tenendo conto solo di quanto fatto in queste prime 7 giornate; e schierare una formazione che abbia senso, non a trazione offensiva con seconde punte schierate da mediani. Queste le loro scelte:

1) Il 3-5-2 di Alberto Rivetti

Si dice che un grande allenatore adatti il modulo in base ai giocatori a disposizione e non viceversa: mi vedo quindi costretto a rinunciare alla mia amata difesa a 4 per mettere i calciatori nelle migliori condizioni possibili. Tra i pali Donnarumma è imprescindibile. In difesa il grande escluso è Milenkovic: ha enormi potenzialità ma ancora non mi convince a pieno; preferisco due guerrieri come Demiral e Kumbulla affiancati da Bastoni che si prenderà anche qualche compito di regia. Lovato è interessante e va tenuto d’occhio ma ha ancora tanto da imparare.
Non me ne vogliano Dimarco e Zappa che hanno iniziato la stagione alla grande, ma sulle fasce non ci sono discussioni: Hakimi e Theo Hernandez restano i re incontrastati, malgrado qualche prestazione non brillante. Un unico grande dubbio a centrocampo: Bennacer o Locatelli? Nonostante, a mio modesto parere, Locatelli al Milan non toglierebbe il posto da titolare a Bennacer, ho voluto comunque premiarlo per il momento di forma strepitoso suo e della sua squadra. Il regista del Sassuolo conclude quindi una linea mediana tutta italiana con gli intoccabili Barella e Castrovilli. Nel mio 3-5-2, ispirandomi alla coppia nerazzura “Lu-La”, opto per il tandem d’attacco Lautaro Martinez Osimhen. La punta del Napoli è fisica e veloce e potrebbe intendersi alla grande con Lautaro Martinez. Leao e Kulusevski avrebbero meritato qualcosa in più ma il modulo li penalizza, sarà per la prossima.

2) Il 4-3-3 di Andrea Moi

Nel 4-3-3 che ho scelto scelto per la top 11 Under23 non ha rivali Donnarumma tra i pali; tra i 4 difensori Hakimi mi ha convinto poco, soprattutto per le aspettative riposte su di lui, e non scavalca Zappa, così come Ibanez se l’è giocata fino all’ultimo con Milenkovic per un posto in mezzo; Lovato punto fisso e vera sorpresa della stagione. A sinistra Di Marco non è stato a livello di Theo, che resta il titolare. A malincuore nella mia mediana restano fuori Damsgaard, anche per ruolo e comunque autore di ottime prestazioni, e Pobega, che si è fatto notare sotto porta nell’ultimo periodo: era impossibile però non mettere Castrovilli, vera luce della Fiorentina di inizio stagione così come Barella, uomo chiave dell’Inter e mai deludente in campo. Ultimo slot per Locatelli, strepitoso protagonista del Sassuolo. Il rendimento di Chiesa invece non mi ha convinto, nè a Firenze, nè a Torino, e resta fuori dalle mie scelte. In attacco Scamacca e Lammers, nonostante i due gol segnati, non riescono a superare Lautaro nelle gerarchie, nonostante el Toro non abbia offerto sempre prestazioni all’altezza: i gol per un attaccante fanno la differenza e l’interista ne ha segnati 4. Leao e Kulusevski restano irrinunciabili, sono stati la luce delle loro squadre.

3) Il 4-3-3 di Andrea Pietrzela

A chi affidare la porta della mia Top 11 Under 23 di queste prime sette giornate se non alle manone di Gigio Donnarumma? Davanti al portiere rossonero trovano spazio il giovanissimo Lovato, autentica sorpresa di questo avvio di stagione, ed il più navigato Milenkovic, capace di confermarsi leader e trascinatore della Viola. A destra l’entusiasmo di Zappa supera il curriculum di Hakimi, a sinistra il capolista Theo Hernandez vince il ballottaggio con il polivalente Dimarco. Il gioco palla a terra di questa Top 11 ruota attorno al palleggio di Manuel Locatelli, il faro di De Zerbi e, da un po’ di tempo a questa parte, anche di Mancini. Ai suoi lati due grandi incursori: da una parte Barella, protagonista di una crescita esponenziale e diventato (quasi) un autentico top player, e dall’altra Pobega, che in maniera tutt’altro che scontata è riuscito a dare continuità al gran campionato di B dello scorso anno. Davanti la maglia numero 9 va sulle spalle di Victor Osimhen: l’ex Lilla si è integrato perfettamente negli schemi di Gattuso. A sostenerlo, sulle corsie, ecco l’estro di Kulusevski e l’esplosività di Rafael Leao. Lo svedese ha assorbito con una naturalezza da brividi il passaggio nella big più big del campionato: ha carattere e personalità da vendere. Il portoghese invece è rinato proprio lì, largo a sinistra: se è in forma non lo ferma nessuno, io sono pronto a dargli fiducia.

4) Il 4-3-3 di Davide Castellano

Ho scelto di mettere i miei 11 U23 in campo con un 4-3-3. Davanti a Donnarumma, Milenkovic e Bastoni come centrali, quest’ultimo per la maturità che sta dimostrando, facendosi spesso carico dell’uscita palla dell’inter(inoltre è mancino). Nonostante non abbia brillato in Champions, mi risultava difficile lasciare fuori Hakimi, ha prodotto numeri pazzeschi in fase offensiva lasciando il vuoto tra sè e gli altri colleghi, quindi lo inserisco ai danni di Zappa. Obbligata la scelta di Theo a sinistra. A centrocampo, Locatelli è il mio regista (preferito a Bentancur per costanza e minutaggio), affiancato da un altro giocatore abile a giocare sotto pressione come Schouten (anche ottimo ruba palloni) e Barella, che oltre alla grande intensità in non possesso quest’anno ha aggiunto qualità in fase offensiva (a mio avviso ancora meglio di Castrovilli), interpretando al meglio il ruolo ibrido di mezzala-trequartista. Davanti ho scelto di dare la 9 a Lautaro, rinunciando ad Oshimen, che nonostante il buon impatto ha ancora da migliorare sotto certi aspetti, specialmente l’efficacia in area di rigore; Kulusevski a destra perché ogni pallone che tocca dà l’impressione di poter inventare una giocata, si è calato con personalità nella realtà di una big, mentre a sinistra ho voluto premiare Musa Barrow, uno dei giocatori più utilizzati da Mihajlovic in attacco, è risultato un po’ impreciso ma penso che i 2 gol segnati siano pochi rispetto a ciò che ha creato, per questo l’ho preferito a Leao e Sottil.

5) Il 4-3-3 di Domenico Cannizzaro

La mia Top11 Under 23 è un mix tra certezze e sorprese di questo inizio di stagione. In porta va di diritto Donnarumma, già a quota 3 clean sheet. In difesa, la prima sorpresa è Zappa, scelto al posto di Hakimi, poiché quest’ultimo, arrivato con aspettative altissime, non ha ancora convinto. I due centrali sono intoccabili, nonostante Lovato stia disputando una grande stagione, ma Ibanez e Milenkovic continuano a dimostrare di essere due certezze per le rispettive squadre. A sinistra impossibile rinunciare a Theo Hernandez, che sarebbe presente anche in una top 11 totale. Linea mediana senza rivali, nonostante rimanga fuori gente come Damsgaard e Saelemaekers, ma ho preferito un centrocampo a 3 con un vertice basso e due mezze ali; Locatelli si sta dimostrando un faro nel Sassuolo, mentre Barella e Castrovilli due interni di caratura elevata; il primo per quantità e qualità, il secondo soprattutto in zona gol, già 4. Tridente offensivo con due certezze e una sorpresa: i primi due sono Kulusevski (preferito a Sottil solo per esser stato più decisivo in certe circostanze), e Rafael Leao, che sta facendo ballare qualsiasi difesa. Il 9 è una sorpresa ed è Scamacca: nonostante sia stata un’ardua scelta, l’ho preferito a Lautaro Martinez che, pur avendo segnato 4 gol, non ha offerto prestazioni convincenti; a differenza di Scamacca, già autore di gol pesanti.

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