Serie B 2023/24: squadre, scadenze, ripescaggi
Tutto quello che c’è da sapere sulla Serie B 2023/24
L’annata calcistica 2022/23 è ormai terminata ed è adesso tempo di iniziare a pensare alla prossima, la 2023/24. Nonostante siano stati emessi tutti i verdetti, c’è ancora grande confusione circa il prossimo campionato di Serie B. Le 20 squadre che compongono attualmente la griglia potrebbero subire delle variazioni.
Serie B 2023/24, le 20 squadre partecipanti
Al momento la composizione delle 20 squadre che dovrebbero partecipare alla prossima stagione di Serie B è completa: tra chi è rimasto dal campionato passato, chi è stato promosso dalla Serie C e chi è stato retrocesso dalla Serie A.
Composizione che, in ordine alfabetico, vede le seguenti squadre pronte ad iniziare il campionato cadetto: Ascoli, Bari, Catanzaro, Cittadella, Como, Cosenza, Cremonese, Feralpisalò, Lecco, Modena, Palermo, Parma, Pisa, Reggiana, Reggina, Sampdoria, Spezia, Sudtirol, Ternana e Venezia.
Serie B 2023/24, scadenza termine iscrizioni
Come ogni campionato, anche la Serie B ha dei termini di iscrizione da rispettare per partecipare alla stagione successiva. In particolare sono scaduti alla mezzanotte del 20 giugno i termini per presentare le domande di iscrizione al prossimo campionato di Serie B.
Ci sono però alcuni casi spigolosi che andranno risolti entro il 30 giugno prossimo, altrimenti per le squadre in questione non sarà possibile partecipare al prossimo campionato di Serie B. I casi sono due e riguardano Reggina e Lecco. Due motivi diversi ma che rischiano di terminare allo stesso modo, ovvero con l’estromissione delle due formazioni dalla griglia del prossimo campionato cadetto.
Serie B 2023/24, la situazione della Reggina
La situazione della Reggina è un po’ complicata. La società calabrese ha riscontrato alcuni problemi già nel corso dell’ultimo campionato, dove nello specifico il mancato pagamento in tempo di quattro mensilità dell’Irpef aveva portato alla penalizzazione di cinque punti in classifica. Adesso, pur avendo presentato in tempo i documenti previsti per la partecipazione al prossimo campionato, la partecipazione allo stesso è ancora sul filo del rasoio.
I documenti presentati dal club comprendono diverse cose: dalla fideiussione bancaria all’attestazione dell’assenza di debiti verso altri club e verso i propri tesserati, oltre al pagamento di alcuni oneri fiscali. Dal canto suo la FIGC ha fatto sapere di non aver ancora ricevuto nessun documento, nello specifico: i bonifici degli ultimi tre mesi ai calciatori ed i pagamenti degli ultimi cinque mesi di Inps e quattro di Irpef. Per questi ultimi la scadenza era il 30 giugno, così come per i 757mila euro del piano di ristrutturazione, presenti nei documenti della fideiussione ma ancora non pervenuti.
La FIGC non permette deroghe nella presentazione delle domandine, adesso sarà la Covisoc ad esprimersi in merito. Nello specifico la verifica verterà a controllare se i termini sono stati rispettati pienamente o solo in maniera parziale. Saranno giorni di attesa. Nel frattempo il presidente Cardona e l’ad Castaldi hanno presentato le dimissioni, questo anche perché la società calabrese è stata ufficialmente messa in vendita.
Serie B 2023/24, la situazione del Lecco
Situazione più semplice ma più grave quella del Lecco. Nel caso della società lombarda si ha la certezza che la documentazione non è stata presentata in maniera completa. In questo caso il problema riguarda lo stadio dove il Lecco dovrebbe giocare le partite casalinghe, il Mario Rigamonti-Ceppi.
Entrando nello specifico la società avrebbe dovuto presentare, insieme agli altri documenti, anche una documentazione che attestasse i lavori per mettere a norma lo stadio, che al momento non rispetta i parametri previsti dal campionato di Serie B. Nel caso in cui questo non fosse stato possibile in tempo, avrebbe invece dovuto presentare la documentazione che attestasse un secondo stadio dove giocare le partite casalinghe. Nessuna delle due domande è però arrivata entro la scadenza del 21 giugno.
Il secondo stadio in questione è l’Euganeo di Padova. Il problema è stato che, al momento di presentare tutta la documentazione necessaria alla partecipazione alla prossima Serie B, il Lecco aveva solo l’ok del Padova e del comune di Padova. All’appello mancava l’ok del Prefetto di Padova, la cui PEC è arrivata dopo la scadenza del 21.
La società ha già fatto sapere di essere pronta al ricorso in caso di eventuale esclusione. Ricorso che verterà sul merito sportivo, avendo la squadra conquistato la categoria grazie ai risultati sul campo. Molto influirà anche il fatto che i play-off per l’accesso alla Serie B sono iniziati con 10 giorni di ritardo, togliendo tempo utile a risolvere varie questioni. In caso di esclusione il Lecco sarà però costretto a ripartire dai dilettanti, non avendo presentato la richiesta di partecipazione alla Serie C. Sarebbe una vera e propria batosta, dopo una super stagione.
Serie B 2023/24, quali squadre potrebbero essere ripescate
Essendoci delle situazioni in bilico, ci sono anche delle squadre che sono pronte ad intraprendere azioni legali per essere ripescate. Andando a vedere i criteri della FIGC, le squadre che potrebbero rivendicare tale diritto sono quelle che sono retrocesse al termine dell’ultimo campionato. Sono quindi quattro le formazioni pronte a darsi battaglia fuori dal campo: Brescia, Perugia, Spal e Benevento.
Ordine non casuale ma dettato dall’ordine di arrivo nell’ultimo campionato. La prima della fila sarebbe quindi il Brescia, che ha già presentato tutta la documentazione necessaria per procedere con la riammissione, anche in questo caso condizione assolutamente necessaria. In caso di doppia esclusione il secondo posto spetterebbe al Perugia.
C’è però anche una opzione molto più remota. Nel caso in cui nessuna delle quattro retrocesse rispettasse i termini necessari per l’iscrizione al prossimo campionato, si procederebbe con l’integrazione di organico, o ripescaggio. Verrebbe stilata una graduatoria basata su alcuni punti: risultati dell’ultimo campionato di Serie C (che peserebbero per il 50%, con i punti maggiori riservati alla finalista dei playoff), tradizione sportiva (che peserebbe per il 25%) e numero medio di spettatori allo stadio nelle ultime cinque stagioni (che peserebbe per il restante 25%).