Immobile ha smesso di segnare
Sei partite a digiuno per Ciro Immobile tra Serie A e Coppa Italia, striscia più lunga dall’inizio della stagione
Ciro Immobile è alle prese con la stagione probabilmente più complicata da quando veste la maglia della Lazio (estate 2016). Quando siamo entrati nell’ultima fase delle varie competizioni e soprattutto nel girone di ritorno del massimo campionato italiano, il bomber di Torre Annunziata non ha ancora raggiunto la doppia cifra di gol in Serie A.
Una stagione che, come le altre in maglia biancoceleste, era partita molto bene. Nelle prime nove di campionato per Immobile erano infatti arrivati sei gol. Poi, complice qualche acciacco fisico, più niente. O quasi. Nelle ultime 13 di campionato un solo gol, quello contro il Lecce alla 16esima giornata, poi basta. Si, è vero che di queste 13 ne ha giocate “solo” otto. Ma è anche vero che in sei è stato schierato titolare, e tre le ha giocate per tutti i 90′ di gioco.
Una inversione di rotta inaspettata in quella che rischia di diventare la sua peggior stagione – dal punto di vista realizzativo – da quando veste la maglia biancoceleste. Il record in negativo è quello del campionato 2018/19, quando chiuse l’anno con 15 gol in 36 presenze. All’appello, per pareggiare, mancano ancora otto gol, ma da fare in 16 giornate. Un gol ogni due partite. Gol che servirebbero anche per scalare qualche posizione nella top 10 dei migliori marcatori nella storia della Serie A (qui completa).
A confermare la meno che buona stagione di Immobile a livello realizzativo è anche il dato degli xG (Expected Goal, qui se non sapete di cosa stiamo parlando). Le reti attese di queste prime 17 presenze sono 8.01 per Understat, a fronte dei sette gol segnati. Da quando gioca con la Lazio solo una volta ha finito un campionato con un numero di xG superiore a quello dei gol effettivi: la stagione 2018/19 di cui parlavamo prima, chiusa con 16.13 reti attese e 15 reti effettive. Uno scarto minimo, che non è però la solita overperformance del 17 biancoceleste a cui eravamo abituati.