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Come potrebbe giocare l’Atalanta 2022/23 di Gasperini

Alla scoperta della nuova Atalanta, reduce da un ottavo posto che lascia l’Atalanta fuori dalla coppe europee e permette a Gasperini di sfruttare al massimo il suo organico

Gasperini inizierà la settima stagione alla guida dell’Atalanta. Verranno coltivati i soliti aspetti che hanno contraddistinto la squadra negli ultimi anni, senza rinunciare all’introduzione di nuovi tatticismi e nuove interpretazioni. Ma come giocherà l’Atalanta nella Serie A 2022/23? Va sottolineato quanto l’assenza dalle coppe potrebbe giocare un ruolo determinante nella resa sul campo dell’undici di Gasperini.

Il gioco di Gasperini

Il 3-4-3, dove i tre in attacco possono disporsi in maniera diversa a seconda degli interpreti, è il modulo che ha reso grande l’Atalanta e il gioco di Gasperini. Un modulo tutta corsa, sicuramente più di stampo offensivo che difensivo, che si sprigiona contro le squadre che non ne reggono l’intensità. Dalla stagione 2018/19 fino alla 2020/21, quello dell’Atalanta è stato il miglior attacco della Serie A per distacco, concludendo tutti e tre i campionati al terzo posto.

Quindi cosa non ha funzionato lo scorso anno? Sicuramente i tanti infortuni hanno limitato la possibilità di fare cambi di livello, inficiando la freschezza dei giocatori a disposizione. Questi acciacchi fisici hanno portato Gasperini a dover saltuariamente cambiare sistema, un 4-2-3-1, pur di trovare l’assetto miglior con i giocatori a disposizione. Non dimentichiamo come l’Atalanta, dopo la Roma, sia stata la squadra che è andata più avanti nelle coppe europee, raggiungendo i quarti di finale di Europa League. In particolare le assenze di Zapata e di Gosens (o di un esterno capace di sostituirlo dopo la sua cessione) hanno rappresentato due mancanze che hanno inciso pesantemente sul rendimento della Dea, condizionandone lo sviluppo offensivo della manovra, che fonda le basi sui movimenti degli esterni. Il loro coinvolgimento è totale: dalla prima uscita dal basso, dove sono soliti creare dei triangoli laterali con il braccetto e il mediano più vicino, in modo da sfruttare la superiorità numerica, fino alla fase meramente realizzativa, con i potenti inserimenti senza palla dentro l’area di rigore. Dalle 10 reti del solo Gosens del 2020/21, si è passati alle misere 2 della coppia Zappacosta-Maehle del 21/22.

Così come per l’esterno, la punta capace di reggere fisicamente il reparto d’attacco è funzionale allo sviluppo. Se il pressing avversario arriva con il tempo giusto, il lancio sulla punta è un’arma per le squadre di Gasperini. Nelle prime annate c’è stato Petagna, poi l’arrivo di Duvan Zapata ha migliorato (e non poco) il reparto offensivo nerazzuro. L’attaccante colombiano ha contribuito, tra gol e assist, a 92 reti in 126 presenze di Serie A con l’Atalanta. Averlo perso per diverse giornate – appena 24 partite giocate lo scorso anno – ha rappresentato un danno enorme. Muriel ha dovuto compiere gli straordinari e talvolta si è scesi in campo senza un vero attaccante con Pasalic o Malinovski falsi nove.

L’ulteriore caratterizzazione del gioco dell’Atalanta riguarda la grande pressione portata sui giocatori avversari. In difesa si cerca di giocare uomo contro uomo, motivo per cui tutti e tre i centrali devono possedere importanti doti fisiche. Ai due mediani e agli esterni vengono richieste corse in più per intensificare la fase di non possesso, lasciando agli attaccanti compiti più di interdizione che di pressing. Lo scopo è anche quello di preservare la condizione dei riferimenti offensivi, a cui viene richiesta la qualità tecnica per riuscire a capitalizzare le occasioni create.

Difesa

Il portiere titolare dovrebbe confermarsi Juan Musso, con Sportiello come vice. Carnesecchi sarebbe in uscita, ma la sua indisponibilità dopo l’operazione alla spalla apre scenari post Mondiale oggi insondabili. La retroguardia rischia di perdere Palomino, il miglior difensore nerazzurro della scorsa stagione, per la positività a un controllo antidoping. All’occorrenza occupava il posto da centrale o da braccetto sinistro, e la sua assenza complicherebbe i piani dell’Atalanta. Passando agli undici che devono scendere in campo, Toloi dovrebbe essere il titolare sulla destra, a patto di una certa integrità fisica quasi assente lo scorso anno. Il centrale dovrebbe essere Demiral, con Djimsiti pronto a occupare il braccetto sinistro. Occhio al giovane Caleb Okoli, difensore dell’U21 italiana, reduce da un precampionato di ottimo livello. Gasperini lo ha schierato da braccetto destro, oppure da centrale, dove ha mostrato grande aggressività e delle discrete capacità tecniche. Lui potrebbe essere una bellissima sorpresa nella difesa dell’Atalanta e scalare velocemente i ranghi. Una novità riguarda l’impiego di De Roon: nell’amichevole contro il Newcastle è stato lui il braccetto di destra. Si tratta di una situazione già vista, un po’ per esigenza e un po’ cercare qualcosa di nuovo. De Roon nei tre in difesa aggiunge velocità e qualità, offrendo nuovi metodi per l’uscita del pallone, senza rinunciare a quella dose necessaria di quantità utile per difendere. Lo stesso Scalvini potrebbe venire impiegato come difensore, anche se la sensazione è che Gasperini abbia in mente qualcosa di diverso per lui. Contro il Newcastle ha giocato quasi 70 minuti nei due mediani, confermando quanto supposto da noi in questo articolo. Si muove bene, ha tempi di gioco ed è tecnicamente valido per occupare quella posizione.

Sugli esterni sembrano esserci ancora delle lacune: l’unico con i gradi da titolare è Zappacosta, attualmente fermo per una lesione rimediata in allenamento, ma con qualche chance di essere già pronto per la prima di campionato. Può giocare sia sulla destra che sulla sinistra, alternandosi a seconda dell’altro esterno scelto. Con Hateboer sulla destra, Zappacosta veniva schierato sulla sinistra, mentre con Maehle sulla sinistra, veniva preferito sulla destra. Questa ecletticità garantirà il sicuro posto tra i titolari per Zappacosta. L’uomo nuovo tra gli esterni dell’Atalanta si chiama Nadir Zortea, rientrato dal prestito alla Salernitana. Gasperini lo ha spesso utilizzato in precampionato, ad esempio è sceso titolare sulla destra nell’amichevole contro il Newcastle, al posto di Hateboer. Potrebbe ritagliarsi il suo spazio durante la stagione.

Centrocampo

Freuler sarà ancora il punto di riferimento per quanto riguarda la mediana. 29 presenze tutte da titolare lo scorso campionato, con un gol e 3 assist. Affianco a lui si aprono diverse soluzioni: la più scontata porterebbe a De Roon, qualora non dovesse essere impiegato come difensore. Koopmeiners si è dimostrato essere un validissimo giocatore, abile ad occupare diversi settori del campo, talvolta mediano e talvolta dietro gli attaccanti. Possiede un gran tiro dalla distanza, ma allo stesso tempo risulta un ottimo passatore (48 passaggi chiave e 7 big chance create). Nelle stesse posizioni dovrebbe alternarsi anche Ederson, uno dei più in forma del precampionato. Gasperini sembra però preferirlo in una posizione più avanzata, quasi trequartista, capace di muoversi senza palla nello sviluppo delle azioni d’attacco e bravo tecnicamente per giocare il pallone. Gasperini solitamente tende a scegliere due uomini in grado di muoversi alle spalle del riferimento d’attacco. Se uno dei due dovrebbe essere Ederson, indicato come uomo di raccordo tra centrocampo e attacco, l’altra posizione rischia di non avere di fatto un reale padrone. Le alternative sono molte: da Malinovski a Pasalic, fino a Boga e lo stesso Koopmeiners. Senza dimenticare Ilicic, probabile partente ma ancora in rosa. Tutti avranno il loro spazio, senza che nessuno prevalga su gli altri, a maggior ragione nella nuova stagione a cui andiamo incontro, dove le prime giornate sono tutte concentrate in pochi mesi. Probabile che il titolare venga scelto di volta in volta a seconda della partita da affrontare.

Attacco

Il reparto d’attacco è strettamente legato a quello di centrocampo. La scelta di adottare due trequartisti, comporta l’utilizzo di una sola punta, che quasi certamente sarà Duvan Zapata. Lo scorso anno l’attaccante colombiano ha giocato 1732 minuti in Serie A, contribuendo a 10 reti. Zapata è un giocatore molto presente in area di rigore avversaria, essendo quello che in termini P90 ha toccato più possessi negli ultimi sedici metri di campo (10.75 tocchi P90). Stazionare così spesso vicino alla porta offre l’opportunità di calciare spesso: tra tutti i giocatori di Serie A con più di 1000 minuti giocati, Zapata è stato il quarto per tiri e tiri in porta P90 in Serie A. Tuttavia, in precampionato non è mancato lo schieramento che prevede due attaccanti. In quel caso c’erano Muriel e Zapata, supportati da Ederson. Questa potrebbe essere una soluzione percorribile in campionato, e che spiegherebbe anche l’acquisto di Ademola Lookman, che arriva dal Lipsia ma ha giocato l’ultima stagione in prestito al Leicester. Muriel ha collezionato 27 presenze lo scorso anno, 17 volte tra i titolari. Una versione però sbiadita rispetto a quella delle prime due stagioni a Bergamo. Il confronto con la stagione 2020/21 è impietoso: ha calciato meno: degli 87 tiri della SA 20/21 si è passati ai 57 del 21/22, pur avendo giocato di più. Un ribasso che si evidenzia anche nei gol: dai 22 di quell’anno, ai soli 9 dell’ultimo. Come riserva è rientrato anche Sam Lammers, attaccante dal tocco particolarmente educato, a segno nell’amichevole contro il Como, ma che comunque non dovrebbe rimanere a Bergamo.

Punti di forza

  • Pressing alto
  • Possibilità di fare rotazioni di livello dalla mediana in su
  • Possesso palla non sterile ma funzionale a cercare l’azione offensiva
  • Assenza delle coppe europee
  • Continuità del progetto con Gasperini

Punti deboli

  • A parte Zappacosta, nessun esterno sembra pronto a fare il titolare
  • Fragilità fisica di certi giocatori
  • Una volta eseguito il pressing, difficoltà eccessiva nel rientrare in difesa

Battitori:

  • Rigori: Zapata/Muriel/Malinovski
  • Calci di punizione: Malinovski/Muriel/Koopmeiners
  • Corner: Malinovski/Muriel/Koopmeiners

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