Come potrebbe giocare la Sampdoria di Giampaolo
Alla scoperta della Samp di Giampaolo, tra un mercato ancora troppo bloccato e la ricerca della quadra tattica.
Una salvezza raggiunta in una maniera non del tutto tranquilla, un mercato che non è decollato e una situazione proprietaria tutta da definire. Le cose nella Genova blucerchiata non sembrano partire con il verso giusto in questa stagione, ma a differenza dell’anno scorso Giampaolo potrà lavorare sulla rosa già dal ritiro e dare la sua impronta sin dal primo giorno. Proviamo allora a capire come ripartirà la Sampdoria in questa stagione.
Il gioco di Giampaolo
Il modulo è di fatto quello proposto già nella parte finale della scorsa stagione. Abbandonato il 4-3-1-2 alla quale l’allenatore ex Milan era particolarmente legato, si è passati ad un 4-1-4-1, modulo che garantisce più ampiezza e permette di poter schierare una trequarti più tecnica allo stesso tempo. Cruciale è stata la collocazione di Antonio Candreva, perfetta quando gli viene richiesto di ricevere palla sull’esterno, sacrificata invece se parte da posizione più centrale.
In tutto ciò la difesa rimane a quattro, e come vedremo più avanti sarà uno dei reparti più consolidati. Giampaolo prevede un gioco che parte da una manovra dal basso, che coinvolga anche i difensori, terzini compresi. In fase di non possesso la linea difensiva tende ad essere alta, per tenere un undici quanto più compatto possibile. Possiamo dire che da quando il mister ha preso il posto di D’Aversa i risultati siano migliorati: dalla 23esima giornata, i liguri hanno tenuto la porta inviolata in 4 occasioni, abbassando la media reti subite da 1.8 a 1.4.
Cruciale sarà la posizione di play davanti alla difesa. Negli ultimi mesi di campionato Ekdal ha più volte ricoperto quel ruolo, alternato da Ronaldo Vieira. Il mediano svedese ha però lasciato quest’estate, direzione Spezia, e ora la posizione di perno del centrocampo è alla ricerca del suo padrone. A lasciare anche un altro tassello fondamentale del centrocampo, Morten Thorsby. Il ragazzo norvegese forse non incarnava il perfetto profilo per il gioco di Giampaolo, ma spesso rappresentava una soluzione – palla alta su Thorsby una garanzia, visto che stiamo parlando del secondo miglior duellante aereo della scorsa stagione – in grado di dare respiro agli affannosi tentativi di manovra.
Il passaggio da due a una punta è giustificato dall’abbondante batteria di trequartisti a disposizione, per dare qualità ad una manovra offensiva che oscilla tra il talento puro e il caos. La dinamicità di Caputo permette a chi gli gioca alle spalle di poter occupare facilmente l’area di rigore, e portare tanti uomini in avanti. Questo però non ha portato beneficio diretto ai numeri offensivi, con la Samp che con Giampaolo ha il peggior valore di Expected Goals (15.24 xG) nella seconda parte di campionato, concretizzati poi in 17 reti.
La possibile formazione
Difesa
A guidare i blucerchiati è sempre Emil Audero, che quest’anno eviterà la spinosa concorrenza di Falcone, passato al Lecce. La retroguardia, come accennavamo, rimane pressoché la stessa. Sulle fase confermatissimi Augello e Bereszynski (i vice sono Murru e Conti), mentre la coppia centrale verosimilmente sarà composta da Colley e Ferrari. Yoshida ha lasciato, ma è rientrato Murillo dal prestito in Spagna e dal Pisa, nell’operazione che ha riportato Torregrossa in Toscana, è arrivato Maxime Leverbe, protagonista lo scorso anno dei gran campionato dei nerazzurri con 37 presenze nella regular season e 4 nei play-off.
Centrocampo
Nel famigerato ruolo di regista potrebbero giocarsela Ronaldo Vieira ma soprattutto Gerard Yepes, talento classe 2002 che sembra aver colpito Giampaolo in questo precampionato. A meno che il mercato non porti qualcun altro a Genova, e ce ne sarebbe bisogno, il giovane spagnolo potrebbe rivelarsi una delle sorprese del campionato. I quattro dietro la prima punta dovrebbero essere così composti: a destra Candreva, in mezzo Rincon per dare equilibrio con Sabiri (che però può essere impiegato anche largo) e a sinistra Damsgaard. Proprio gli ultimi due saranno l’ago della bilancia di questa Samp, che da un lato spera di recuperare il gioiellino danese assente in pratica tutta la scorsa stagione e dall’altro attende la consacrazione di Sabiri, di fatto uno dei migliori da quando è arrivato Giampaolo. Dietro di loro la coperta è estremamente corta: al momento la panchina può contare su Verre, Leris e il giovane Trimboli.
Attacco
L’attacco sarà sostenuto interamente da Ciccio Caputo. L’attaccante ex Sassuolo è stato riscattato questa estate proprio dai neroverdi, in quella che rappresenta una delle pochissime spese dei blucerchiati (3,5 milioni di euro l’uscita). Quagliarella che si avvicina ai quaranta d’età darà comunque il suo contributo dalla panchina e non solo. Resta da capire la situazione Gabbiadini, che con un infortunio importante al crociato da smaltire e una collocazione tattica da definire, rimane ad oggi un rebus. Occhio che in rosa c’è anche Manuel De Luca, attaccante classe ’98 reduce da una ottima stagione a Perugia, conclusa a quota 10 reti in Serie B.
Punti di forza
- Solidità difensiva
- Calci piazzati, pericolosi sia direttamente che indirettamente
- Qualità dietro la punta e nelle ali
- Ricerca continua nell’impostare l’azione
Punti deboli
- Carenza di produzione offensiva
- Perdita del pallone in uscita di manovra e rischio di eccessiva distanza tra i reparti
- Difesa esposta a contropiede
- Rosa corta
Battitori calci piazzati
- Rigori: Candreva/Caputo
- Punizioni: Sabiri/Candreva
- Angoli: Candreva/Sabiri