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Come potrebbe giocare il Monza di Stroppa

Alla scoperta del gioco di Stroppa, capace di vincere con il Monza i playoff di Serie B

Il Monza della coppia Galliani e Berlusconi si sta confermando, come da pronostico, la regina del calciomercato. Ma come scenderà in campo la squadra? L’allenatore potrà contare su nuovi giocatori di assoluto livello, senza abbandonare le idee e i concetti che hanno permesso al Monza di vincere i Playoff di Serie B. Ci proponiamo di realizzare un’attenta analisi dello stile di gioco di Giovanni Stroppa, individuando i principali punti di forza e le relative debolezze.

Il gioco di Giovanni Stroppa

Nelle ultime due esperienze come mister, a Crotone prima e a Monza poi, Stroppa ha fatto affidamento quasi esclusivamente al 3-5-2. Per quanto questo modulo possa essere considerato di stampo difensivo, vista la presenza di un difensore in più a discapito di un attaccante, l’interpretazione moderna lo porta ad essere uno dei sistemi più efficaci nella metà campo offensiva. Inter e Atalanta fanno da esempio, ma anche le stesse Verona e Udinese hanno segnato più di 60 gol nell’ultimo campionato.

Alla luce di ciò, Stroppa deve essere considerato a tutti gli effetti un allenatore dallo spirito offensivo: nelle 38 giornate di Serie B, il Monza è stato il secondo miglior attacco con 60 reti, secondo solo al Benevento. Aggiungendo le 4 gare di playoff, il goleador della squadra è stato Christian Gytkjaer, 14 reti in 1749 minuti, poco meno di uno a partita, seguito dal compagno d’attacco Dany Mota, 12 in 2395 minuti. Certo, non sono cifre da capogiro, ma bisogna sottolineare come l’intera manovra del Monza porti beneficio ad ogni singolo giocatore offensivo. In una Serie B dove si è segnato meno che in altri campionati (2,47 gol a giornata contro i 2,86 della Serie A), il Monza è stata l’unica squadra ad aver portato almeno 3 giocatori oltre i dieci gol. Infatti, a Mota e Gytkjaer, si è aggiunto Mattia Valoti, che Stroppa ha alternato nel ruolo di seconda punta e mezzala.

I punti cardine del suo 3-5-2 consistono in una difesa brava ad impostare, coadiuvata da un play di centrocampo che si abbassa tra i difensori per agevolare l’uscita della palla. Le due mezzali si spendono per cercare l’offensiva migliore: a volte inserendosi alle spalle della difesa, a volte fraseggiando con i compagni per creare gli spazi da attaccare. Fondamentali gli esterni di centrocampo, giocatori spesso dalla grande corsa e abili nell’accompagnare l’azione offensiva, che sia tagliare dentro l’area dall’esterno o proiettarsi in fascia per cercare di mettere qualche cross. Non partecipano più di tanto alla costruzione del gioco, stazionando principalmente sulle linee laterali del campo. In attacco, alle due punte vengono fatte richieste differenti: una di fatto va considerata come una seconda punta, molto mobile, con lo scopo di legare la manovra tra centrocampo e attacco; l’altra si occupa di presenziare maggiormente l’area, simile al classico centravanti.

La possibile formazione del Monza

Difesa

Partendo dalla porta, Cragno sarà il titolo, seppur Di Gregorio abbia disputato un ottimo campionato di Serie B (e per questo è riscattato). Si presume sarà Ranocchia il centrale della difesa, con Marlon o Marrone (fedelissimo di Stroppa) come braccetto di destra e Carboni o Caldirola in quello di sinistra. Una possibilità, già ampiamente brevettata in Serie B, potrebbe essere quella di vedere Carlos Augusto come terzo difensore a sinistra: si tratta di un terzino brasiliano del 1999, con spiccate doti fisiche e tecniche, utilizzato lo scorso anno da Stroppa per spezzare il pressing avversario con le incursioni palla al piede e avviare una veloce azione di contropiede. Questa sarebbe una soluzione chiaramente offensiva, praticabile in Serie B ma audace in Serie A. Più probabile venga utilizzato come esterno sinistro. Il ruolo di esterno destro sarà conteso tra Samuele Birindelli, terzino destro del ’99 acquistato dal Pisa, già autore del primo gol della stagione in amichevole, e Pedro Pereira, titolare in Serie B e altro fedelissimo di Stroppa.

Centrocampo

Centrocampo a tre, dove l’unico sicuro del posto è Matteo Pessina, che a Monza trova l’ambiente ideale per esprimersi. Sarà capitano e svolgerà la mezzala più devota all’attacco. Nella prima amichevole contro il Bellinzona ha occupato il centrodestra, con licenza di attaccare l’area di rigore sui cross degli esterni. Diversamente, l’altro ruolo di mezzala non ha ancora trovato padrone: nell’amichevole, Mattia Valoti ha occupato il centrosinistra, mandando spesso l’esterno sul fondo a crossare e cercando le imbucate per le due punte. Si è mosso quasi fosse un secondo play di centrocampo, in una zona più avanzata, liberandosi dalle marcature per offrire l’appoggio ai compagni e, a volte, scambiandosi di posizione con il vertice basso, occupato da Barberis. Questi due ruoli sarebbero perfetti per Sensi e Ranocchia, arrivato in prestito dalla Juventus dopo il rinnovo con i bianconeri.

Attacco

L’attacco è il reparto ancora da completare. Nel ruolo di seconda punta è arrivato Gianluca Caprari ad innalzare il tasso tecnico. Lo scorso anno, nella posizione che sarà occupata nella Serie A 22-23 dall’ex Verona, si sono alternati Ciurria, Valoti, Dany Mota e Samuele Vignato, tutti reduci da una stagione positiva in Serie B, ma carenti di esperienza in Serie A. Dany Mota sarebbe l’unico in grado di giostrarsi con buoni risultati anche nella posizione di prima punta, motivo per cui, dovrebbe avere discreto spazio in Serie A. Gytkjaer, nonostante i 14 gol dello scorso anno, ha avuto l’exploit decisivo solo durante i playoff, con 5 reti in 4 partite, tuttavia non ha dato la sensazione di poter essere affidabile durante un’intera stagione. Dal mercato dovrebbe arrivare Andrea Petagna, acquisto in linea con il gioco di Stroppa. Capace di sorreggere l’attacco da solo e ottimo nell’entrare nella manovra di squadra, come dimostrato a Napoli e a Ferrara.

Qui un probabile 11 di partenza

Punti di forza:

  • ricerca del gioco, a partire dai tre difensori e dal vertice di centrocampo
  • esterni di centrocampo offensivi, con il compito di fornire assist: Stroppa, nelle 24 panchina in A con il Crotone, aveva utilizzato Arkadiusz Reca e lo stesso Pedro Pereira, per entrambi 3 assist e prestazioni degne di nota.
  • gol dai centrocampisti
  • seconda punta particolarmente coinvolta nel gioco: a Crotone c’era Messias, 6 gol e 2 assist nelle 24 presenze di Stroppa, con una grande mole di tiri e dribbling completati.
  • punta centrale servita da cross e passaggi

Debolezze:

  • esterni alti lasciano molto spazio da attaccare alla spalle, rischiando sui contropiedi avversari
  • difesa poco incline a difendere sugli attaccanti veloci
  • difesa decisamente permeabile: nelle 24 panchine in A a Crotone, 57 gol subiti, più di 2 a partita

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