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Erik Botheim, una scommessa norvegese per la Salernitana

Erik Botheim arriva in Italia, dopo un stagione da assoluto protagonista in patria con il Bodo Glimt. Proviamo a capire che giocatore è

Nel viavai del calciomercato, la Salernitana sta progettando l’attacco della nuova stagione. Dopo gli addii di Bonazzoli e Djuric, la nuova punta dei granata si chiamerà Erik Botheim, norvegese del 2000, arrivato da poco a parametro zero. Un nome sconosciuto ai più, eppure qualcuno potrebbe aver visto uno shooting fotografico in compagnia dell’amico d’infanzia Erling Haaland. Magari c’è anche chi si ricorda della sua doppietta nella rovinosa sconfitta della Roma per 6-1 contro il Bodo Glimt. Non sarà sicuramente forte quanto il connazionale Haaland, ma Erik Botheim ha il potenziale per giocarsi le sue carte in Serie A.

Chi è Erik Botheim?

Cresce e debutta tra i grandi del Rosenborg, una nobile del calcio norvegese. Si scopre essere un attaccante da cifre importanti solo nell’ultimo anno con il Bodo Glimt, dove tra campionato nazionale e Conference League raccimola 36 presenze, tutte da titolare, impreziosite da 19 gol e 7 assist. Certo, si tratta del campionato norvegese ma questi numeri bastano per convincere il Krasnodar a investire 7 milioni e mezzo e portarlo in Russia nel mercato di gennaio. Nemmeno il tempo di iniziare la stagione e, per ovvie ragioni, Botheim decide di rescindere il contratto. Questo è il motivo per cui ora arriva a parametro zero, e di fatto si tratta di una appetitosa occasione di mercato sfruttata dalla Salernitana. Sopra il metro e 85, bravo nei colpi di testa e nel reggere i contrasti. Dentro l’area di rigore si muove bene e con rapidità, ma il fatto di essere quasi esclusivamente destro rischia di limitarne l’imprevedibilità. Dalle statistiche prese da Sofascore sembra cercare spesso la conclusione, 2.4 volte per partita, ma non disdegna neppure l’imbucata per un compagno, come raccontano i 0.9 passaggi chiave P90.

Si tratta di un affare?

Beh, difficile dirlo. Di certo è una scommessa che male non fa. Prendere a zero un ragazzo del 2000 che ha fatto così bene lo scorso anno, non può essere una mossa sbagliata. In più, con il Bodo Glimt ha vinto il campionato, risultando il miglior marcatore di squadra, la stessa che ha raggiunto i quarti di finale di Conference League ( lui è rimasto fino ai gironi, per la parte ad eliminazione diretta si trovava già in Russia).

In una Salernitana che deve ricreare da zero il suo attacco, potrebbe accadere che si cerchi di ripetere una coppia in stile Bonazzoli-Djuric, ossia, accanto ad un gigante invincibile di testa, inserire un attaccante più rapido. Ed ecco che, dopo un annata deludente, a Salerno ritornerà dal prestito il colosso Simy, che due anni fa fece qualcosa di incredibile con il Crotone, 20 gol in 38 presenze di Serie A. Quest’anno ci sono alte possibilità che venga confermato, coadiuvato dalla presenza di Davide Nicola in panchina, suo ex allenatore. Seguendo questa logica, Botheim potrebbe essere il sostituto di Bonazzoli. Non così simili, ma nemmeno così diversi. Entrambi ricercano spesso la conclusione – Bonazzoli è stato quello che ha tirato piu volte nella Salernitana, numeri discreti anche considerando tutti gli attaccanti della Serie A- e hanno le caratteristiche per muoversi vicino ad un altro attaccante. In questo modo Bonazzoli ha firmato il record personale di marcature in un campionato con 10 gol (2 rigori), in 32 presenze totali.

Statisticamente Botheim dispone di più gol nelle gambe, ma bisognerà vedere l’adattamento ad un nuovo calcio e in una realtà come quella di Salerno, un altro mondo rispetto al Bodo Glimt. Presubilmente avrà discreto spazio, dal momento che, ad oggi, nell’attacco granata ci sono solamente lui, Simy e il partente Mikael. Di certo non arriva con il clamore mediatico dei grandi acquisti – ci mancherebbe- ma potremmo trovarci di fronte ad una delle possibili rivelazioni della prossima stagione.

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