La Juve deve continuare a scommettere su Fabio Miretti
Quale ruolo può avere il trascinatore dell’Under 19 Fabio Miretti nella Juventus?
Chiunque abbia visto la partita tra Italia e Slovacchia dell’Europeo Under 19, non può non essersi soffermato sulla prestazione di Fabio Miretti. Il giovane centrocampista della Juventus, con il numero 10 sulle spalle, ha dominato sui pari età slovacchi, mai capaci di arginare le sue giocate. Un confronto probabilmente impari tra Miretti, forte delle esperienze in maglia bianconera, e i calciatori avversari, reduci al più da qualche presenza nel rispettivo campionato nazionale.
Intelligenza, estro e tecnica. In questo ordine. Perché il passaggio no-look con cui ha servito l’assist del 1-0 finale per Ambrosino, attaccante della primavera del Napoli, va prima immaginato e poi realizzato. Poco prima, sempre in coppia con Ambrosino, al termine di uno scambio stretto nei pressi dell’area avversaria, aveva colpito una traversa con un tiro secco da posizione defilata. Una partita del genere lascia ben sperare per il futuro del 2003 bianconero, tanto da porre l’interrogativo: è pronto per replicare le stesse giocate con la maglia della Juventus?
Fabio Miretti, regista o mezzala di inserimento?
Ciò che più è stato criticato nella Juventus dell’anno trascorso è stata la debole proposta di gioco offerta dalla squadra. Di rado si è vista una Juventus dominante, capace di trovare in maniera continua quelle giocate attue a ribaltare l’andamento di una partita. Ad oggi, si ha la sensazione di essere di fronte ad una squadra grigia, che rischia di opacizzarsi ulteriormente con l’uscita di Paulo Dybala. Da questo punto di vista, le acquisizioni di Pogba e Di Maria sono perfettamente sensate: giocatori tecnici dalla grande personalità. D’altronde, quello della personalità, dovrebbe essere un requisito fondamentale dal momento che proprio questa sembra difettare in molti giocatori bianconeri. L’impressione, però, è che Miretti non faccia parte di questo gruppo, nonostante la giovane età.
Nelle quattro partite in cui Miretti ha giocato da titolare in Serie A, tutti hanno potuto notare come tecnica e personalità siano attributi caratterizzanti del suo stile di gioco. Allegri lo ha impiegato da play o da centrale di una mediana a due, ma probabilmente, come visto in U19, il suo ruolo più congeniale sarebbe qualche metro più avanti. Contro la Slovacchia, mister Nunziata lo ha posizionato dietro le due punte, con licenza di svariare nella metà campo offensiva. Miretti è sembrato interpretare in modo naturale questo ruolo, sgusciando dalle marcature avversarie e offrendo pregiati palloni per i propri compagni. In una posizione avanzata, sarebbe maggiormente libero di inserirsi in area di rigore e trovare l’occasione giusta per qualche giocata vincente, che sia un passaggio o un tiro.
Ecco, alla Juventus servono calciatori del genere. Qualcuno in grado di massimizzare le capacità di inserimento dei compagni ma soprattutto sfrontato abbastanza da prendersi quelle responsabilità necessarie per innalzare il livello di gioco. Nella prossima stagione, Paul Pogba sarà l’indicato principale per fare ciò. A lui verranno chiesti i compiti legati alla produzione creativa di squadra, cercando così di sopperire a quella carenza vista quest’anno. Quindi, per quanto sia corretto puntare su Pogba, ci auguriamo, con la stessa audacia con cui è stato schierato titolare nel finale di stagione, che Allegri possa continuare a scommettere ancora su Fabio Miretti. Probabilmente è ancora acerbo per fare il titolare, ma sicuramente già valido come sostituto. Sarebbe una buona cosa vederlo impiegato con continuità nelle rotazioni bianconere, come possibile ricambio di Pogba o come suo compagno a centrocampo, perché, come possiamo avere intuito, Miretti possiede in potenza proprio tutte quelle caratteristiche che occorrono alla Juventus. Intelligenza, estro e tecnica.
A cura di Emanuele Zani