Fiorentina: attaccanti cercasi
La squadra viola ha un netto problema davanti, dove le prime punte non creano e non finalizzano. E anche Callejon non è riuscito ad incidere
Dopo cinque giornate, la Fiorentina ha segnato ben 10 gol in campionato, con una media niente male di 2 gol a partita (la stessa dei gol subiti). Ma ciò che salta all’occhio è che l’80% di questi gol sono stati segnati da centrocampisti e difensori. E gli attaccanti?
Kouamé ha segnato nella sconfitta di San Siro, Vlahovic in quella contro la Samp. Due gol inutili ai fini della classifica. Cutrone, invece, è ancora a secco con soli 83’ giocati, così come Frank Ribery che ha visto il campo per poco più della metà (55%) di queste prime cinque giornate di Serie A.
Perché gli attaccanti non segnano?
Ciò che impressiona è che, rispetto ai gol segnati, sono molte di più le big chance fallite: in generale ben 6 (4 Kouamé e 2 Vlahovic). Insomma, lo schema di Iachini sembra chiaro: Ribery crea e inventa, gli altri finalizzano (o almeno dovrebbero). Ma Ribery non ha giocato sempre e senza di lui in campo, gli attaccanti viola si sono procurati una sola chance. Indovinate un po’? Fallita. Anche l’ex Bayern Monaco, inoltre, sembra sottotono: finora ha creato “soltanto” 3 big chance, esattamente al pari di Bonaventura e Biraghi (fresco di rinnovo fino al 2024).
Tanti soldi per pochi gol
La spesa totale di Commisso per i cartellini (tra titoli gratuiti, prestiti onerosi e acquisti) dei suoi attaccanti è stata di 31,45 mln di euro, mentre lo stipendio complessivo annuale ammonta a 10,1 mln di € (il più pagato è Ribery con 4): numeri che fanno intendere, insieme ai curricula dei calciatori in questione, il perché i due gol in campionato messi a segno finora siano al di sotto di ogni aspettativa. È proprio per questo che l’ombra di Sarri si è fatta sempre più ingombrante sulla panchina viola, almeno fino alla recente vittoria sull’Udinese.
Tre punti che sono arrivati, per fortuna di Iachini, interamente dal centrocampo, reparto che per ora ha (relativamente) mascherato l’inadeguatezza della zona offensiva: Amrabat contro i bianconeri di Gotti si è preso la mediana con 6/6 dribbling riusciti, mentre Castrovilli è stato decisivo recitando un ruolo da protagonista in ognuna delle tre reti viola (due gol ed un assist). E anche i difensori, con un totale di tre gol segnati in cinque giornate, hanno messo la firma su qualche punticino.
E Callejon?
L’ex Napoli José Callejon è rimasto fuori dal nostro elenco perché è sbarcato a Firenze soltanto (il 5 ottobre) a fine mercato e deve ancora inserirsi nei meccanismi viola. Anche se il match giocato da seconda punta contro l’Udinese è stato tutt’altro che incoraggiante: in 66 minuti 15 tocchi, 9 passaggi totali, 2 tiri (fuori dallo specchio), 1 solo tocco in area avversaria, 0 dribbling riusciti. Un altro calciatore rispetto alla freccia che era al San Paolo sull’out di destra.
L’attacco viola, in definitiva, non ingrana. Inchini però può essere soddisfatto a metà: il suo 3-5-2 funziona benissimo dalla cintola in giù, ma sembra poco adatto sia a calciatori come Ribery e Callejon (molto più a loro agio sugli esterni) sia alle prime punte della rosa, che sembrano ancora vagare nel deserto alla ricerca della loro identità.