Perché Mourinho ha voluto Matic alla Roma
La Roma ha chiuso per Matić, in arrivo a parametro zero dal Manchester United.
La Roma si è assicurata Nemanja Matić. Con la firma imminente (contratto annuale da 3,5 milioni e opzione per il secondo), l’approdo a Trigoria del centrocampista serbo è una questione di ore. L’ormai ex Manchester United si aggiunge alla lista di giocatori che hanno salutato Old Trafford negli ultimi giorni e si appresta a rinforzare un reparto così delicato come il centrocampo dei giallorossi.
La stima di Mourinho è solo uno dei motivi dell’acquisto
La sinergia tra José Mourinho e Tiago Pinto ha portato ad un’altra idea di mercato: stavolta, però, non si tratta di un giovane talento, bensì di un elemento di sostanza ed d’esperienza. Matić non ha certo bisogno di presentazioni, ma è comunque doveroso inquadrarlo sotto ogni aspetto.
Innanzitutto, il ruolo: gioca da mediano ed è quindi un colpo atto a portare equilibrio in una zona nevralgica del campo e dove la Roma fatica, ad oggi, a trovare stabilità. I freschi vincitori della Conference League hanno passato l’intera stagione senza un vero e proprio vertice basso, fatta eccezione per il polivalente Oliveira, e necessitano dunque di dare continuità al progetto anche con un metronomo davanti alla difesa.
Poi, la stima che José Mourinho nutre nei confronti del centrocampista serbo è immensa: dopo averlo allenato al Chelsea – è stato uno degli elementi chiave in ottica vittoria della Premier League 2014/15 – lo ha chiamato al Manchester United, squadra in cui il giocatore scuola Stella Rossa ha militato nelle ultime cinque stagioni. Il rapporto tra i due è ottimo e certamente ha influito sulla decisione finale di Matić, soprattutto tenendo conto del fatto che è il centrocampista con più presenze in Premier League sotto la guida dello Special One e il secondo per presenze totali nei top 5 campionati europei (sempre allenato da Mourinho).
Veniamo, infine, alle statistiche. Nell’ultima, disastrosa stagione del Manchester United l’ex Benfica ha collezionato 23 presenze in campionato (16 da titolare) e 4 assist, per un totale di 1382 minuti. I tifosi più nostalgici ricorderanno bene le conclusioni da fuori area ai tempi del Chelsea, aspetto che Matić ha deciso di sacrificare (solo 6 tiri tentati nel 2022/23, di cui uno in porta) a favore di un gioco più votato al contenimento difensivo (8.08 palloni rubati P90) e ai passaggi (87.1% quelli riusciti nell’arco dell’intera stagione).
La situazione centrocampisti in casa Roma
Come sopracitato, il ruolo di Nemanja Matić sarà quello del classico mediano davanti alla difesa. Lo Special One è riuscito a prendere due piccioni con una fava: un unico giocatore che riesca a soddisfare le esigenze di posizione in campo e di buoni rapporti con lo stesso Mou. Il tutto a parametro zero: l’unico costo è rappresentato, ovviamente, dall’ingaggio.
Con Mkhitaryan in uscita – destinazione Inter – e le incertezze sul riscatto di Oliveira, il centrocampo della Roma è ancora una volta un cantiere in costruzione. Matić non è e non deve essere l’unico colpo di reparto per questa finestra di mercato, visto anche l’impiego non continuativo di Veretout, vicino anche lui a lasciare la Capitale. Qualche settimana fa abbiamo provato ad ipotizzare un futuro da centrocampista per Zalewski, ma sono solo congetture ed è chiaro che nel corso della prossima stagione si vedranno molte novità nell’undici giallorosso, con il serbo pronto a mettersi in gioco in questa nuova realtà.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’età: l’ex Chelsea compirà 34 anni in estate ed è difficile immaginarlo titolare per tutto il 2022/23, a maggior ragione con il fatto che la Roma si giocherà tre competizioni. I ritmi della Serie A sono certamente meno intensi rispetto al gioco fisico e veloce della Premier League: al netto di un adattamento veloce al nostro campionato, un giocatore come Matić ha la possibilità di vivere una seconda giovinezza regalando grandi prestazioni (come accadde per Pirlo alla Juventus).