Marcos Antonio, un play di qualità e pensiero per la Lazio di Sarri

Prima dello stop a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, Marcos Antonio aveva collezionato 28 presenze complessive, di cui 15 da titolare, condite da 2 gol e 1 assist. Classe 2000, brasiliano di Pocoes, è stato impiegato da De Zerbi prevalentemente da mediano, meno da trequartista, nel 4231, ma anche da mezzala nel 4141.

Fisicamente minuto, non arriva al metro e settanta, ricordando Maxime Lopez per struttura e movenze in campo. Destro, tecnica superiore alla media, è un centrocampista che ama gestire il pallone anche nelle situazioni più complicate. Nella propria metà campo sa alternare corto e lungo, non disdegnando l’uscita in conduzione. Nella metà campo avversaria è un giocatore verticale, assumendosi la responsabilità della rifinitura. Pur preferendo l’assistenza alla conclusione, accompagna con costanza l’azione offensiva a ridosso e all’interno dell’area avversaria grazie alle sue buone capacità aerobiche. Difensivamente è un giocatore da scoprire, da mettere alla prova in un contesto più probante come quello della Serie A. L’impressione è comunque di un giocatore che con applicazione e “garra” riesce a nascondere le proprie lacune fisiche.

Potenzialmente un giocatore ideale per il 433 di Sarri. Un play di qualità e pensiero, capace di coprire sia la posizione di mediano che di mezzala, anche se è nella seconda che pare esprimersi al meglio. Un centrocampista dinamico e applicato, in grado di inserirsi nei principi e nei tempi di gioco del tecnico toscano. Il salto dal campionato ucraino è importante e la pazienza è imprescindibile quando si parla di allenatori come Sarri, ma le premesse per ritrovarsi una piacevole sorpresa ci sono tutte.