Come è andata la prima stagione in A di Nico Gonzalez?
Un bilancio della stagione di Nicolas Gonzalez, al primo anno in Italia. Tra i punti fissi di questa Fiorentina, il suo modo di cambiare è dovuto cambiare senza Vlahovic
Con il rigore trasformato contro la Roma, diventano 5 i goal in campionato di Nicolas Gonzalez alla sua prima stagione in Italia.
Nel massiccio turnover che Italiano ha proposto quasi ad ogni partita, l’ex Stoccarda è rimasto uno dei punti fermi del tridente viola, vista la sua capacità di giocare a destra, come avvenuto prevalentemente in questa stagione, ma anche a sinistra, dove ha giocato e segnato proprio nel posticipo di questa giornata. Vi proponiamo un bilancio della sua stagione.
I numeri stagionali di Nico Gonzalez
Le presenze dal primo minuto sono diventate 24, di cui 7 consecutive proprio nell’ultimo periodo. Al suo primo anno in A, Nico ha collezionato 2178 minuti, quarto per minutaggio tra i Viola dietro a Biraghi, Milenkovic e Terracciano. Un inserimento rapido, agevolato dai due anni in Germania con la maglia dello Stoccarda, di cui uno nella serie cadetta, che gli hanno permesso di arrivare in Italia avendo già saggiato il calcio europeo.
Sei gli assist stagionali e cinque i goal in campionato, di cui 4 con il piede preferito, il sinistro e solo uno di testa, tra le principali specialità della casa. Sì perché, nonostante abbia trovato la rete di testa solo una volta contro l’Empoli, il nazionale argentino è in top15 in A per tentativi di testa, con più di un quarto delle conclusioni (17) proprio con la parte superiore del corpo. Attualmente nella Fiorentina è per distacco anche il giocatore che tira più volte (55) in generale.
Altra specialità targata Nicolas Gonzalez è il dribbling. Con 111 dribbling tentati (4.59 ogni 90 minuti) è quinto in A in questa speciale classifica, ma ne completa meno del 50%. Connesso a questa statistica, se vogliamo, il numero esagerato di falli subiti dal numero 22 dei gigliati, al primo posto assoluto in Serie A (91).
Come è cambiato il suo gioco con e senza Vlahovic
Analizzare il rendimento di Nico con e senza Dusan Vlahovic come compagno di squadra è determinante nell’avere una perfetta panoramica della stagione che si sta per concludere. La presenza dell’ex centravanti viola è stata così dominante nella prima parte di campionato, da non poter essere trascurata: facilitatore di gioco in primis, ma anche accentratore totale della manovra, non sorprende quindi vedere che le stats di Nico Gonzalez sono migliorate da quando Vlahovic è andato alla Juventus.
A partire dalla giornata numero 23, ossia da quando Vlahovic ha lasciato Firenze, l’ala argentina tenta più volte la conclusione (3 P90 tiri contro 2.41 P90), completa più dribbling (2.38 P90 contro 2.17 P90) ed effettua più passaggi chiave (1.68 P90 contro 1.32 P90).
Perso il nazionale serbo, il quale catalizzava la quasi totalità delle sortite offensive, Nico Gonzalez si è caricato maggiormente il peso dell’attacco di Italiano, diventando ancor più centrale nella manovra offensiva, nonché leader emotivo della squadra guidata da Vincenzo Italiano.
Cosa aspettarsi da Nico Gonzalez nel futuro
Una stagione quindi complessivamente positiva, nonostante qualche segnale di rilassamento eccessivo che ha caratterizzato la parte centrale del campionato. Manca forse un pizzico di continuità a livello di prestazione: tante volte abbiamo visto la sua luce accendersi, altrettante spegnersi. Sarà forse per l’età ancora giovane (classe 1998) o uno stile di gioco particolarmente dispendioso, ma Gonzalez dovrà migliorare proprio sotto l’aspetto dell’intensità di gioco.
Rimangono comunque le solide basi per il futuro, anche perché in questi nove mesi nei quali lo abbiamo visto all’opera, Nico ci ha dato l’idea di un giocatore in grado di avere tutte le carte in regola per essere il leader di questa squadra. Ma prima, c’è un Europa da conquistare, la cui qualificazione potrà essere determinante per il futuro dei toscani e, chissà, anche di Nico Gonzalez.