Palla a Locatelli

Il regista del Sassuolo è il miglior palleggiatore di questo avvio di Serie A: ecco perché De Zerbi, nonostante l’erroraccio contro il Bologna, non rinuncerà mai a uno come lui

Non è un caso se, dopo quattro giornate, il Sassuolo è secondo in classifica: i 10 punti raccolti finora (3V 1N 0S) sono il frutto non tanto dei pochi gol subiti (6, quarta miglior difesa) quanto soprattutto delle 13 reti messe a segno (secondo miglior attacco del torneo, dietro all’Atalanta con un gol in più).

Prima dei poker rifilati a Bologna, Crotone e Spezia, c’è stato l’1-1 dell’esordio contro il Cagliari: un risultato bugiardo se si considera che in quell’occasione i neroverdi hanno calciato verso la porta di Cragno ben 21 volte. In poche parole, la squadra di De Zerbi gioca un calcio fluido, la palla gira con i tempi e negli spazi giusti ed il motore carbura. E il motore di questo Sassuolo ha un nome ed un cognome, anche se a volte può capitare che si inceppi.

Squadra del Sassuolo

Domenica, stadio Dall’Ara di Bologna, ore 13.50, minuto 60 di Bologna-Sassuolo: Manuel Locatelli va a prendere palla a ridosso della sua area di rigore circondato da Soriano, Barrow e Shouten. Con 8 tocchi di palla, si libera della pressione di tre avversari prima di sbagliare l’ultimo passaggio e mandare in porta Orsolini per il 3-1 rossoblù. A fine gara (3-4) De Zerbi non lo rimprovera, anzi lo elogia per il coraggio e la personalità dimostrati nell’occasione.

Questa è l’istantanea perfetta del centrocampista azzurro classe ‘98, faro e calamita del suo Sassuolo: non solo illumina il gioco dettandone i tempi e impostando la manovra, ma è anche capace di attirare la pressione degli avversari liberando spazi preziosi per i compagni.

Non è un caso se, dopo quattro giornate (con un totale di 96.40 punti Kickest), Manuel Locatelli non ha saltato neanche un minuto ed ha portato a termine ben 294 passaggi su 338 tentati. Nessuno, in Serie A, ha toccato la palla più volte del 73 neroverde. E chi tocca una miriade di palloni, è fisiologico che qualcuno prima o poi lo sbagli.

Locatelli, Sassuolo

Ma Locatelli non è soltanto sinonimo di quantità: 160 dei suddetti 294 passaggi sono stati effettuati nella metà campo offensiva, 6 dei quali sono stati Passaggi Chiave con 2 Big Chance create, supportate dai 5/6 dribbling riusciti. Locatelli in mezzo al campo fa tanto e lo fa anche bene: per il Sassuolo, in fase di impostazione, risulta praticamente insostituibile. Senza dimenticare il gol realizzato contro lo Spezia: uno dei 2 tiri nello specchio sui 9 tentati. Se c’è un aspetto su cui Manuel potrebbe migliorare, probabilmente, sono proprio i tiri da fuori.

Nessun appunto invece per quanto riguarda la fase di non possesso, dove il centrocampista sta migliorando molto: sono 29 i palloni recuperati finora, 6 quelli intercettati, 27 i contrasti vinti contro i 23 persi, 4 i duelli aerei vinti contro i 5 persi, 11 i tackle riusciti. Una difesa più di posizione che di fisicità. Anche perché i principali delegati di De Zerbi per il recupero del pallone sono, a turno, i più muscolosi Obiang o Bourabia. A turno, perché l’unico imprescindibile nella linea mediana del 4-2-3-1 di De Zerbi è proprio il play a tutto campo Manuel Locatelli. E pazienza se ogni tanto capita che il motore si inceppi: il gioco vale assolutamente la candela. Per credere, vedere la classifica.

Andrea Pietrzela

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