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Quante analogie tra questa Salernitana e il Crotone 2016/17

Davide Nicola viene nuovamente chiamato all’impresa, lottando per la salvezza della Salernitana. Vediamo le analogie tra la sua attuale squadra e il Crotone del 2016/17

E’ bastata poco più di una settimana per riaprire ogni discorso legato alla lotta per non retrocedere: al termine della 32° giornata, la Salernitana si trovava all’ultimo posto della Serie A, distante 9 punti dalla zona salvezza. Eppure, in seguito ai recenti risultati, la squadra campana si è riportata a soli 3 punti dall’obiettivo, ottenendo anche il riconoscimento di aver conquistato 3 vittorie consecutive nel massimo campionato italiano per la prima volta nella storia del club. Va ricordato come la Salernitana debba ancora recuperare la sfida in casa contro il Venezia, valida per la 20° giornata di Serie A. Sarà questa una possibilità in più per agguantare il quartultimo posto, detenuto dal Cagliari.

Ad oggi, il percorso intrapreso dalla Salernitana potrebbe richiamare quello avuto dal Crotone nella stagione 2016/17, capace di salvarsi all’ultima giornata di campionato. Ci siamo proposti di cercare delle analogie tra le due squadre, confrontando lo stato di forma e rintracciando quei giocatori della Salernitana che potrebbero prendersi la scena per tentare di replicare le gesta dei calciatori di quel Crotone.

Le analogie tra Salernitana e Crotone

L’analogia più lampante riguarda la guida tecnica. Davide Nicola, attualmente sulla panchina della Salernitana, è stato l’allenatore e sicuramente uno dei principali artefici dell’impresa sportiva di Crotone. In quell’annata la sua squadra si è ritrovata nelle ultime 3 posizioni per 37 giornate su 38, salvandosi unicamente nell’ultima giornata di Serie A, grazie alla vittoria per 3-1 sulla Lazio. Lo stesso discorso vale anche per la Salernitana di quest’anno: dall’inizio del campionato non è mai stata in grado di risalire dalle ultime 3 posizioni della classifica, l’unica in Serie A a non esserci ancora riuscita.

Un ulteriore termine di paragone riguarda il bilancio delle due squadre al termine della 34° giornata: entrambe ferme a quota 25 punti, maturati esattamente da 6 vittorie e 7 pareggi a testa. Allora il Crotone si trovava a – 4 dalla zona salvezza, mentre ora la Salernitana è distante 3 punti.

Il campionato del Crotone terminò con 34 punti in 38 giornate, di cui 9 conquistati nelle ultime 4 giornate. Solo Napoli e Roma furono in grado di fare meglio in quello stesso periodo e se si considerassero unicamente le ultime 10 giornate di Serie A di quell’anno, il Crotone sarebbe stato quarto a parimerito con l’Atalanta (20 punti in 10 partite). In tutto l’arco di quella miracolosa stagione, Nicola mantenne una media di circa 0.9 punti a partita; tuttavia, da quando è alla guida della Salernitana, ha guadagnato 12 punti in 10 incontri, aggiudicandosi una media punti addirittura superiore.

Su quali giocatori puntare per le prossime giornate?

La principale coppia offensiva della Salernitana è rappresentata dal duo Djuric-Bonazzoli, che per certi versi potrebbe ricordare l’attacco della salvezza del Crotone, Trotta-Falcinelli. Furono 16 i gol totali messi a segno da quest’ultimi, di cui 13 realizzati esclusivamente da Falcinelli.

Il paragone tra Bonazzoli e Falcinelli non appare così lontano: entrambi mancini, con un passato nelle giovanili dell’Inter e rispettivi goleador della squadra. Contro la Fiorentina, Federico Bonazzoli ha siglato l’ottavo centro del suo campionato, ottenendo così il primato personale di marcature stagionali in campionato. L’importanza dei gol di Bonazzoli è evidente: dalle sue reti sono arrivate 2 vittorie e 3 pareggi per la Salernitana, garantendo il 36% dei punti totali. Oltre a ciò, si tratta dell’uomo più pericoloso della squadra essendo il primo calciatore granata per tiri in porta e nello specchio.

Milan Djuric differisce in misura maggiore da Marcello Trotta. Sempre contro la Fiorentina, l’attaccante bosniaco ha realizzato il suo quarto gol di testa su 5 totali, confermando di essere ampiamente il miglior colpitore di testa del torneo (ecco, i 199 centimetri di altezza di certo lo aiutano). Come Trotta però, Djuric risulta prezioso nella fase di rifinitura: Trotta concluse il campionato con 5 assist, il migliore del Crotone. Djuric ora è solo a quota 2, ma si attesta come il secondo calciatore della Salernitana per passaggi chiave e Big Chance Create, dietro al solo Ribery.

Attualmente Nicola può contare su un organico migliore di quello che ha avuto a disposizione a Crotone: se Bonazzoli e Djuric possono provare a ricalcare le azioni di Falcinelli e Trotta, giocatori del calibro di Ribery, Fazio e Verdi erano assenti a Crotone. Nonostante l’età e il conseguente calo di prestazioni, calciatori del genere rappresentano un lusso non da poco per una squadra che lotta per non retrocedere.

Dal mercato invernale sono arrivate diverse pedine utili al fine di rilanciare la squadra, e tra tutte sta spiccando quella di Ederson. Si tratta di un centrocampista classe 1999, pescato in Brasile grazie ad un’intuizione di Walter Sabatini. Nelle undici presenze in campo, condite dalla bellissima rete contro la Sampdoria e l’assist per Simone Verdi al 93esimo contro l’Udinese, si sono intraviste buone qualità palla al piede ma anche un ottima solidità difensiva, tanto da venire considerato perno fondamentale nel centrocampo salernitano.

Nicola si ritrova così con 5 partite ancora da disputare e 3 punti di distacco dalla zona salvezza. La situazione potrebbe apparire addirittura meno complicata rispetto a quella che si trovava ad affrontare a Crotone a questo punto della stagione. La piazza di Salerno sembra tutt’uno con la squadra, e sarà la spinta ulteriore per cercare una nuova impresa sportiva.

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