L’Inter può aiutare Dybala e Dybala può aiutare l’Inter
Il mancato rinnovo di Paulo Dybala con la Juventus è già la bomba del prossimo mercato. L’Inter può essere la squadra giusta per la Joya?
“Con l’ingresso di Vlahovic, Paulo Dybala non era più al centro del progetto e abbiamo preso questa decisione“. Con queste parole Maurizio Arrivabene ha sancito ufficialmente la chiusura di una storia d’amore lunga sette anni (qui tutti i numeri dell’argentino alla Juventus). Alla porta ci sono già numerosi estimatori: si parla di Atletico, Barcellona, Tottenham e City. Ancora voci più che altro. Ma quelle più credibili portano all’Inter e a Marotta, che in tempi già sospetti, alla domanda sul rinnovo della Joya, si esprimeva così “Abbiamo il dovere di valutare tutte le opportunità che il mercato ci offre“.
Giocatore giusto al posto giusto?
L’Inter, nell’ultimo mese e mezzo horribilis che ha vissuto, ha evidenziato essenzialmente tre aspetti su cui lavorare nel prossimo mercato. Non può prescindere dal gioco per arrivare al risultato, ha bisogno di finalizzatori dotati di continuità, nonché di dribblatori efficaci. Paulo Dybala, in questo contesto, può essere una soluzione congeniale.
Stiamo parlando di un giocatore superiore sul piano dell’associazione, della visione di gioco e della fantasia. Un 10 che, in quanto tale, ama catalizzare su di sé tutte le manovre offensive della propria squadra, ma che allo stesso tempo è un ottimo finalizzatore. Un’annata a prima vista discreta, sicuramente non eccellente, a causa di infortuni, incompatibilità tecniche e forse anche richieste confuse, non deve trarre in inganno. Quest’anno Dybala risulta essere il quarto giocatore per Big Chance Create (qui il dato), per tiri in porta P90 (1,79) e registra più dribbling riusciti P90 (2,15) di tutti i giocatori dell’Inter. Insomma, se per i nerazzurri non è un Mister Wolf, poco ci manca.
Dybala è uno di quei giocatori che ha bisogno di sentirsi importante, coccolato, fondamentale per dare il meglio di sé. Un privilegio che nelle ultime stagioni per forza di cose non è stato possibile garantirgli. Anche gli infortuni, se vogliamo, possono essere conseguenza di uno stato d’animo non così rilassato, anche perché in queste sette stagioni sono stati tanti, come elencati in questo nostro pezzo. Ecco allora che Milano può rappresentare un’isola felice dove esprimere finalmente appieno e con continuità il proprio talento. In Inzaghi troverebbe un allenatore con priorità diverse, più confidente che sergente, capace di far convivere più giocatori di qualità come abbiamo visto ai tempi della Lazio. Inoltre, troverebbe una rosa decisamente più adatta alle sue caratteristiche e compagni con cui parlare la stessa lingua e giocare allo stesso “ritmo tecnico”.
Chi attorno?
Ovviamente la presenza eventuale di Dybala nella rosa dell’Inter del prossimo anno, può, anzi deve, determinare degli interventi all’interno del reparto offensivo, ma non solo. Innanzitutto dal punto di vista tecnico, allo stato attuale, si avrebbe una sorta di sovrapposizione tra la Joya, Dzeko e Sanchez. Tre giocatori che amano cucire il gioco e calamitare il pallone lavorando tra le linee. Una partenza di Dzeko appare difficile, se non poco auspicabile, tuttavia un’eventuale convivenza tra il bosniaco e Dybala non sarebbe insormontabile, considerata l’età del primo e l’integrità fisica non ineccepibile del secondo.
In secondo luogo, risulterebbe necessario integrare la rosa nerazzurra e l’undici titolare con giocatori dalle spiccate doti d’inserimento e capacità di finalizzazione. Ecco che allora il focus in sede di mercato dovrebbe spostarsi su mezzali e punte con queste determinate caratteristiche. Il sogno proibito, ma non irraggiungibile per i trascorsi con Inzaghi, ovviamente è Sergej Milinkovic-Savic che con Sarri pare avere raggiunto la maturazione calcistica. Antonin Barak può rappresentare un’alternativa low cost ma efficace, come dimostrano i momentanei 13 gol, senza rigori, negli ultimi due anni. Ma anche Davide Frattesi può essere un ottimo colpo, non solo in prospettiva, portando quella verticalità e quella corsa palla al piede di cui l’Inter, Barella escluso, è orfana.
Per il reparto d’attacco la scelta dovrebbe ricadere su un finalizzatore concreto, continuo, per compensare gli storici alti e bassi della coppia titolare attuale. Molti indizi, anche per questioni di rinnovamento, portano a Gianluca Scamacca. Le sue caratteristiche fisiche, associate alla sua predisposizione al tiro e alla capacità di giocare tra i centrali avversari potrebbero conciliarsi alla perfezione con le doti di rifinitura di Dybala.
Dybala al centro del villaggio
L’ingaggio di Dybala potrebbe fare il salto di qualità ad una squadra già con un’identità di gioco e ben precisa, aggiungendo, come già detto, maggior qualità nella finalizzazione, nel dribbling e anche nella conclusione. Questo nonostante l’ultimo biennio decisamente opaco, segnato dai già citati numerosi infortuni, la vera e unica incognita di questo giocatore.
Chiaramente, il suo arrivo comporterebbe degli interventi mirati in modo da costruire vicino ed intorno a lui una rosa più completa e funzionale. Questo significherebbe, probabilmente, almeno un sacrificio importante: quale e a che prezzo sarà compito di Beppe Marotta.
A cura di Marco Piccolroaz