Cotte Vol. B – Marco Carnesecchi
Il protagonista del terzo episodio di ‘Cotte’, la serie dedicata ai talenti U25 della Serie B, ha come protagonista Marco Carnesecchi, portiere della Cremonese
Cotte è un format che nasce per caso nell’aprile del 2020 sulla nostra pagina Instagram. Una foto di Nahuel Molina, pubblicata dopo una sconfitta dell’Udinese a Cagliari, e quel “ci siamo innamorati di” in descrizione. Due tonnellate e mezzo di like per un giocatore all’epoca ancora poco noto e l’idea di trasformare quel post in una serie. Con Francesco F. Pagani aka @sciabolataFFP abbiamo deciso di rinverdire il format per parlare di Serie B, o meglio dei giovani calciatori che si stanno facendo le ossa nel campionato cadetto e presto ci auguriamo di ritrovare in Serie A. Un episodio, un calciatore. Sempre di giovedì.
Ruolo: Portiere
Squadra: Cremonese (in prestito dall’Atalanta)
Anno di nascita: 2000
Piede: Destro
I regolamenti FIFA prevedono che i giovani calciatori non possano passare a società fuori di una regione diversa da quella di residenza prima dei 14 anni (salvo casi eccezionali). Così è normalissimo, quando si va a vedere una partita di under 14, vedere schiere di osservatori delle società professionistiche più disparate, a caccia del talento del futuro da crescere in casa e lanciare in prima squadra dopo il dovuto percorso. Così se si segue il “mercato” dei giovanissimi calciatori capita spesso di vedere questo o quel club andare a pescare la giovane pepita anche a centinaia di chilometri di distanza dalla propria sede, pur di riuscire a mettere le mani su quelli che sono considerati i migliori talenti italiani del momento.
Una cosa simile è capitata anche a Marco Carnesecchi, che quando venne prelevato dall’Atalanta di anni ne aveva già 17 ed era considerato – ricordo nitidamente il momento in cui lessi di lui e del suo passaggio alla Dea – come uno dei migliori portieri classe 2000 del Belpaese. Il migliore in assoluto, in quel momento, era un altro ragazzo che oggi milita in Serie B, più precisamente nel Lecce: quell’Alessandro Plizzari che, cresciuto nel Milan, per qualcuno sembrava essere destinato a non far rimpiangere l’eventuale futuro addio di Donnarumma.
All’epoca Plizzari era già sulla bocca di tutti, tanto da giocare sotto età nelle varie rappresentative nazionali giovanili, mentre Carnesecchi era “solo” un ragazzino di belle speranze che lasciava Cesena per Bergamo, a caccia del suo sogno. Qualche anno più tardi la situazione si è invertita: Carnesecchi ha scavalcato ormai da tempo e saldamente Plizzari in Azzurro, è oggi titolare di una squadra – la Cremonese – che si sta giocando la vittoria del campionato di Serie B ed è sul taccuino di molti osservatori di Serie A e non solo, che stanno studiando le sue qualità ed i suoi progressi per capire se sia il caso di investirci forte in estate. L’esatto contrario di Plizzari, che non si è saputo imporre e quest’anno, con l’addio estivo di Donnarumma, si è trovato a fare il terzo portiere a Milano per sei mesi…
Che portiere è Marco Carnesecchi
Nato attaccante nel Bellariva di Rimini, diventa portiere quando il titolare si assenta e serve un sostituto di fortuna. Una coincidenza che gli cambierà la vita. Inizialmente penalizzato da uno sviluppo tardivo (sicuramente una delle motivazioni per cui sia arrivato in un settore giovanile “top” solo a 17 anni), è poi maturato mettendo su un fisico longilineo, arrivando a toccare i circa 193 centimetri, un’altezza di tutto rispetto per un portieri moderno.
La sua caratteristica peculiare è probabilmente la grande reattività di cui è dotato, qualità che gli permette di difendere i pali in maniera efficace anche grazie ad una buona tecnica di base, che si palesa anche nel suo gioco palla al piede, fondamentale in cui comunque deve ancora lavorare se vuole diventare tra i migliori al mondo. Discretamente esplosivo, ben impostato sia in presa che soprattutto sulle respinte, Marco ha buona lettura degli spazi e delle situazioni di gioco, cosa che lo aiuta nell’effettuare uscite alte.
Portiere asciutto ed agile, non manca di coraggio, una caratteristica molto importante in un portiere, e difficile da acquisire: è una peculiarità innata, o l’hai o non l’hai. 24 partite giocate in questo campionato, ha compiuto 68 parate (dato FotMob) e chiuso 7 gare (il 29% del totale) senza subire gol. Inoltre ha parato un rigore e commesso un errore che ha portato ad una marcatura avversaria.
Che giocatore può diventare Marco Carnesecchi
Portiere che varrebbe già oggi una porta di Serie A, non sembra poter arrivare alla stessa “altezza” di Gigio Donnarumma, avendo quindi davanti a sé un probabile futuro da vice in Nazionale maggiore. Intanto però si gode la sua scalata alle gerarchie nelle nazionali giovanili, dove come detto è riuscito a rimontare e sorpassare un ragazzo che qualche anno fa sembrava un predestinato. Probabilmente a casa Carnesecchi staranno sperando che Marco faccia la stessa cosa anche con un altro portiere di talento sfornato da Casa Milan…
di Francesco F. Pagani (@sciabolataFFP)