L’Inter ha il fiato corto: mancano alternative di livello, soprattutto a centrocampo
Gli 11 titolari tra i nerazzurri hanno giocato poco meno dell’80% del minutaggio complessivo stagionale.
A tre quarti del campionato, è lecito aspettarsi che anche la fatica cominci a giocare un ruolo importante nelle sorti delle squadre. Se a questo ci aggiungiamo il fitto calendario delle ultime settimane, condito da competizioni europee e Coppa Italia, gli impegni diventano sempre più condensati e quindi appare fondamentale dosare al meglio le forze.
Chi ne sta risentendo ultimamente è l’Inter, reduce da 1 sola vittoria nelle ultime 5 di campionato, e complessivamente 9 punti nel 2022. Andando ad analizzare il minutaggio della squadra di Simone Inzaghi, quello che emerge è che i titolari dell’Inter hanno giocato il 78% dei minuti totali “a disposizione” in Serie A, mettendo sulle gambe complessivamente oltre 20 mila minuti. Tra le Big in Italia solo la Roma ha percentuali maggiori, ma a differenza dei nerazzurri, è uscita dalla Coppa Italia e ha saltato un turno di coppe europee.
Chi sono i più spremuti nell’Inter
I primi 11 giocatori per minutaggio nelle fila nerazzurre corrispondono all’undici titolare dell’ultimo periodo. Sono in tre sopra i 2000 minuti (Handanovic, Brozovic, e Skriniar), ma ciò che sorprende è come solo 12 giocatori (i titolari + Darmian) abbiano collezionato almeno 10 presenze da titolari in campionato. Pensate che in A solo il Genoa porta meno giocatori (11) in doppia cifra per presenze dal primo minuto, e la cosa ha a che fare col mercato di gennaio che ha rivoluzionato i rossoblù.
L’Inter finora ha disputato 37 partite considerando tutte le competizioni. Anche estendendo la nostra analisi al di fuori del campionato italiano, i risultati non cambiano: la media dei titolari è di 2613 minuti contro una esigua media di 650 minuti di una possibile formazione B.
Inter – L’Undici Tipo per Minuti Giocati
- S. Handanovic (2340′)
- M. Brozovic (2100′)
- M. Skriniar (2070′)
- N. Barella (1967′)
- I. Perisic (1955′)
- S. de Vrij (1774′)
- A. Bastoni (1755′)
- E. Dzeko (1744′)
- H. Calhanoglu (1624′)
- Lautaro Martinez (1489′)
- D. Dumfries (1255′)
Le soluzioni dalla panchina
Nonostante i numeri strizzino l’occhio ai nerazzurri, che si possono vantare di avere la panchina più prolifica di quest’anno, Inzaghi sta variando poco il suo undici titolare. Le ragioni sono due: la scarsità di alternative di livello, soprattutto a centrocampo, dove l’Inter paga una disomogeneità di fondo tra le caratteristiche dei titolari e delle riserve, e l’assenza di infortuni tra i Big, che ha permesso a Inzaghi di schierare sempre il suo undici tipo.
A tutti gli effetti il dodicesimo uomo è Darmian. Il laterale ex Manchester United, spesso al centro del ballottaggio con Dumfries, è l’unica ‘riserva’ ad aver più di 1000 minuti all’attivo, seguito da Dimarco (987′) che grazie soprattutto alla sua polivalenza si è ritagliato spazio sia come braccetto sinistro di difesa, sia come esterno. Tolte però le fasce, il turnover nelle altre zone di campo è molto ridotto.
In attacco Sanchez (730′) non riesce a giocare con continuità, Correa (547′) dopo aver iniziato bene ha perso un mese a causa di una distrazione ai flessori e Caicedo, l’ultimo arrivato, non si è ancora visto (3′). Se in difesa la coperta è corta, e oltre al sopracitato Dimarco, a disposizione rimangono D’Ambrosio (602′), Ranocchia (203′) e Kolarov (38′), il ruolo che probabilmente rimane è più scoperto è proprio il centrocampo.
La questione centrocampo
Se c’è un reparto che è particolarmente stressato in casa Inter, quello è il centrocampo. Sempre prendendo in esame tutte le competizioni di questa stagione, si scopre come Brozovic sia stato schierato titolare in 35 match su 37 (94,59%), Barella in 34 (91,89%) e Calhanoglu in 31 (83,78%). Non solo l’Inter non può fare a meno di uno dei tre singolarmente, ma i nerazzurri dipendono dall’intero blocco in mediana, evidenziando come la panchina sia totalmente inadatta anche per questioni meramente tecniche.
Gagliardini (467′), Vidal (454′) e Vecino (295′) hanno messo insieme poco più di 1000 minuti in tre, e di fatto non stanno costituendo un’alternativa di livello ma piuttosto un tappabuchi appena sufficiente.
Per una squadra che è ancora in lotta, almeno per il momento, su tutte e tre le competizioni, è decisamente troppo poco. Le attenzioni sono già proiettate all’immediato futuro, quando quest’estate il centrocampo nerazzurro necessiterà di innesti di maggior spessore.