Il Cagliari vola con Raoul Bellanova
I recenti risultati positivi del Cagliari vedono tra i protagonisti Raoul Bellanova, ormai titolare indiscusso della fascia destra dei rossoblu
Il Cagliari va a duemila. Può sembrare un gioco di parole, ma non è così. La squadra di Mazzarri pare rinata nel nuovo anno, avendo collezionato 15 punti su 24 disponibili; nello stesso periodo, solo il Napoli con 18 ha fatto meglio. Due dei principali protagonisti di questo recente exploit sono Matteo Lovato e Raoul Bellanova, entrambi – per appunto – classe 2000.
Del primo abbiamo riportato un’interessante statistica (qui), mentre di seguito ci concentreremo su Raoul Bellanova e sul suo impatto nel 3-5-2 architettato da Mazzarri. Cresciuto nelle giovanili del Milan e passato anche da Bordeaux e Atalanta, lo scorso anno ha raccolto 30 presenze in Serie B con la maglia del Pescara. Per il giovane laterale destro, quella di quest’anno è la prima vera avventura in Serie A, dove è sceso in campo già 20 volte per un totale di 1543 minuti.
I numeri di Raoul Bellanova
Contro il Torino ha trovato il suo primo gol tra i professionisti, anche se di occasioni per segnare ne ha già avute nel corso della stagione. Tra i sardi, alla pari di Marin, è quello che ha colpito più pali (2) e tra i difensori di Serie A, solo Molina dell’Udinese ne ha colpiti in numero maggiore (3). La posizione di esterno destro nel 3-5-2 messo a punto da Mazzarri lo rende più volte partecipe delle azioni offensive, come testimoniano i 45 dribbling tentati (1° nel Cagliari, con una percentuale di riuscita vicina al 50%) e i 62 cross tentati, tutti avvenuti da situazioni di open play (cioè non da punizioni o calci d’angolo).
Proprio da un suo cross nasce il gol vittoria di Gaston Pereiro sul campo dell’Atalanta. In quell’azione di contropiede si possono osservare tutte le principali caratteristiche di Bellanova: quella più evidente è certamente la progressione (che abbina a una fisicità non usuale nel nostro campionato per un laterale basso), con cui riesce a superare in maniera quasi semplice il difensore dell’Atalanta. La seconda è la qualità nel passaggio dopo uno scatto di svariate decine di metri. Questa facilità di passo unita alla tecnica sono una combinazione quasi unica nel panorama dei terzini\esterni italiani. Se ci riferiamo esclusivamente ai cross, dei 62 tentati sono 22 quelli completati per un compagno di squadra, risultando il sesto miglior crossatore tra i difensori di Serie A. Se invece escludiamo i calci d’angolo, sarebbe secondo, dietro al solo Cristiano Biraghi.
A livello di assistenze, Bellanova è fermo ancora a 2 anche se le potenziali situazioni da rete da lui create sono maggiori. 20 passaggi chiave, tra cui 5 Big Chance Create, risultando il migliore dei sardi. In termini P90, tra i difensori con almeno 15 partite da titolare, solo Zappacosta, Cuadrado e Karsdorp fanno meglio di lui nel creare tali situazioni da rete.
Difensivamente parlando, non possiede particolari statistiche degne di nota. Nonostante i 188 centimetri d’altezza, il colpo di testa non è nelle sue corde, avendo ingaggiato solo 27 duelli aerei e uscendone vincitore solo nel 37% dei casi. Risulta comunque abile nel difendere il pallone, come attestano i 25 falli subiti. Dato curioso: in stagione ha commesso appena 4 falli: nessun difensore con almeno 700 minuti disputati ne ha commessi di meno.
Le prospettive di crescita sono molto ampie, in particolare dal punto di vista di gol e assist. Non conclude tantissimo, ma spesso arriva dentro l’area di rigore. Con la tecnica che possiede, ha tutto per essere ancora più decisivo soprattutto nell’ultimo terzo di campo e diventare un terzino di livello superiore. Con le dovute proporzioni, quel fisico asciutto e veloce può far pensare al primo Gareth Bale visto al Tottenham (da qui il gioco di parole Balenova).
Bellanova si sta imponendo in Sardegna e non bisognerà di certo meravigliarsi se nella prossima estate molte squadre faranno la corte al giovane italiano classe 2000.
A cura di Emanuele Zani