Edoardo Bove, una risorsa per Mourinho

Andiamo alla scoperta di Edoardo Bove, centrocampista classe 2002 della Roma

Edoardo Bove, una risoEdoardo Bove, una risorsa per Mourinhorsa per Mourinho

In un momento complicato per la Roma di José Mourinho – sono tante, forse troppe le assenze tra infortuni, squalifiche e scelte tecniche del portoghese – tocca ai giovani salire in cattedra e gonfiare l’orgoglio dei tifosi romanisti. Tra i classe 2002 e 2003 lanciati dall’ex head coach dell’Inter spiccano alcuni nomi: Felix Afena-Gyan, Nicola Zalewski (che ha già esordito con la Nazionale Maggiore polacca), Cristian Volpato ed Edoardo Bove. Ci concentriamo proprio su quest’ultimo, che sembra davvero incarnare lo spirito giallorosso di grandi campioni come Totti e De Rossi, al quale si ispira.

Edoardo Bove: ruolo e caratteristiche

Edoardo Bove, una risorsa per Mourinho
Edoardo Bove (Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

Edoardo Bove è un centrocampista davvero duttile e camaleontico in mezzo al rettangolo di gioco: tatticamente è un valore aggiunto, in quanto si adatta facilmente anche al ruolo di mediano, nonostante nasca come mezzala o trequartista. Ciò permette all’allenatore in questione di scegliere tra più soluzioni dal punti di vista del modulo e dei compiti in campo. Dotato di un gran passo e di un’ottima conduzione di palla, annovera nel suo arsenale anche un buon tiro dalla distanza e una certa dote per gli inserimenti in area. Difensivamente parlando è in grado di intervenire anche in tackle per recuperare il pallone e di far ripartire l’azione grazie alla sopracitata abilità palla al piede. Prodotto del vivaio giallorosso – ha svolto tutta la trafila delle giovanili -, che negli ultimi anni ha regalato al calcio italiano giocatori del calibro di Pellegrini (attuale capitano dei capitolini), Romagnoli, Florenzi e Politano, vanta anche una discreta esperienza internazionale a livello giovanile: sono 18 le presenze tra Under-16 e Under-20, di cui 6 in quest’ultima categoria (due reti).

Il suo impatto in prima squadra

Mourinho, si sa, ha avuto spesso da ridire sulla (non) competitività della Roma. Fin dal suo arrivo ha chiesto rinforzi che hanno tardato ad arrivare o non sono mai stati acquistati e, come se non bastasse, ha tagliato le gambe ad altri giocatori. Il risultato di questa gestione è un campionato giocato fino ad ora con la coperta corta (la Roma è la squadra che effettua meno sostituzioni per partita: 3.9): inevitabile la difficoltà di rotazione degli elementi in rosa una volta che infortuni e squalifiche iniziano a giocare la loro parte. Bove, seppur abbia raccolto solo 44 minuti in questa Serie A, è già sembrato a suo agio nella massima serie e contro l’Hellas Verona, con meno di 10 minuti ancora a disposizione, sugli sviluppi di un corner il numero 52 ha raccolto il pallone al limite dell’area, è entrato in area e ha liberato il destro sul primo palo: è il 2-2 finale.

Una bella soddisfazione, soprattutto se consideriamo il fatto che Bove è, assieme a Volpato e all’ex Inter Primavera Gnonto (ora in forza allo Zurigo) l’unico Under-21 italiano ad aver segnato nel 2022 (via Transfermarkt). Il ragazzo ha di recente trovato l’accordo per il prolungamento del suo contratto fino al 2025, segno di fedeltà alla maglia che un tempo fu del suo idolo De Rossi e di come sia intenzionato a crescere sotto l’ala protettiva di un ambiente come quello romanista: caldo, passionale e senza troppe pressioni.

Leggi anche

Loading...