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La Salernitana riparte da Davide Nicola, l’uomo che si salvò tre volte

Esonerato Colantuono, la Salernitana ha scelto Davide Nicola: le sue ultime esperienze parlano di tre complicate salvezze conquistate

La Salernitana ha deciso di esonerare Stefano Colantuono: troppo pochi 9 punti nelle 15 partite disputate. Si erano fatti i nomi di Pirlo e Liverani tra tanti, ma alla fine la società campana – dopo un gran mercato invernale – ha optato per Davide Nicola, svincolato dopo l’ultima esperienza al Torino nella passata stagione. Se l’allenatore piemontese riuscirà o meno a risollevare le sorti della Salernitana lo scopriremo con il tempo, ma Nicola è l’uomo perfetto per provare una salvezza che avrebbe dell’incredibile. Lo dicono i numeri delle sue ultime panchine.

Crotone, Genoa e Torino: i tre capolavori di Davide Nicola

Tre esperienze diverse l’una dall’altra, in tre momenti differenti della carriera di Davide Nicola, ma con un punto in comune: tutte e tre terminate con la salvezza. La stagione 2016/17 – al Crotone – è probabilmente quella che Nicola ricorderà maggiormente.

Qui Nicola ottenne soltanto 9 punti nel girone d’andata (2 vittorie e 3 pareggi), ma senza essere esonerato. La società credeva in lui e alla fine ebbe ragione: il Crotone fece un girone di ritorno stratosferico con 25 punti conquistati, raggiungendo una clamorosa salvezza con la vittoria per 3-1 contro la Lazio all’ultima giornata. In quell’occasione, l’allenatore piemontese aveva fatto anche una simpatica promessa, poi mantenuta: tornare a casa (in Piemonte) in bicicletta da Crotone.

Meno clamorose, ma comunque difficili sono state le altre due: la prima, alla guida del Genoa, arrivò nel 2019/20 quando – subentrato a Thiago Motta – prese la squadra all’ultimo posto con soli 11 punti in 17 partite: da lì totalizzò ben 28 punti nelle restanti 21 e raggiunse la salvezza con la vittoria contro il Verona all’ultima giornata (3-0), ma non venne poi riconfermato. La seconda invece – la più recente – riguarda la stagione passata: Nicola subentrò a gennaio a Giampaolo con il Torino terzultimo con appena 13 punti. Anche in questo caso la sua squadra giocò un gran girone di ritorno, portando a casa 24 punti in 20 partite e raggiungendo la salvezza, ma Nicola non venne poi riconfermato per l’attuale stagione. Insomma, che la Salernitana si salvi o no non possiamo saperlo: la società però ha azzeccato la scelta per giocare le ultime 12 partite da Zona Europa.

Come giocherà la Salernitana e chi gioverà del suo arrivo?

Il suo modulo più utilizzato è il 352, ma non è da escludere che all’inizio – per ristabilire un po’ d’ordine – non opti per un intelligente 442 come fece nel girone di ritorno a Crotone. In ogni caso, dire chi potrebbe far bene e chi meno è difficile, ma due giocatori – sulla scia dell’esperienza a Crotone (la più simile all’attuale) – potrebbero giovare del suo arrivo: uno è Radu Dragusin, l’altro è sicuramente Simone Verdi.

Il primo ha già fatto vedere buone cose in questa prima parte di campionato e – per caratteristiche e stazza fisica – somiglia al primo Gian Marco Ferrari, colonna della difesa del Crotone ai tempi di Nicola. Abile nelle palle aeree, roccioso e con grande facilità di calcio: tutte caratteristiche “sfruttabili” con Davide Nicola.

Simone Verdi invece – già rigenerato in queste prime due partite con la nuova maglia – può seguire le orme del Diego Falcinelli di Crotone (chiuse con 13 gol in campionato, traguardo complicato per l’ex Torino). Seconda punta, abile nel dribbling, dotato di un’ottima tecnica di base e buon tiro dalla distanza: sia in un ipotetico 352 che in un 442, si troverebbe a suo agio con una prima punta fisica su cui appoggiarsi (Djuric?). Vedremo chi e se qualcuno riuscirà a risollevare – insieme a Davide Nicola – le sorti di una squadra che ad oggi sembra la prima candidata a scendere di categoria.

A cura di Domenico Cannizzaro

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