Talking Point: toccherà a Bernardeschi non far sentire la mancanza di Chiesa?
L’incredibile vittoria in rimonta della Juventus a Roma ha dato tanta consapevolezza ai bianconeri, ma li ha anche privati per il resto della stagione di una pedina fondamentale
La grande vittoria di Roma ha fatto da contraltare in casa Juventus al brutto infortunio di Federico Chiesa, che ha riportato la lesione del crociato e dovrà stare fuori per tutto il resto della stagione. Inutile sottolineare quanto peserà l’assenza dell’esterno in casa bianconera: Allegri dovrà rinunciare a uno dei giocatori più forti e decisivi della squadra.
Si apre, quindi, la corsa alla sua sostituzione, con diversi giocatori chiamati a fare il salto di qualità e rivestire un ruolo importante nella Juventus. Tra questi c’è Federico Bernardeschi, che ha una sorta di occasione della vita a disposizione.
Il dilemma Bernardeschi
L’esterno ex Fiorentina è stato finora un dilemma assoluto per la Juventus. Arrivato con i crismi del campione dalla Toscana, in bianconero non è mai riuscito ad esprimersi ad alti livelli, se non a sprazzi. Soprattutto negli ultimi due anni, dopo l’addio di Allegri, Berna è progressivamente uscito dai radar, finendo ai margini della rosa juventina. Quest’anno, col ritorno del tecnico toscano, sta ritrovando spazio e, piano piano, stanno tornando anche le certezze e le buone sensazioni.
Lo scorso 21 dicembre Bernardeschi, nella sfida col Cagliari, ha segnato la rete del definitivo 2-0 bianconero. Un gol che ha interrotto un digiuno lungo più di un anno: prima di quella ai sardi, l’ultima rete dell’ex Fiorentina era stata il 26 luglio 2020, valida anche lì per il 2-0, contro la Sampdoria, nel match che ha regalato lo scudetto alla Juventus. Da quel momento una discesa continua, fino ai cenni di ripresa di quest’estate, tra la partecipazione all’Europeo e il ritorno di Allegri alla Juventus.
Quest’anno Bernardeschi ha ritrovato spazio e fiducia. Finora ha disputato 16 partite di campionato, di cui 12 da titolare, praticamente la metà. Nei 992 minuti giocato ha collezionato, come detto, un gol, e soprattutto si è reso protagonista di 14 passaggi chiave, che sono valsi due assist. Progressivamente Berna ha ritrovato continuità e prestazioni, ma ora con l’infortunio di Chiesa è chiamato a un salto di qualità.
Il confronto tra Bernardeschi e Chiesa
Naturalmente, l’ex Fiorentina non è l’unico papabile sostituto di Chiesa. C’è sicuramente Kulusevski, o magari altre soluzioni come Cuadrado esterno alto, uno tra Kean e Dybala largo nel tridente, un centrocampo a quattro con Rabiot o McKennie in fascia. Insomma, le alternative ci sono, ma Bernardeschi sembra l’indiziato numero uno sostituire Chiesa nello scacchiere tattico di Allegri.
Il paragone tra i due esterni azzurri ad oggi è abbastanza sbilanciato, ma mostra la strada che Berna deve seguire. I numeri medi a partita dei due mostrano una generale superiorità di Chiesa, ma anche che l’altro esterno ex Fiorentina si sta incanalando su quei numeri, deve solo alzare i giri del motore. In ogni partita, Chiesa tira 2.91 volte, di cui 0.93 in porta, mentre Berna lo fa 2.45 volte e 0.54 in porta. Inoltre, 2.18 dribbling riusciti e 1.76 passaggi chiave a partita per Chiesa, 1.91 e 1.27 per Bernardeschi (qui e qui per il confronto dal nostro tabellone).
Insomma, i numeri di Chiesa sono generalmente migliori, ma quelli di Bernardeschi sono, potremmo dire, in scia. Con più minuti a disposizione, il secondo può alzare il livello delle sue prestazioni e provare a non far sentire la mancanza del primo. Serve un salto di qualità e raramente Bernardeschi avrà di nuovo un’occasione del genere per farlo.
La speranza Nazionale
Chi guarda molto interessato a ciò che succederà in casa Juventus è anche Roberto Mancini. Per i delicatissimi playoff di marzo, l’Italia perde una delle sue pedine importanti, e anche il CT ha diverse alternative per sostituirla, da Berardi a Zaniolo e Pellegrini alto nel tridente, ma tra questi c’è, ancora una volta, Bernardeschi.
Insomma, l’ex Fiorentina ha un’occasione unica per riprendersi la Juventus e rinforzare il proprio posto in Nazionale. Sembra l’occasione di una vita per lui, sicuramente sarà un crocevia fondamentale per la sua carriera. La sensazione è che toccherà a Bernardeschi il compito di non far rimpiangere Chiesa, sia alla Juventus che in Nazionale, ma potrà farlo solo aumentando il livello delle sue prestazioni e facendo quel salto di qualità che, finora, è sempre mancato.