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5 Colpi di Mercato che non si faranno (forse)

Chi potrebbe andare dove in questa finestra di calciomercato invernale.: abbiamo messo giù un pò di idee

Il bello del calciomercato è fantasticare. Oggi lo facciamo citando cinque giocatori e cinque destinazioni, inserendo un pizzico di fattibilità economica per rendere più veritiera la fantasia. Ossimorico, ma ci piace. Abbiamo immaginato delle destinazioni potenzialmente adatte a cinque giocatori sulla base delle caratteristiche dei singoli, del contesto tattico e dello spazio che potrebbero ritagliarsi

Gonzalo Villar alla Lazio

Esubero di Mourinho (0 minuti in stagione, 1860 l’anno scorso), sarebbe un ottimo vertice basso palleggiatore su cui Sarri basa ogni strategia di costruzione. Nel 2020/21 solo Leo Sena (83.7%) ha completato una percentuale di dribbling superiore a quella di Gonzalo Villar (81.2%) tra i giocatori con almeno 2 dribbling tentati ogni 90′. Saper uscire da situazioni contorte attraverso il dribbling risulterebbe molto utile nella squadra di Sarri, che lavora spesso in spazi stretti in cui la rapidità di pensiero va unita alla tecnica individuale. Inoltre nella passata stagione solo quattro centrocampisti hanno registrato una percentuale di passaggi completata superiore all’ex numero 10 della Nazionale spagnola (89.94%) tra i centrocampisti con almeno 1000 minuti disputati. Villar è giovane e quindi plasmabile, è in cerca di riscatto e il valore del suo cartellino in discesa verticale. Perfetto per accelerare il processo di Sarrismo nella Lazio

Juan Mata al Genoa

Juan Mata ha vinto un Mondiale (2010), un Europeo (2012) e una Champions League (2012). In questa stagione, a 33 anni, Mata non ha mai visto il campo in Premier League, risultando il quarto panchinaro più pagato (qui la top five). La classe però non svanisce mai, e la squadra di Shevchenko, piena di incontristi con visione di gioco ristretta, avrebbe proprio bisogno della tecnica di Mata. Nel centrocampo del Genoa, lo spagnolo innalzerebbe il valore tecnico e sarebbe alleggerito da compiti difensivi affidati a Badelj e Rovella. Giocatore visionario, ce lo immaginiamo già a lanciare Ghiglione nello spazio. Il contratto in scadenza il prossimo giugno ci porta a pensare che non sia impossibile. E poi, dopo aver visto Ribery a Salerno…

Roberto Piccoli al Torino

Piccoli è una delle nostre migliori speranze, è il prototipo del nostro lavoro“. Così Gasperini ha definito Piccoli recentemente. Per lui, però, solo 96 minuti distribuiti in 10 presenze. 1 gol (prima giornata a Torino) e mezzo (contro l’Inter a Milano nel finale). Classe 2001, 5 gol nel 20/21 con 15 tiri. Nel Toro di Juric lotterebbe con Antonio Sanabria per un posto, duello alla pari rispetto all’attuale con Duvan Zapata. Sotto la guida di Ivan Juric migliorano tutti, e grazie ai sei mesi passati a Bergamo, Piccoli è abituato alle ritmiche tipiche del calcio a uomo.

Emanuel Vignato al Verona

Da esterno sinistro nel 4231 di Mihajlovic troppe beghe difensive. Nel nuovo 352 non c’è spazio. Nel 3421 di Tudor il ruolo di mezza punta sinistra sarebbe ideale per Vignato, il quale possiede grandissima visione di gioco e sensibilità nel passaggio. Non dovrebbe rincorrere i terzini avversari e giocherebbe molto più vicino alla porta. L’ostacolo all’eventuale trattativa? Il suo cuore clivense: Vignato è cresciuto nelle giovanili del Chievo

Joakim Maehle alla Fiorentina

Chi è Maehle? L’esterno goleador che veste la maglia della Nazionale oppure il cupo laterale visto nella prima parte di stagione a Bergamo? Nessuno può saperlo. Lo proponiamo alla Fiorentina come terzino destro al posto di Odriozola che sta convincendo, ma è in prestito secco e a giugno saluterà Firenze. In una difesa a 4, arrivando da dietro, Maehle potrebbe dar sfogo alla sua potenza fisica, sfruttando lo spazio lasciato libero da Ikonè, ad esempio, che ama accentrarsi

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