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Nessuno è più importante di Candreva in questa Samp

Sotto la guida di Roberto D’Aversa, Antonio Candreva sembra rinato. Un po’ di numeri della sua stagione

In un inizio di campionato con qualche difficoltà per la Sampdoria – che però in 7 partite ha già incontrato quattro delle migliori sette (Milan, Inter, Napoli e Juventus), raccogliendo un solo punto – c’è una nota molto positiva per l’allenatore dei blucerchiati Roberto D’Aversa: il rendimento di Antonio Candreva.

Se le ultime due stagioni di Candreva sono state più che positive in zona goal (5 reti e 8 assist nella stagione 2020/2021, 5 reti e 7 assist nella stagione 2019/2020), l’inizio dell’attuale campionato sembra promettere ancora meglio: 3 reti, 2 assist e tutte le partite giocate dal 1′ e sempre per 90 minuti. Un segnale importante per un giocatore che il prossimo febbraio spegnerà 35 candeline)

Antonio Candreva, il confronto con le stagioni precedenti

Le statistiche offensive rispetto alle precedenti stagioni di Candreva sono (quasi) tutte in aumento, forse anche per il tipo di calcio più propositivo di D’Aversa rispetto al suo predecessore, Claudio Ranieri. I numeri ci dicono che in questo campionato Candreva calcia di più (2,71 tiri totali a partita, 2,04 nella stagione 2020/21 e 1,94 in quella 2019/2020) ed è anche più preciso, con 0,86 tiri in porta P90 (per 90 minuti).

La statistica più rilevante riguarda però i cross: l’esterno ex Lazio e Inter ne prova tantissimi, risultando con largo distacco il primo sia per cross tentati (più del doppio del secondo), sia per cross riusciti. Candreva crossa quasi il triplo di Singo (23, secondo in classifica) e più di quanto ha fatto il Sassuolo nelle prime 7 giornate (65 cross senza corner contro i 59 dei neroverdi)

Il ruolo di Candreva con D’Aversa

La vera chiave della sua ottima stagione è senza dubbio il nuovo ruolo e i nuovi compiti assegnatogli dal suo mister. A differenza degli anni passati, dove Candreva risultava utile sia in fase di ripiego che in fase offensiva, ma rimanendo nel binario di competenza, quest’anno è stato trasformato dal tecnico ex Parma in una sorta di jolly offensivo.

In passato puntava quasi con continuità ed esclusivamente sulla fascia d’appartenenza il suo diretto rivale durante il match (1,83 dribbling tentati nella scorsa stagione, contro 1,57 dell’attuale), mentre adesso converge in mezzo in una posizione simile al trequartista, inventa e serve assist degni di nota ai compagni: emblematico è lo scavetto a Caputo in Empoli-Samp 0-3. Ma non solo: nello stesso match si è regalato anche un gol con un destro a giro partendo da sinistra – posizione insolita per Candreva – a dimostrazione che, come da lui dichiarato, ama provare le giocate difficili e il gran goal dell’ultima giornata prima della sosta ne è la conferma.

A cura di Domenico Cannizzaro

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