La Juve è vicina al suo record negativo di partite senza clean sheet
Una statistica mette in luce i problemi difensivi che la squadra sta affrontando da un anno a questa parte: la Juventus prende goal da 17 giornate
Nella Juventus qualcosa ha smesso di funzionare. La solidità difensiva che ha contraddistinto il passato bianconero ormai è solo un ricordo. Una statistica mostra come la squadra non sia più quella di una volta: infatti la Juventus non riesce a mantenere la propria porta inviolata dallo scorso 2 marzo.
La striscia negativa
Sono 17 le giornate consecutive di Serie A dove la Juventus subisce gol. Questo è un dato che dovrebbe preoccupare; l’ultimo clean sheet risale esattamente al 2 marzo scorso, giorno della vittoria sullo Spezia per 3-0. In Serie A, è proprio dello Spezia la striscia attiva più lunga senza registrare un clean sheet con 19 giornate e dietro a lei, seconda, c’è la Juventus. Se non dovesse riuscire a mantenere la porta inviolata nemmeno nelle prossime due giornate di campionato, eguaglierebbe la Juventus dell’annata 2010 che si classificò settima; e a solo due lunghezze si trova il primato – si fa per dire – della storia bianconera, realizzato nel lontano 1955 quando le partite consecutive senza rete inviolata furono 21.
Confronto con il passato
Il periodo Conte è stato quello più redditizio senza alcun dubbio: nei 3 anni alla Juve, la porta è stata mantenuta inviolata ben 65 volte in 114 incontri di Serie A, una media appena sotto al 60%. Sempre rilevante in termini statistici è stato anche il quinquennio di Allegri: con lui in panchina i bianconeri registravano un clean sheet esattamente ogni due partite (96 volte in 190 incontri). Dall’arrivo di Sarri ha inizio la parabola discendente, infatti solo in una partita su tre la Juve non ha concesso reti con lui alla guida (12 in 38 incontri). Nella passata stagione la squadra allenata da Pirlo ha concluso il campionato mantenendo la porta inviolata appena 8 volte (5 con Szczesny e 3 con Buffon), segnando il punto più basso del decennio juventino.