Lasagna, Kalinic e Simeone: il rebus di Di Francesco per l’attacco
L’Hellas Verona ha a disposizione ben tre attaccanti per una maglia da titolare nel 3-4-2-1 di Di Francesco: previsto un cambio modulo?
La sessione estiva del calciomercato ha portato all’Hellas Verona non solo un nuovo allenatore, Eusebio Di Francesco, ma anche un altro attaccante. Stiamo parlando di Giovanni Simeone, arrivato in prestito oneroso (1,5 milioni di euro) dal Cagliari con diritto di riscatto fissato a 12 milioni.
Il Cholito, dopo Genoa, Fiorentina e Cagliari, è arrivato al Verona col ruolo di titolare nel 3-4-2-1 che Ivan Juric ha lasciato in eredità al nuovo tecnico. Viste le precarie condizioni fisiche di Kevin Lasagna (in estate si è dovuto operare di meniscectomia selettiva interna del ginocchio sinistro) e di Nikola Kalinic, Simeone parte già avanti nel ballottaggio per una maglia da titolare.
Vista però l’abbondanza nel reparto avanzato e l’addio di Mattia Zaccagni (qui vi abbiamo spiegato il suo nuovo ruolo alla Lazio), Di Francesco potrebbe anche optare per un cambio di modulo che sfrutti almeno due attaccanti.
Verona, all-in su Simeone: tutti i numeri dell’argentino
Simeone, Lasagna e Kalinic, insieme hanno all’attivo 127 gol in Serie A, e sarà compito di Di Francesco quello di valorizzare le reti che hanno potenzialmente nelle gambe i suoi tre attaccanti.
La novità è rappresentata da Giovanni Simeone che già contro il Bologna è in vantaggio per una maglia da titolare, dopo i 90’ visti dalla panchina contro l’Inter. Il Cholito ha segnato 50 gol in Serie A, anche se la passata stagione al Cagliari non è stata delle più prolifiche (6 gol e 2 assist in 33 presenze). Nonostante i numeri del 2020/21 l’ex Fiorentina è riuscito ad andare in doppia cifra nelle stagioni 2016/17, 2017/18 e 2019/20: segno che i gol ci sono, basta solo saperglieli tirare fuori. L’obiettivo con la nuova maglia è quello di abbattere il muro dei 10 gol stagionali e Di Francesco (che ha Cagliari lo ha sempre preferito a Pavoletti) sa già come fare.
Kevin Lasagna è pronto al rilancio?
Lo scorso gennaio, per 9 milioni di euro, l’Hellas ha preso dall’Udinese Kevin Lasagna. A Udine le sue ottime prestazioni lo avevano portato ad essere una presenza fissa nella Nazionale di Mancini, poi qualcosa a Verona si è rotto. Prima del trasferimento, tra Carpi e Udinese, aveva messo a segno 35 gol rivelandosi un attaccante degno di giocare in Serie A. In gialloblù, però, non è riuscito a incidere come avrebbe voluto come dimostrano i numeri della stagione 2020/21: 4 gol e 1 assist in 36 presenze, e soprattutto sesto attaccante in Serie A col più alto numero di big chance fallite.
Come se non bastasse, in estate un infortunio al ginocchio (con conseguente operazione chirurgica) lo ha portato a dover saltare l’intera preparazione. Ora la condizione fisica ottimale è ancora lontana, ma le due settimane di sosta sono servite per recuperare il tempo perso.
Nikola Kalinic e l’esperienza croata
Fu Ivan Juric a spingere fortemente per l’arrivo all’Hellas di Nikola Kalinic, ma l’ex Atletico Madrid non è riuscito praticamente mai a lasciare il segno a causa dei continui problemi fisici. Nella stagione 2020/21 ha segnato appena 2 gol in 15 presenze da titolare su 19 totali. In Serie A tra Fiorentina, Milan, Roma e Verona ha all’attivo 40 gol: l’esperienza del croato è quello di un bomber navigato che proverà a convincere Di Francesco ad affidargli le chiavi dell’attacco gialloblù, per potersi scrollare di dosso la ruggine accumulata negli ultimi anni.
Simeone, Lasagna e Kalinic: come può sfruttarli Di Francesco?
Difficilmente potremmo vedere tutti e tre in campo dal 1’, sia per modulo di gioco che per caratteristiche tecniche. Di Francesco, sia dalle parole rilasciate in fase di preparazione estiva che come confermato dalle prime due giornate di campionato, non ha intenzione di toccare il 3-4-2-1 lasciato in eredità da Juric che ha permesso all’Hellas di raggiungere una salvezza tranquilla e chiudere la stagione 2020/21 al decimo posto.
Un’alternativa al 3-4-2-1 potrebbe essere il 3-4-2-1, ovvero l’utilizzo della doppia punta con alle spalle un unico trequartista. La partenza di Zaccagni ha ridotto la concorrenza sulla trequarti anche se il mercato ha permesso al Verona di poter colmare quel vuoto con gli arrivi di Ilic e Caprari e l’innesto dalla Primavera del giovane Cancellieri. Sarà dunque compito di Di Francesco provare in allenamento il possibile nuovo modulo per poi replicarlo in campionato.