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Sampdoria, Caputo è l’uomo giusto: perché può giocare con Quagliarella

Ciccio Caputo è un nuovo attaccante della Sampdoria, e farà coppia con Fabio Quagliarella. I dati che spiegano il perché

Con una trattativa lampo nell’ultimo giorno di mercato, a sorpresa, la Sampdoria ha acquistato Ciccio Caputo in prestito con obbligo di riscatto a 2,5 milioni di euro più uno di bonus. La notizia ha destabilizzato tutti i fantallenatori che lo hanno apprezzato al Sassuolo e lo hanno acquistato anche quest’anno, in quanto c’è incertezza sul ruolo che Caputo avrà tra i blucerchiati e timore di non avere un titolare sicuro in rosa; l’acquisto dell’attaccante pugliese è, però, una mossa intelligente della dirigenza doriana.

Cosa può dare Caputo alla Sampdoria?

Negli ultimi anni, la Sampdoria ha avuto tanti attaccanti da affiancare a Quagliarella, ma mai nessuno ha reso come ci si aspettava, soprattutto in termini di gol: i vari Gabbiadini, Keita, Caprari, Torregrossa non sono mai stati grandi bomber e inoltre non davano molte garanzie dal punto di vista fisico. Caputo arriva principalmente per colmare quel vuoto, per dare un bomber d’area di rigore a D’Aversa (dei 48 gol segnati negli ultimi 3 anni, 47 sono arrivati in area). Ciccio è infatti un attaccante vecchio stampo, ma che a tratti si trasforma in centravanti moderno grazie alle buone qualità tecniche che possiede. È una punta di movimento, capace di svariare su tutto il fronte offensivo, con un grande fiuto del gol. È un calciatore all’antica perché nel suo gioco non c’è nulla di superfluo o di puramente estetico. C’è solo essenzialità, dalle conclusioni quando fa gol ad un banale appoggio al compagno: caratteristica utile a finalizzare le tante giocate dei calciatori di qualità presenti in rosa.

Un’altra situazione in cui Caputo sarà fondamentale sono i cross e, in generale, i palloni alti sulla prima punta. Lo scorso anno, infatti, Candreva è stato il primo calciatore per cross tentati, ma il sesto per cross riusciti: spesso era lui a calibrare male il passaggio, è vero, ma altrettante volte non c’era in area un calciatore abile sui palloni aerei, con il solo Quagliarella quasi ad adattarsi a quel ruolo. Caputo invece, nonostante in altezza e peso non sia un gigante (181 cm x 74 kg), è bravo anche sui palloni aerei in fase di conclusione (6 gol di testa nelle ultime 3 stagioni), grazie all’ottima abilità di smarcamento che possiede in area di rigore. Nonostante non sia la sua caratteristica migliore, riesce ugualmente a farsi valere.

Sampdoria, il confronto tra Ciccio Caputo e Fabio Quagliarella

Una delle domande più frequenti dall’arrivo di Caputo in Liguria è: può convivere con Quagliarella? La risposta è sì, probabilmente in un classico 4-4-2.

Nonostante infatti la struttura fisica dei due sia simile, per caratteristiche sono due attaccanti diversi: Caputo, come già detto, è puramente un bomber da area di rigore, utile a finalizzare le giocate dei compagni; Quagliarella, nonostante i 50 gol in 3 anni in Serie A, è più un attaccante totale, che esce spesso dall’area di rigore sia per sfruttare le proprie qualità tecniche con la squadra in fase di costruzione, sia per cercare magie dalla distanza – 4 gol da fuori area nelle ultime 3 stagioni, gli stessi di Cristiano Ronaldo – o passaggi invitanti per i compagni, come si evince dal numero di key pass (19, rispetto ai 16 di Caputo).

L’ultimo aspetto in cui sono diversi – e per cui possono convivere – è la fase di non possesso: il lavoro di Caputo in fase di ripiego è nullo o quasi (anche e soprattutto per le richieste di De Zerbi, che lo voleva lucido sotto porta). Quagliarella invece, a dispetto dell’età, si sacrifica parecchio, recuperando molti palloni, lottando e andando a contrasto con gli avversari.

A cura di Domenico Cannizzaro

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