Kean ritrova Allegri, con lui la miglior media goal
L’azzurro classe 2000, dopo le esperienze di Everton e PSG, ritorna in Italia e riabbraccia il tecnico che lo ha lanciato e con cui segna con un media di un goal ogni 85 minuti
Tempo di voltare pagina in casa Juventus. La ricerca per il “sostituto” di Cristiano Ronaldo, viste le tempistiche ridotte, ha portato ad un nome (chissà se l’unico) già conosciuto in casa bianconera: Moise Kean. Il classe 2000, frutto del vivaio Juve, ha esordito con la Vecchia Signora il 25 maggio 2017 contro il Bologna, segnando il goal vittoria nei minuti di recupero. Indovinate il tecnico che gli diede fiducia in quella partita: Massimiliano Allegri.
Dopo dopo una parentesi a Verona per testarsi nel massimo campionato, Kean si è guadagnato la fiducia di Allegri, con cui ha fatto registrare 21 presenze, perlopiù spezzoni di partita, segnando ben 8 reti, tra tutte le competizioni, in appena 684 minuti. Il conto allora viene facile: con Allegri in panchina, Moise ha una media di un goal ogni 85 minuti. Meglio che con qualsiasi altro allenatore.
La prima esperienza estera con la maglia dell’Everton (squadra ancora proprietaria del suo cartellino) non ha lasciato buoni ricordi, e si è conclusa con 4 goal e 2 assist in 39 presenze, sotto le guide tecniche di Ancelotti, Marco Silva, Duncan Ferguson e Benitez. Meglio è invece andata a Parigi, dove Kean, allenato sia da Tuchel che da Pochettino, è riuscito a ritagliarsi molto più minutaggio aumentando anche il rendimento in zona goal: la sua esperienza nella capitale francese si è chiusa con un bottino di 17 reti in 2355’.
Il rendimento di Kean con i vari allenatori, ordinato per media goal
- Massimiliano Allegri (Juventus): 8 goal, uno ogni 85′
- Thomas Tuchel (PSG): 9 goal, uno ogni 116′
- Carlo Ancelotti (Everton): 4 goal, uno ogni 155′
- Mauricio Pochettino (PSG): 8 goal, uno ogni 163′
- Fabio Pecchia (Hellas Verona): 4 goal, uno ogni 305′
Quale sarà il ruolo di Kean in questa stagione?
La dirigenza bianconera ha puntato su una soluzione che già conoscesse l’ambiente, e come abbiamo visto anche l’allenatore, che rappresentasse un profilo differente rispetto gli altri attaccanti in rosa. Kean parte sì dietro a Morata nelle gerarchie juventine, ma la possibilità di farlo giocare anche più defilato è un’alternativa che tornerà utile in stagione, principalmente a partita in corso. La capacità di Allegri nel leggere le partite in corso d’opera è ben nota a tutti, per questo motivo Kean può diventare la grande certezza proveniente dalla panchina.
A cura di Lorenzo Battiston